I personaggi di Centina penetrano fin sotto l’epidermide, causano un disagio per chi ci si trova a confronto, è forse questa l’arma più interessante del lavoro dell’artista, a prescindere dai propri gusti personali, difronte a questi nuovi mostri non si rimane passivi, c’è un effetto che parte dalla vista fino al cervello rimbalzando su tutto il corpo, un prurito che si estende, un disagio vero e proprio.

L’abilità di Centina è proprio quella di dipingere l’uomo attraverso le sue brutture, le sue paure, i suoi dannamenti interiori, lasciando perdere filtri e maschere, facendo emergere l’oscuro e l’inconscio direttamente nel volto e nelle forme dei suoi personaggi, per questo più che mai veri e reali. Ci si trova a disagio perché è un guardarsi allo specchio, a tu per tu per con se stessi, e piuttosto che vedere il sorriso di compiacenza ci si trova davanti alla vera natura di noi stessi, angoscia, paura e sconforto al potere.

Qui vediamo l’ultima creazione dell’artista, dipinti su una facciata di una vecchia fabbrica nelle vicinanze di Parma, per in fan dell’artista, si anche noi ci siamo accorti dell’uso del bianco e nero, con tanto di simpatica camicia a fiori.

Thanks to The Artist for The Pics