Chazme x Sepe “Crash Dummies” for Richmond Mural Project
Ci spostiamo a Richmond degli States dove proseguono i lavoro per l’eccellente Richmond Mural Project, ad aver da poco terminato la loro grande parete troviamo con piace l’eclettico duo formato da Chazme e Sepe, ancora una volta insieme per un intervento assolutamente mozzafiato.
Una volta in più andiamo quindi ad approfondire il lavoro di due tra gli artisti che maggiormente ci affascinano e che particolarmente durante le loro sperimentazioni ed avventure in comune, riescono ad esprimere ed a sviluppare interventi sempre efficaci e dal fortissimo impatto finale. Non è infatti la prima volta che Chazme e Sepe intersecano i rispettivi percorsi andando a generare un trama assolutamente equilibrata e che mantiene si le differenti impostazioni tematiche dei due artisti, ma che al contempo riesce a rivelarne la totale e personale identità all’interno di un impulso visivo unico.
Dopo la prodigiosa performance di Istanbul (Covered) i due si spostano quindi a Richmond che prosegue nell’offrire grandi spazi di lavoro ad artisti di fama internazionale proponendo un progetto urbano coerente e dai mille volti. L’opera proposta dai due artisti Polacchi rappresenta l’ideale manifesto di una produzione che spesso sfocia in un unico percorso e che ha nel suo emblematico titolo, “Crash Dummies”, la sua immediata chiave di lettura. Si tratta di una sorta di istantanea un quadro sfaccettato che mostra la perfetta unione di impostazione figurativa e di una astratta in un immagine dalle forte reminiscenze emotive.
Nella grande parete a disposizione si muovono i due differenti percorsi degli interpreti, Sepe porta in dote tutto il suo particolare immaginario andando ancora una volta a raffigurare una serie dei suoi peculiari characters. Attraverso un tratto tipicamente vicino all’illustrazione l’artista porta avanti una personale lettura antropologica laddove proprio la particolare conformazione fisica dei suoi stessi personaggi rivela tutta la profondità della ricerca dell’interprete. Approfondendo le caratteristiche del suo lavoro emerge infatti una lettura decadente all’interno della quale i soggetti sono abbandonati a se stessi, ai loro vizi in quello che si trasforma presto nel lato più scuro e tetro dell’uomo. Per la rassegna Statunitense è proprio l’interprete ha rappresentare i classici manichini da test-drive che prendono qui le sembianze di vere persone, andando quindi a rimarcare tutta la personale riflessione tematica. Chazme invece affonda nello spazio, nelle percezioni urbane e negli scorci cittadini la propria e personale ricerca, si tratta in questo senso di un piglio maggiormente vicino al mondo astratto sviluppato per mezzo di elementi e forme spiccatamente geometriche. Nel continuo gioco di incastri e di percezioni, emergono palazzi e mura, in una danza simmetrica e perfetta che rivela la profondità di un lavoro che attinge dalla precisione dell’architettura miscelata all’interno di campionature cromatiche percettive ed altamente emotive, con uno sviluppo infine di effetti tridimensionali, di scomposizione in quella si trasforma in una costruzione sensata ed equilibrata. Raccogliendo appieno questa sua sensibilità l’interprete erige un muro spesso proprio al centro della parete a disposizione, gioca con la profondità andando a tracciare due immagini a specchio, ed attraverso un piglio cromatico sfaccettato e decisamente profondo, va a trasformare completamente la percezione dello spazio e dell’ambiente circostante.
Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dei due grandi artisti, dateci un occhiata per apprezzare al meglio ogni sezione del lavoro portato a termine dal duo, è tutto dopo il salto! Enjoy It.
Pics by The Artists