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Collimazioni Festival – The Final Wall

A distanza di qualche giorno chiudiamo il nostro full recap sul Collimazioni Festival, per la rassegna di Forgaria nel Friuli G.Loois, Alfano e Geometricbang e Ciredz hanno avuto modo di realizzare questo splendido intervento in combo.

Come più volte detto la rassegna realizzata in collaborazione tra l’Associazione Forgaria Vita Giovane, Ass. mus. AccordiConcordi e gli amici di Rizoo, con il patrocinio del Comune e della Regione Friuli Venezia Giulia, ha come obiettivo quello di valorizzare il territorio attraverso l’arte urbana e la musica mettendo a disposizione di alcuni tra gli artisti che maggiormente apprezziamo, ampi spazi per esprimere il loro talento.

Nelle settimane scorse abbiamo visto gli interventi singoli di ciascuno degli interpreti ora andiamo a dare un occhiata al lavoro congiunto realizzato su una serie di insenature a forma di arco.

Di Alfaono e Geometricbang e del loro progetto congiuto Funky Horror Vacui abbiamo più volte visto gli sviluppi completamente assuefatti dal particolare piglio visivo e dalle incessanti trame proposte dal duo. In una totale simbiosi gli artisti portano avanti uno slancio in cui sviluppano una sorta di decorazione ossessiva degli spazi portata avanti con l’intento di trasformare in modo totalità la superficie di lavoro. Approfondendo emerge quindi la volontà di far immergere lo spettatore all’interno di un bagno cromatico capace di alternarne le percezioni, gli stimoli e gli stati d’animo in quella che è una fittissima ragnatela di soluzioni visive differenti, mutevoli ed in costante movimento.

Dal canto suo G. Loois insiste nel portare avanti un alfabeto visivo altamente evocativo ed intrinsecamente legato alla natura, in particolare ai suoi elementi ed alle sue forme. Il particolare piglio visivo delle opere dell’autore è tutto racchiuso nell’esigenza dello stesso di catturare l’essenza dei soggetti e delle forme dipinte facendoli interagire con elementi ed astrazioni alimentate da forte propellente immaginario. Ne emergono quindi fattori visivi frapposti. dove figure a metà tra l’irreale ed irreale si scontrano con scale cromatiche sfaccettate ed intensissime, dove la natura, simulata e raffigurata attraverso il suo intrinseco aspetto, incontra il fantastico, forme, linee ed elementi intangibili in una danza tra colori saturi e tinte profonde e sfaccettate.

Infine Ciredz di cui continuiamo a seguire lo sviluppo di un approccio che di volta raccoglie l’eredità visiva e gli stimoli naturali sotto forma di aspetti tipicamente tecnici, l’artista porta in dote la peculiare visione, conseguenza diretta degli studi topografici sulla pianta terrestre, dalle increspature, dalle onde, passando per tutti i differenti elementi che vengono sviscerati dall’autore attraverso una precisa connotazione visiva, stilistica e tematica strettamente legata ad una precisa direzione cromatica.

Il risultato finale è un opera altamente camaleontica, che si muove verso il core centrale andando ad instillare all’interno di ciascuno delle differenti insenature un piglio differente ma comunque legato al precedente. Un intervento che racchiude gli stimoli di ciascuno degli interpreti partecipanti, tra le divagazioni cromatiche tipiche del lavoro di Funky Horror Vacui, passando per gli le sospensioni emotive e naturali peculiari dell’approccio di G.Loois, elaborate su un fondo realizzato attraverso le consuete e profonde scale visive di Ciredz per un risultato finale che ci ha senza dubbio convinto e coinvolto.

Null’altro da aggiungere, dopo il salto piuttosto una bella serie di scatti con i dettagli di quest’ultima pittura, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti circa il lavoro degli artisti.

Collimazioni Festival – The Final Wall

A distanza di qualche giorno chiudiamo il nostro full recap sul Collimazioni Festival, per la rassegna di Forgaria nel Friuli G.Loois, Alfano e Geometricbang e Ciredz hanno avuto modo di realizzare questo splendido intervento in combo.

Come più volte detto la rassegna realizzata in collaborazione tra l’Associazione Forgaria Vita Giovane, Ass. mus. AccordiConcordi e gli amici di Rizoo, con il patrocinio del Comune e della Regione Friuli Venezia Giulia, ha come obiettivo quello di valorizzare il territorio attraverso l’arte urbana e la musica mettendo a disposizione di alcuni tra gli artisti che maggiormente apprezziamo, ampi spazi per esprimere il loro talento.

Nelle settimane scorse abbiamo visto gli interventi singoli di ciascuno degli interpreti ora andiamo a dare un occhiata al lavoro congiunto realizzato su una serie di insenature a forma di arco.

Di Alfaono e Geometricbang e del loro progetto congiuto Funky Horror Vacui abbiamo più volte visto gli sviluppi completamente assuefatti dal particolare piglio visivo e dalle incessanti trame proposte dal duo. In una totale simbiosi gli artisti portano avanti uno slancio in cui sviluppano una sorta di decorazione ossessiva degli spazi portata avanti con l’intento di trasformare in modo totalità la superficie di lavoro. Approfondendo emerge quindi la volontà di far immergere lo spettatore all’interno di un bagno cromatico capace di alternarne le percezioni, gli stimoli e gli stati d’animo in quella che è una fittissima ragnatela di soluzioni visive differenti, mutevoli ed in costante movimento.

Dal canto suo G. Loois insiste nel portare avanti un alfabeto visivo altamente evocativo ed intrinsecamente legato alla natura, in particolare ai suoi elementi ed alle sue forme. Il particolare piglio visivo delle opere dell’autore è tutto racchiuso nell’esigenza dello stesso di catturare l’essenza dei soggetti e delle forme dipinte facendoli interagire con elementi ed astrazioni alimentate da forte propellente immaginario. Ne emergono quindi fattori visivi frapposti. dove figure a metà tra l’irreale ed irreale si scontrano con scale cromatiche sfaccettate ed intensissime, dove la natura, simulata e raffigurata attraverso il suo intrinseco aspetto, incontra il fantastico, forme, linee ed elementi intangibili in una danza tra colori saturi e tinte profonde e sfaccettate.

Infine Ciredz di cui continuiamo a seguire lo sviluppo di un approccio che di volta raccoglie l’eredità visiva e gli stimoli naturali sotto forma di aspetti tipicamente tecnici, l’artista porta in dote la peculiare visione, conseguenza diretta degli studi topografici sulla pianta terrestre, dalle increspature, dalle onde, passando per tutti i differenti elementi che vengono sviscerati dall’autore attraverso una precisa connotazione visiva, stilistica e tematica strettamente legata ad una precisa direzione cromatica.

Il risultato finale è un opera altamente camaleontica, che si muove verso il core centrale andando ad instillare all’interno di ciascuno delle differenti insenature un piglio differente ma comunque legato al precedente. Un intervento che racchiude gli stimoli di ciascuno degli interpreti partecipanti, tra le divagazioni cromatiche tipiche del lavoro di Funky Horror Vacui, passando per gli le sospensioni emotive e naturali peculiari dell’approccio di G.Loois, elaborate su un fondo realizzato attraverso le consuete e profonde scale visive di Ciredz per un risultato finale che ci ha senza dubbio convinto e coinvolto.

Null’altro da aggiungere, dopo il salto piuttosto una bella serie di scatti con i dettagli di quest’ultima pittura, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti circa il lavoro degli artisti.