DissensoCognitivo – New Murals near Ravenna Part III
Continua l’epopea del DissensoCognitivo (The Boost), l’interprete prosegue infatti a portare avanti il proprio percorso visivo andando ad elaborare due nuovi interventi, nuove sperimentazioni che proseguono il filone legato ai lavori sui cartelloni pubblicitari arrugginiti.
Intersecando sensazioni e stati d’animo contrastanti, malinconia, paura e pensieri tristi, il lavoro del DissensoCognitivo si colloca all’interno di un universo personale che volta per volta, intervento dopo intervento, stimola la nostra curiosità, affascinandoci e proseguendo a tastare terrenti e tematiche differenti ma comunque riconducibili ad un immaginario forte e peculiare. L’esigenza di spingere il proprio operato non solo in una riproduzione sregolata e slegata, ma piuttosto apportare un filo conduttore facilmente riconducibile, rappresenta una delle novità nel percorso degli artista, ci troviamo di fronte ad un racconto, una vera e propria prospettiva atta a delineare con personalità e forza quello che potrebbe rivelarsi il futuro non troppo lontano della razza umana. Il filtro tematico ci conduce in lande desolate, all’interno di una visione decisamente malinconica e decadente, mette l’accento sulla scelleratezza della razza umana, sul suo inseguire un sogno di infinita vita che si rivela in tutto il suo sfacelo utopistico. L’interprete agisce attraverso immagini forti, riproduce soggetti e personaggi vagamente umani, sono in realtà abomini, creature miste con innesti tecnologici e bio meccanici, più macchine che uomini, in una visione che ci conduce con una stretta allo stomaco attraverso characters divorati dalla loro stessa ambizione, privi di anima, sospinti unicamente dal loro cuore tecnologico, senza motivazione, senza direzione, istinto puro che li costringe a vagare silenziosi all’interno di un mondo che essi stessi hanno contribuito a disintegrare. L’impianti visivo di questi temi così squisitamente aspri e destabilizzanti, appoggia le sue radici su colori e tinte fortemente cupi, il grigio con le sue differenti scale cromatiche rappresenta lo sbiadito del candore del roseo umano che va ad abbracciare il freddo metallo tecnologico, ma proprio per rappresentare al meglio la decadenza di questi essere sospesi in un limbo eterno, il DissensoCognitivo nell’ultimo periodo sceglie di istaurare un rapporto simbiotico con i cartelloni pubblicitari, con la ruggine in particolare che va ad inserirsi nel corpi e nei volti di questi esseri quasi a scavarne le viscere rendendo nei risultati finali una realisticità che scuote le nostre viscere. Ci troviamo di fronte ad una sorta di grandi e piccole finestre temporali che ci mostrano un futuro prossimo e ancora, davanti a delle gigantesche istantanee di quello che sarà da qui in avanti e per quelli come noi che, passeggiando per i fatti propri scorgeranno queste apocalittiche visioni, sarà la salvezza, oppure semplicemente la consapevolezza di ciò che verrà.
Per darvi modo di gustare appieno tutto lo stile e la particolare inflessione visiva dell’artista vi invitiamo a dare uno sguardo approfondito alle belle fotografie che seguono il nostro testo, è tutto dopo il salto, dateci un occhiata siamo certi che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.
Pics by The Artist