DIMA – New Murals in Poznan, Poland

Continuiamo con interesse a seguire gli sviluppi del lavoro di DIMA, l’artista Ucraino ha da poco terminato una nuova serie di interventi questa volta legati ad un approccio direttamente influenzato dagli ultimi sviluppi e tumulti all’interno del suo paese.

La difficile situazione in Ucraina sta interessando diversi aspetti del lavoro di parecchi artisti urbani, l’inevitabile calderone emotivo che ne sussegue sembra essere il principale vettore e spunto tematico di questa nuova serie di lavori firmati da DIMA. A differenza dei lavori precedenti a catturare la nostra attenzione è inevitabilmente la totale assenza di tinte e colori che non siano il nero, l’interprete sembra essersi voluto affidare ad un approccio più profondo in modo da poter sviluppare con più energia un simbolismo individuale atto a creare una sorta di adattamento personale delle difficile situazione dello stato Europeo. Le forme che da sempre distinguono l’operato dell’interprete vanno qui completamente a staccarsi dai temi cardine del percorso produttivo dell’interprete, come abbiamo avuto modo di vedere l’intrinseco e personale filtro visivo dell’artista è caratterizzato da un legame con gli elementi naturali che circondano gli spot da lui scelti, questa precisa interazione con gli spazi è sviluppata dall’interprete attraverso una pittura atta a portare all’essenziale le forme e gli elementi naturali che, alimentate da una precisa e distinta caratura cromatica vengono esposte a colori forti e radicati. L’intersecarsi di elementi, linee e forme differenti da vita ad un quadro organico ed equilibrato in cui gli elementi dipinti sovrapponendosi tra di loro vanno ad alimentare effetti di profondità e tridimensionalità.

Se queste rappresentano le basi tematiche e stilistiche del percorso fin qui visto di DIMA, per questa sua nuova ed intensa serie l’interprete sceglie di cambiare completamente approccio, i toni si fanno decisamente più profondi e malinconici, suggeriscono un stato emotivo triste ed al contempo rabbioso, le pennellate si fanno rapide, forti e spesse quasi a voler sottolineare il personale stato d’animo, così come le forme che avviluppano lo spazio, attraverso la consueta e qui marcatissima interazione la superfice di lavoro e ciò che la circonda, che vengono quasi interamente cancellate. La scelta stessa dei differenti luoghi e pareti di lavoro, tutti rigorosamente appartenenti ad architetture in stato di abbandono spente e lasciate a se stesse, alimenta la sensazione di crudezza delle pittura, le forme e gli elementi raffigurati vengono quasi invasi da gigantesche sferzate nere, quasi letteralmente invase e cancellate, la schiacciante forza d’impatto ne cela l’aspetto esteriore quasi a voler sottolineare l’impotenza di fronte a tutto ciò che sta avvenendo. Il risultato finale è una pittura forte ed altamente emotiva, la stessa scelta fotografica con le immagini è atta a mettere l’accento unicamente sulla figura raffigurata, forte, densa, oscura quasi impossibile da debellare, una contaminazione del tratto che suggerisce quella delle emozioni, tutto molto bello e profondo.

Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima serie realizzata dall’interprete durante le scorse settimane, in attesa di ricevere nuovi aggiornamenti il consiglio è quello di darci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics