CANEMORTO – A Series of Murals in Ranavik, Norway

Li avevamo lasciati a Bologna qualche settimana fa, ora torniamo ad approfondire il lavoro dei CANEMORTO con quest’ultima serie di interventi realizzati dal collettivo in occasione di una nuova residenza di due settimane organizzata da INSURRECTIONize a Ranavik, una piccola isola nella costa sud-ovest nella Norvegia.

Sulla falsa riga dell’esperienza inglese, come al solito i ragazzi durante la loro intensa permanenza si sono cimentati nella consueta serie di progetti collaterali impegnandosi nella realizzazione di workshop di pittura murale all’interno di una scuola d’arte, nell’allestimento di una piccola mostra all’interno di una galleria locale passando infine per gli immancabili e ricchissimi interventi per le strade di Ranavik e Bergen.

Ancora una volta i CANEMORTO portano in dote tutto il loro personalissimo stile visivo, le opere realizzate durante la residenza norvegese sono tante e dai diversi spunti visivi, gli artisti proseguono la loro personale visione umana sviscerando sugli spazi a disposizione tutto il loro surreale stile, sono presenti un po’ tutti i tratti che distinguono l’operato degli interpreti, dai lavori piuttosto basici alimentati da una sola componente cromatica e realizzati unicamente attraverso la bomboletta, passando per i volti ed infine per i grandi e lunghi corpi umani, una vera e propria summa quindi di quelli che sono gli elementi tipici del lavoro degli artisti. Stimolanti ed al contempo riflessivi, i dipinti realizzati mostrano nuovamente la visione tetra ed appannata che distingue gli uomini raffigurati dagli artisti, il tratto dalla forte inflessione istintiva si muove veloce sugli spazi a disposizione marchiando le linee dei volti e dei corpi rappresentati, gli sguardi persi, come anche le continue rughe e pieghe della pelle ritraggono quelli che sono corpi straziati e depressi di un umanità alla deriva, incosciente, vicina al suo lato più oscuro e mostruoso, i demoni interiori hanno preso il sopravvento, non ci sono sorrisi ma unicamente smorfie di intensa agonia, un pugno allo stomaco, diretto ed inevitabile che ci catapulta nuovamente in una riflessione profonda con il nostro io, l’ennesimo impatto forte e ridondante aumentato qui dai paesaggi silenziosi e grigi del freddo norvegese che di fatto risultano quanto mai in perfetta sincronia con la visione decadente del trio.

Il materiale è davvero parecchio perciò vi lasciamo in compagnia di questa prima infornata di immagini, dateci un occhiata e restate sintonizzati, concluderemo infatti nei prossimi giorni il nostro approfondito recap su quest’ultima esperienza firmata dai CANEMORTO.

Thanks to The Artist for The Pics