Cyop & Kaf for Oltre il Muro Festival 2014
Continuiamo a seguire con interesse i lavori a Sapri, per questa nuova edizione di Oltre il Muro Festival ritroviamo con piacere il duo Cyop & Kaf che ha da poco terminato di realizzare questo bel lavoro giocando con la superficie di questa piccola abitazione.
Di fatto si tratta di un ritorno, i Cyop & Kaf già l’anno scorso hanno preso parte al festival regalandoci uno dei lavori più interessanti condito da una forte caratterizzazione e rielaborazione dovuta alla particolare superficie affidatagli (Covered). Inevitabilmente anche per questo loro bis gli interpreti vanno ad imbastire un dialogo forte con lo spazio di lavoro, questa volta però non attraverso i temi e le storie che ne hanno contraddistinto il passato, ma piuttosto andando a sfruttare quelle che sono le peculiarità della superficie e la particolare conformità della struttura sulla quale avuto l’opportunità di dipingere.
Se siete di Napoli o comunque avete avuto modo di fare un salto nella bella città, avrete certamente riconosciuto nelle immagini che seguono il nostro testo i personaggi, e gli spunti tipici del lavoro del duo Italiano, proprio loro da anni portano avanti un lavoro di completa trasformazione dei Quartieri Spagnoli, sfociato poi nella bella pubblicazione Quore Spinato. Il valore delle produzioni dei Cyop & Kaf risiede proprio nel dialogo profondo con il luogo di lavoro, con le superfici e le pareti scelte per dipingere in quella che diviene presto non solo ed unicamente un interazione di tipo visivo ma che attraverso le immagini proposte, rivendica storie e memorie così come sensazioni e spunti del momento. Ad accompagnare ed a fare da volano a questa precisa direzione produttiva, troviamo i loro iconici characters, personaggi bizzarri e surreali composti da colori saturi che nel loro attraversare a tutto tondo la città ne rappresentano uno specchio estremo, raccontandoci storie di vissuti, o mettendo a nudo le controversie e le increspature della società moderna in quello che diviene presto un dialogo stretto e serrato con lo spettatore, il passante o chiunque decida di prestargli ascolto.
Per il Festival gli interpreti raccolgono pienamente la propria eredità visiva e tematica andando a sviluppare un lavoro caratterizzato senza dubbio dal dettaglio, i piccoli personaggi invadono gli spazi a disposizione collocandosi nelle insenature della parete, tra i portoni e le finestre di legno emergono quindi soggetti antropomorfi, tre differenti situazioni ed istanti attraversati da un unica dinamica tematica, chi ha detto che grande è più bello?
Per darvi modo di approfondire nel migliore dei modi il lavoro realizzato dal duo, vi lasciamo ad una bella ed ampia serie di scatti che ripercorrono alcune fasi durante il making of fino all’ottimo risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo nei prossimi giorni proseguiremo infatti a mostrarvi i lavori realizzati per la bella rassegna, qui tutti i precedenti.
Pics by Fabiano Caputo
Thanks to The Festival for The Pics