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GORGO

Canemorto – A Series of Murals in Lisboa (Part 1)

Abbiamo raccolto le loro gesta all’interno della cross publication Cão Morto em Lisboa, ora torniamo ad approfondire i lavori dei Canemorto con le immagini dei lavori realizzati durante il lungo periodo passato a Lisbona in Portogallo.

Ruvidi e grezzi, all’antitesi della bellezza canonica e pura, i Canemorto scuotono e ci trascinano in un universo grezzo abitato da creature surreali che, come suggerisce il nome, idealmente si connettono all’idea di un cane morto riverso sul ciglio della strada. Parte da qui la riflessione degli autori italiani, cosa c’è di bello nel corpo di un cane inerme accasciato in strada? andando poi a svilupparsi in un immaginario cruento e capace di connettersi idealmente con una visione personale dell’essere umano. Quello che ne scaturisce è un immaginario visivo grezzo, votato all’istintività ed alimentato da una percezione irregolare ed in costante mutamento in cui la forma dei soggetti realizzati, non segue una conformazione canoniche, quanto piuttosto viene allungata, distorta o racchiusa, rendendo quindi i corpi, nel loro aspetto, particolarmente atipici.

I temi affrontati dagli interpreti si pongono quindi come idealistica raffigurazioni di tutte quelle sfaccettature oscure, malinconiche ed orribili dell’uomo moderno. Prive di ipocrisia, le figure tratteggiate dagli interpreti rappresentano una visione dell’uomo scandita dalle emozioni, dalle paure e dagli stati d’animo alterati, capaci di commutare la forma e l’aspetto dei lineamenti. Più animali che persone, i soggetti raffigurati divengono quindi specchio approfondito di noi stessi, non più legati ad un immagine perfetta, all’apparire piuttosto che all’essere, mirano ad una rappresentazione vera, cruenta e priva di stereotipi.

L’incursione di Lisbona, che ha visto i Canemorto stabilirsi per 60 giorni circa nella città Portoghese, eredita tutta la particolare cadenza e l’immaginario che da sempre contraddistingue le opere degli artisti. Spinta da un impulso direttamente riconducibile ai graffiti, gli interpreti si sono confrontati con spazi differenti, andando a bombardare una quantità inaudita di pareti ed anfratti cittadini nella totale illegalità. Il risultato finale è una sorta di vera e propria campagna di conquista della città e delle sue pareti. Sopratutto è una immersione a 360^ all’interno del particolare impulso pittorico e dell’immaginario degli autori Italiani, tra volti, corpi, mostri, visioni, che ristagnano degli spazi, tra colate di vernice, rulli che aggrediscono la superficie di lavoro andando a comporre una carrellata di stimoli, sensazioni e verità dal fortissimo impatto finale.

In calce al nostro testo la prima di una lunga serie di scatti con tutti i dettagli del massiccio bombardamento realizzato dagli artisti per le strade della bella città Portoghese, scrollate giù e dateci un occhiata, ma restate sintonizzati nei prossimi giorni la seconda ed ultima parte.

Thanks to The Artists for The Pics

Canemorto – A Series of Murals in Lisboa (Part 1)

Abbiamo raccolto le loro gesta all’interno della cross publication Cão Morto em Lisboa, ora torniamo ad approfondire i lavori dei Canemorto con le immagini dei lavori realizzati durante il lungo periodo passato a Lisbona in Portogallo.

Ruvidi e grezzi, all’antitesi della bellezza canonica e pura, i Canemorto scuotono e ci trascinano in un universo grezzo abitato da creature surreali che, come suggerisce il nome, idealmente si connettono all’idea di un cane morto riverso sul ciglio della strada. Parte da qui la riflessione degli autori italiani, cosa c’è di bello nel corpo di un cane inerme accasciato in strada? andando poi a svilupparsi in un immaginario cruento e capace di connettersi idealmente con una visione personale dell’essere umano. Quello che ne scaturisce è un immaginario visivo grezzo, votato all’istintività ed alimentato da una percezione irregolare ed in costante mutamento in cui la forma dei soggetti realizzati, non segue una conformazione canoniche, quanto piuttosto viene allungata, distorta o racchiusa, rendendo quindi i corpi, nel loro aspetto, particolarmente atipici.

I temi affrontati dagli interpreti si pongono quindi come idealistica raffigurazioni di tutte quelle sfaccettature oscure, malinconiche ed orribili dell’uomo moderno. Prive di ipocrisia, le figure tratteggiate dagli interpreti rappresentano una visione dell’uomo scandita dalle emozioni, dalle paure e dagli stati d’animo alterati, capaci di commutare la forma e l’aspetto dei lineamenti. Più animali che persone, i soggetti raffigurati divengono quindi specchio approfondito di noi stessi, non più legati ad un immagine perfetta, all’apparire piuttosto che all’essere, mirano ad una rappresentazione vera, cruenta e priva di stereotipi.

L’incursione di Lisbona, che ha visto i Canemorto stabilirsi per 60 giorni circa nella città Portoghese, eredita tutta la particolare cadenza e l’immaginario che da sempre contraddistingue le opere degli artisti. Spinta da un impulso direttamente riconducibile ai graffiti, gli interpreti si sono confrontati con spazi differenti, andando a bombardare una quantità inaudita di pareti ed anfratti cittadini nella totale illegalità. Il risultato finale è una sorta di vera e propria campagna di conquista della città e delle sue pareti. Sopratutto è una immersione a 360^ all’interno del particolare impulso pittorico e dell’immaginario degli autori Italiani, tra volti, corpi, mostri, visioni, che ristagnano degli spazi, tra colate di vernice, rulli che aggrediscono la superficie di lavoro andando a comporre una carrellata di stimoli, sensazioni e verità dal fortissimo impatto finale.

In calce al nostro testo la prima di una lunga serie di scatti con tutti i dettagli del massiccio bombardamento realizzato dagli artisti per le strade della bella città Portoghese, scrollate giù e dateci un occhiata, ma restate sintonizzati nei prossimi giorni la seconda ed ultima parte.

Thanks to The Artists for The Pics