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GORGO

Cleon Peterson “Purity” at The Space (Recap)

A pochi mesi di distanza da “Poison“, Cleon Peterson torna con un nuovo show, dal titolo “Purity”, da poco aperto all’interno del The Space di Hong Kong.

L’esibizione, che segna il debutto dell’autore in Cina, ne prosegue la linea tematica con un corpo di lavoro costituito da una serie di dipinti di grandi dimensioni. L’impegno di Cleon Peterson è ancora una volta orientato verso una produzione in grado di portare avanti la personale indagine sulla violenza dell’essere umano.

L’estetica dell’autore, legata ad un approccio illustrato e minimale, a forme essenziali, traccia l’aspetto di corpi intenti a mostrare il lato peggiore della natura umana. La violenza in particolare, continua ad essere il filo conduttore di tutta l’esperienza estetica e tematica dell’interprete.

L’idea è quella di una specchio privo di censure in grado di portare allo spettatore una riflessione, e di conseguenza, un cambiamento attivo. Non è quindi un idea di violenza a se stante, quanto piuttosto un circolo di sangue, pestaggi e morte, portato all’esasperazione per suscitare una qualche tipo di reazione in chi osserva.

Organizzata con Over the Influence, lo show vede l’assenza delle belle sculture che avevano caratterizzato la precedente mostra, rimarrà aperta per tutto il mese di Gennaio.

The Space
210 Hollywood Road,
Sheung Wan, Hong Kong

Cleon Peterson “Purity” at The Space (Recap)

A pochi mesi di distanza da “Poison“, Cleon Peterson torna con un nuovo show, dal titolo “Purity”, da poco aperto all’interno del The Space di Hong Kong.

L’esibizione, che segna il debutto dell’autore in Cina, ne prosegue la linea tematica con un corpo di lavoro costituito da una serie di dipinti di grandi dimensioni. L’impegno di Cleon Peterson è ancora una volta orientato verso una produzione in grado di portare avanti la personale indagine sulla violenza dell’essere umano.

L’estetica dell’autore, legata ad un approccio illustrato e minimale, a forme essenziali, traccia l’aspetto di corpi intenti a mostrare il lato peggiore della natura umana. La violenza in particolare, continua ad essere il filo conduttore di tutta l’esperienza estetica e tematica dell’interprete.

L’idea è quella di una specchio privo di censure in grado di portare allo spettatore una riflessione, e di conseguenza, un cambiamento attivo. Non è quindi un idea di violenza a se stante, quanto piuttosto un circolo di sangue, pestaggi e morte, portato all’esasperazione per suscitare una qualche tipo di reazione in chi osserva.

Organizzata con Over the Influence, lo show vede l’assenza delle belle sculture che avevano caratterizzato la precedente mostra, rimarrà aperta per tutto il mese di Gennaio.

The Space
210 Hollywood Road,
Sheung Wan, Hong Kong