fbpx
GORGO

CANEMORTO – A Series of New Pieces and Collaborations

Veramente un ottimo periodo questo per i CANEMORTO, il collettivo infatti con un nuovo aggiornamento ci mostra gli ultimi sviluppi del proprio lavoro, una nuova serie di interventi con alcuni nomi che ben conosciamo in giro per l’Italia, in Belgio, ed all’interno di qualche edificio abbandonato.

Nell’alfabeto visivo dei CANEMORTO abbiamo sempre ribadito l’eccezionalità della particolare visione tematica a cui gli artisti fanno affidamento, si tratta di un impatto non facile, difficile da digerire ma che abbiamo sempre accolto tenendo a mente gli spunti e le riflessioni che gli interventi riescono a trasmettere, immergendoci e bagnandoci all’interno della pozza virulenta, acida e sfaccettata di colori e tinte differenti che vanno a miscelarsi, intersecarsi, all’interno di un immaginario misto rabbia ed istinto che è riuscito a catturarci per offrirci l’opportunità di osservare da vicino tutta un pittura che raffigura le profondità dell’uomo, dei suoi sentimenti, delle sue brutture che vediamo finalmente senza alcun filtro, senza nessuna maschera finalmente apparire nei volti e negli sguardi dei soggetti rappresentati. L’operato degli interpreti strappa le maschere dell’ipocrisia, si candida ad una negazione dell’uomo, più animale che persona, ne approfondisce la personalità, le emozioni, le paure e gli stati d’animo che vanno ad esaltarne i tratti del volto, vanno a macchiarne la pelle, ad imbruttirne lo sguardo. Si tratta quindi di un vortice prezioso di purezza emotiva, ma anche e soprattutto uno spaccato violento e malinconico dell’uomo, dei volti che osserviamo celati tutti i giorni da maschere di sorrisi, ambiguità e finta empatia, attraverso il peculiare filtro pittorico che ne alimenta senza dubbio l’impianto visivo, gli artisti elaborano il loro dialogo, ci mostrano l’aspetto reale, brutale e raccapricciante, portandone al limite, quasi esasperandone l’angoscia, ci si ritrova ad osservare quegli sguardi spenti ma al contempo violenti, fermi, immobili quasi come se ci trovassimo di fronte ad uno specchio a tu per tu con noi stessi.

Condita da una serie di lavori in collaborazione con Emajons, Ruggge, Paola ed Icaro e Tomek 2BK, questa nuova infornata di interventi mette ancora una volta a nudo tutto il peculiare approccio sia stilistico che tematico dei CANEMORTO, gli artisti proseguono la loro personale indagine sull’uomo proponendo però qui nuove soluzioni visivi, nuovi accostamenti e soluzioni visive che ci hanno ancora una volta seriamente interessato e coinvolto. Il sapore acido e grezzo delle produzioni del collettivo rimane invariato in questa nuova serie, i pennello che gioca rapido con la superfice, le stoccate di colore, gli sguardi ed i volti che prendono mano a mano vita, slanciandosi in un riverbero di emozioni, grida, urla, rabbia e malinconia, ancora una volta in profondità fino a toccare i nervi scoperti, i tasti dolenti ed con ed attraverso essi impattare con lo spazio di lavoro.

Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto alla bella galleria di immagini, scrollate giù per poter dare un occhiata da vicino a tutti i nuovi lavori realizzati dagli artisti, in aggiunta a qualche scatto durante la fasi di lavoro, ed in attesa di nuovi aggiornamenti, il consiglio è come sempre quello di darci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Thanks to Artists for The Pics
Pics by Al Pacino

CANEMORTO – A Series of New Pieces and Collaborations

Veramente un ottimo periodo questo per i CANEMORTO, il collettivo infatti con un nuovo aggiornamento ci mostra gli ultimi sviluppi del proprio lavoro, una nuova serie di interventi con alcuni nomi che ben conosciamo in giro per l’Italia, in Belgio, ed all’interno di qualche edificio abbandonato.

Nell’alfabeto visivo dei CANEMORTO abbiamo sempre ribadito l’eccezionalità della particolare visione tematica a cui gli artisti fanno affidamento, si tratta di un impatto non facile, difficile da digerire ma che abbiamo sempre accolto tenendo a mente gli spunti e le riflessioni che gli interventi riescono a trasmettere, immergendoci e bagnandoci all’interno della pozza virulenta, acida e sfaccettata di colori e tinte differenti che vanno a miscelarsi, intersecarsi, all’interno di un immaginario misto rabbia ed istinto che è riuscito a catturarci per offrirci l’opportunità di osservare da vicino tutta un pittura che raffigura le profondità dell’uomo, dei suoi sentimenti, delle sue brutture che vediamo finalmente senza alcun filtro, senza nessuna maschera finalmente apparire nei volti e negli sguardi dei soggetti rappresentati. L’operato degli interpreti strappa le maschere dell’ipocrisia, si candida ad una negazione dell’uomo, più animale che persona, ne approfondisce la personalità, le emozioni, le paure e gli stati d’animo che vanno ad esaltarne i tratti del volto, vanno a macchiarne la pelle, ad imbruttirne lo sguardo. Si tratta quindi di un vortice prezioso di purezza emotiva, ma anche e soprattutto uno spaccato violento e malinconico dell’uomo, dei volti che osserviamo celati tutti i giorni da maschere di sorrisi, ambiguità e finta empatia, attraverso il peculiare filtro pittorico che ne alimenta senza dubbio l’impianto visivo, gli artisti elaborano il loro dialogo, ci mostrano l’aspetto reale, brutale e raccapricciante, portandone al limite, quasi esasperandone l’angoscia, ci si ritrova ad osservare quegli sguardi spenti ma al contempo violenti, fermi, immobili quasi come se ci trovassimo di fronte ad uno specchio a tu per tu con noi stessi.

Condita da una serie di lavori in collaborazione con Emajons, Ruggge, Paola ed Icaro e Tomek 2BK, questa nuova infornata di interventi mette ancora una volta a nudo tutto il peculiare approccio sia stilistico che tematico dei CANEMORTO, gli artisti proseguono la loro personale indagine sull’uomo proponendo però qui nuove soluzioni visivi, nuovi accostamenti e soluzioni visive che ci hanno ancora una volta seriamente interessato e coinvolto. Il sapore acido e grezzo delle produzioni del collettivo rimane invariato in questa nuova serie, i pennello che gioca rapido con la superfice, le stoccate di colore, gli sguardi ed i volti che prendono mano a mano vita, slanciandosi in un riverbero di emozioni, grida, urla, rabbia e malinconia, ancora una volta in profondità fino a toccare i nervi scoperti, i tasti dolenti ed con ed attraverso essi impattare con lo spazio di lavoro.

Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto alla bella galleria di immagini, scrollate giù per poter dare un occhiata da vicino a tutti i nuovi lavori realizzati dagli artisti, in aggiunta a qualche scatto durante la fasi di lavoro, ed in attesa di nuovi aggiornamenti, il consiglio è come sempre quello di darci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Thanks to Artists for The Pics
Pics by Al Pacino