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GORGO

DALeast – New Mural in Berlin

Ci spostiamo a Berlino, qui per il progetto M/6 ritroviamo con piacere il grande DALeast, l’artista Cinese con base in Sud Africa ha infatti da poco terminato di dipingere questa nuova grande parete portando in dote tutto il suo iconico stile.

Il progetto, diviso in due parti e curato dalla Jonathan LeVine Gallery, vede, oltre all’interprete, al lavoro in strada altri 5 artisti: Nychos, Dan Witz, Jeff Soto, Olek e Saner, quest’ultimi occupati nella realizzazioni di alcuni interventi specifici su alcune finestre, il tutto infine culminerà con un pop-up show dal titolo “Greetings from New York City” con i lavori di AJ Fosik, EVOL, FAILE, Gary Baseman, Kevin Cyr, Tara McPherson a chiudere la line-up.

Unico artista quindi ad avere a disposizione una parete, DALeast va a sviluppare una delle sue iconiche figure cinetiche apportando una nuova e significativa variazione rispetto a quanto siamo soliti aspettarci dai suoi canonici lavori.

Come sottolineato più volte l’approccio dell’autore è sempre stato legato al movimento, ad effetti tridimensionali coadiuvati da una impronta stilistica che, attraverso la creazione di vorticosi ed intricati reticolati, va a definire l’aspetto e la forma dei soggetti raffigurati. Questi ultimi spesso sono legati ad un impronta tipicamente naturale, portando quindi l’artista a raffigurare animali ad esempio, altre invece a sviluppare vere e proprie situazioni, senza dubbio queste ultime le opere che maggiormente apprezziamo, dando vita ad interventi spessi e particolarmente efficaci.

Quest’ultima fatica vede DALeast impegnarsi sull’intera superfice di questa porzione di puro, contrastando con il colore nero della parete, l’interprete sceglie di elaborare il volto di un aquila caratterizzando il proprio tratto attraverso l’adozione di linee questa volta legate al colore proseguendo quindi gli spunti presentati nella sua ultima esibizione The Laten Photon presentata proprio all’interno degli spazi della Jonathan LeVine negli scorsi mesi.

Dopo il salto riviviamo alcune fasi di creazione dell’opera fino al suo bel risultato finale, dateci un occhiata siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Pics by Henrik Haven via Arrested Motion

DALeast – New Mural in Berlin

Ci spostiamo a Berlino, qui per il progetto M/6 ritroviamo con piacere il grande DALeast, l’artista Cinese con base in Sud Africa ha infatti da poco terminato di dipingere questa nuova grande parete portando in dote tutto il suo iconico stile.

Il progetto, diviso in due parti e curato dalla Jonathan LeVine Gallery, vede, oltre all’interprete, al lavoro in strada altri 5 artisti: Nychos, Dan Witz, Jeff Soto, Olek e Saner, quest’ultimi occupati nella realizzazioni di alcuni interventi specifici su alcune finestre, il tutto infine culminerà con un pop-up show dal titolo “Greetings from New York City” con i lavori di AJ Fosik, EVOL, FAILE, Gary Baseman, Kevin Cyr, Tara McPherson a chiudere la line-up.

Unico artista quindi ad avere a disposizione una parete, DALeast va a sviluppare una delle sue iconiche figure cinetiche apportando una nuova e significativa variazione rispetto a quanto siamo soliti aspettarci dai suoi canonici lavori.

Come sottolineato più volte l’approccio dell’autore è sempre stato legato al movimento, ad effetti tridimensionali coadiuvati da una impronta stilistica che, attraverso la creazione di vorticosi ed intricati reticolati, va a definire l’aspetto e la forma dei soggetti raffigurati. Questi ultimi spesso sono legati ad un impronta tipicamente naturale, portando quindi l’artista a raffigurare animali ad esempio, altre invece a sviluppare vere e proprie situazioni, senza dubbio queste ultime le opere che maggiormente apprezziamo, dando vita ad interventi spessi e particolarmente efficaci.

Quest’ultima fatica vede DALeast impegnarsi sull’intera superfice di questa porzione di puro, contrastando con il colore nero della parete, l’interprete sceglie di elaborare il volto di un aquila caratterizzando il proprio tratto attraverso l’adozione di linee questa volta legate al colore proseguendo quindi gli spunti presentati nella sua ultima esibizione The Laten Photon presentata proprio all’interno degli spazi della Jonathan LeVine negli scorsi mesi.

Dopo il salto riviviamo alcune fasi di creazione dell’opera fino al suo bel risultato finale, dateci un occhiata siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Pics by Henrik Haven via Arrested Motion