CT – New Mural at Bunker in Torino

Presenza, con piacere, ormai fissa nella nostra programmazione settimanale andiamo a dare un occhiata a quest’ultimo intervento firmato da CT  all’interno del sempre più interessante Bunker di Torino.

Osservano le produzioni dell’artista in queste settimane ci rendiamo anzitutto conto dell’importanza del luogo per CT, il dialogo ostinato, ricercato e sviscerato attraverso la personale visione dell’artista è simbioticamente legato al luogo dove lo stesso si ritrova a lavorare, una connessione forte, alimentata dall’esigenza di interagire con lo stesso rispettandone la fisionomia architettonica in un ipotetico proseguo delle forme e delle linee oppure in una vibrante ed accentuata contrapposizione visiva che possa di fatto staccare e capovolgerne la monotonia. CT raccoglie questi elementi all’interno del suo peculiare immaginario, sviluppa supportato da esse le sue figure figlie proprio delle due lettere che ne compongono il nome, la C e la T si scompongono miscelandosi ed intersecandosi in un nuovo aspetto, di volta in volta differente che ci spinge ad affrontare un percorso inverso, di costruzione, cercando di leggere i segni, di assecondarne il movimento, criptico ed impenetrabile, per giungere infine alla risposta in totale armonia con il circondario.

Per questo nuovo lavoro CT sviluppa due differenti figure su questo grande cancello in ferro, è interessante notare fin da subito l’evidente scelta dell’artista di utilizzare due differenti tinte, la prima, un bel verde di fatto permette di visualizzare le forme piramidali che compongono le grandi sezioni del cancello donando quindi alla figura un forte carattere tridimensionale, la seconda invece, un blu lucido, di fatto ne cancella completamente l’aspetto, annullandone la profondità e rimanendo piatta rispetto all’altra forma in un interessante gioco tra opposti.

Fondamentale per l’interprete sono ancora una volta le proporzioni, ambedue i pezzi infatti rispettano perfettamente l’altezza del cancello coprendo di fatto tutto lo spazio a disposizione, in entrambi i casi e nonostante le figure siano di fatto le stesse ma posizionate una verticalmente e l’altra orizzontalmente, l’altezza è di 210 centimetri, la prima a sinistra viene creata interamente con una serie di moduli 60 per 60 mentre la seconda sulla destra rispettando i 70 per 70 dimostrando tutta la precisione e la capacità immersiva del lavoro dell’artista.

Vi lasciamo ad alcuni scatti del making of e dell’eccellente risultato finale ma restate sintonizzati presto nuovi aggiornamenti sul lavoro del grande interprete italiano, stay tuned qui sul Gorgo.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by GaruGaru and Paola Lesina