fbpx
GORGO

DissensoCognitivo – A New Piece near Ravenna

Continuiamo con interesse a seguire gli sviluppi del lavoro del DissensoCognitivo (The Boost), il duo ha infatti da poco terminato una nuovo intervento nei pressi di Ravenna proseguendo sulla strada tracciata dai precedenti lavori.

Quella che era iniziata come interessante sperimentazione visiva si sta rivelando come una vera e propria serie, il DissensoCognitivo continua a portare avanti lo sviluppo tematico e visivo legato all’utilizzo della ruggine come materiale di lavoro, aggiungendo però in quest’ultimo lavoro un utilizzo più massiccio di vernici realizzando un binomio in cui i materiali già pre-esistenti sulla superficie, la ruggine appunto, e la personale pittura vanno a legarsi egregiamente in un nuovo ed esaltante pezzo.

L’opera si mostra come un rapporto tra due forme distinte appoggiate su un background bianco, la prima ha l’aspetto di una grande pietra grigia che vediamo letteralmente sospesa in aria, mentre invece la seconda rappresenta un ritorno alle masse organiche, in particolare a quelle degli animali rappresentata attraverso il consueto filtro tematico.

Ancora una volta vogliamo mettere l’accento sul particolare ed unico climax che accompagna le opere del duo, si tratta di racconti di un mondo lontano e tormentato al quale gli artisti hanno donato respiro e forma, dipinto paesaggi e sopratutto dato vita a corpi ed ombre che si muovono all’interno di questo apocalittico futuro. I DissensoCognitivo ci raccontano la decadenza della razza umana attraverso una metamorfosi lenta e costante che ci ha portato all’oblio, i loro lavori quindi si discostano parecchio da quelle che sono le tematiche classiche, anzi gli interventi mirano ad una riflessione su come siamo per non diventare, gli interpreti portano al limite ed all’eccesso una visione tristemente buia dell’umanità, ci sbattono in faccia quelle che siamo e lo fanno mostrandoci in quello che, senza una redenzione, potremmo trasformarci.

E’ interessante notare la volontà degli artisti di lasciare invariate le tracce pregresse come la scritta di una ragazza sulla piccola billboard, come se si trattasse di una memoria antica di un mondo ormai perso, sgretolato dalla sua stessa frenesia, un pensiero effimero proprio come l’umanità soggiogata dalla sua stessa brama di potere e di immortalità. Il lavoro si distingue infine per l’utilizzo di colori come il rosso ed il blu, macchie e segni che attraversano la carne dell’abominio e che rappresentano una novità all’interno del percorso fin qui portato avanti dagli artisti che insistono nell’affidarsi a tinte maggiormente più cupe e tristi, le linee spesse e rimarcate di nero costituiscono le rughe ed i tratti dei volti in quello che ha tutte le sembianze di un granchio dall’aspetto mimetico, che tenta nella sua mostruosità una mimetizzazione efficace con il tessuto urbano o quel che ne rimane.

Per farvi apprezzare appieno tutto il rinnovato stile degli artisti vi lasciamo ad una bella serie di immagini, noterete nei dettagli la perfetta simbiosi tra i materiali utilizzati, dateci un occhiata siamo certi che anche voi non mancherete di apprezzare tutta la particolare enfasi e la profondità dei temi trattati dagli interpreti, è tutto vostro.

Pics by The Artist

DissensoCognitivo – A New Piece near Ravenna

Continuiamo con interesse a seguire gli sviluppi del lavoro del DissensoCognitivo (The Boost), il duo ha infatti da poco terminato una nuovo intervento nei pressi di Ravenna proseguendo sulla strada tracciata dai precedenti lavori.

Quella che era iniziata come interessante sperimentazione visiva si sta rivelando come una vera e propria serie, il DissensoCognitivo continua a portare avanti lo sviluppo tematico e visivo legato all’utilizzo della ruggine come materiale di lavoro, aggiungendo però in quest’ultimo lavoro un utilizzo più massiccio di vernici realizzando un binomio in cui i materiali già pre-esistenti sulla superficie, la ruggine appunto, e la personale pittura vanno a legarsi egregiamente in un nuovo ed esaltante pezzo.

L’opera si mostra come un rapporto tra due forme distinte appoggiate su un background bianco, la prima ha l’aspetto di una grande pietra grigia che vediamo letteralmente sospesa in aria, mentre invece la seconda rappresenta un ritorno alle masse organiche, in particolare a quelle degli animali rappresentata attraverso il consueto filtro tematico.

Ancora una volta vogliamo mettere l’accento sul particolare ed unico climax che accompagna le opere del duo, si tratta di racconti di un mondo lontano e tormentato al quale gli artisti hanno donato respiro e forma, dipinto paesaggi e sopratutto dato vita a corpi ed ombre che si muovono all’interno di questo apocalittico futuro. I DissensoCognitivo ci raccontano la decadenza della razza umana attraverso una metamorfosi lenta e costante che ci ha portato all’oblio, i loro lavori quindi si discostano parecchio da quelle che sono le tematiche classiche, anzi gli interventi mirano ad una riflessione su come siamo per non diventare, gli interpreti portano al limite ed all’eccesso una visione tristemente buia dell’umanità, ci sbattono in faccia quelle che siamo e lo fanno mostrandoci in quello che, senza una redenzione, potremmo trasformarci.

E’ interessante notare la volontà degli artisti di lasciare invariate le tracce pregresse come la scritta di una ragazza sulla piccola billboard, come se si trattasse di una memoria antica di un mondo ormai perso, sgretolato dalla sua stessa frenesia, un pensiero effimero proprio come l’umanità soggiogata dalla sua stessa brama di potere e di immortalità. Il lavoro si distingue infine per l’utilizzo di colori come il rosso ed il blu, macchie e segni che attraversano la carne dell’abominio e che rappresentano una novità all’interno del percorso fin qui portato avanti dagli artisti che insistono nell’affidarsi a tinte maggiormente più cupe e tristi, le linee spesse e rimarcate di nero costituiscono le rughe ed i tratti dei volti in quello che ha tutte le sembianze di un granchio dall’aspetto mimetico, che tenta nella sua mostruosità una mimetizzazione efficace con il tessuto urbano o quel che ne rimane.

Per farvi apprezzare appieno tutto il rinnovato stile degli artisti vi lasciamo ad una bella serie di immagini, noterete nei dettagli la perfetta simbiosi tra i materiali utilizzati, dateci un occhiata siamo certi che anche voi non mancherete di apprezzare tutta la particolare enfasi e la profondità dei temi trattati dagli interpreti, è tutto vostro.

Pics by The Artist