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GORGO

Borondo – New Piece at Oltre il Muro Festival

Borondo fà il pieno, il grande artista spagnolo per Oltre Il Muro Festival dopo le due splendide facciate dipinte qualche settimana fa (qui) ha avuto modo di prendere possesso di questa grande vetrata proseguendo all’interno della rassegna il percorso di sperimentazione su superfici non canoniche.

Borondo ha dalla sua la grande capacità di riuscire a toccare le corde più profonde e delicate dell’animo umano, attraverso le sue opere riesce a creare un immaginario ponte con chi le osserva, un vero e proprio legame emotivo e fortemente empatico trovato attraverso la rappresentazione dei suoi uomini e donne, completamente nudi, lo sguardo vuoto e dall’aspetto al limite dello spettrale, sono ombre disincantate e segnate dal tempo, sono li ferme ed immobili a ricordarci le difficoltà della vita.

L’approccio su vetro viene sviluppato dall’artista tenendo ben salde le tematiche fortemente impattanti dei lavori su parete, anziché aggiungere Borondo va a sottrarre materiale, letteralmente grattando e facendo emergere così le forme desiderate, un lavoro lungo ma che dà un efficacia sicuramente pari alla controparte murale.

Borondo per il Festival insiste elaborando un nuovo volto, questa volta assistiamo ad una sezione del viso, sguardo fisso e delicato, un nuovo schiaffo forte e ridondante che arriva diretto a destinazione, potete darci un occhiata attraverso le immagini che trovate in calce dopo il salto, enjoy it.

Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Fabiano Caputo

Borondo – New Piece at Oltre il Muro Festival

Borondo fà il pieno, il grande artista spagnolo per Oltre Il Muro Festival dopo le due splendide facciate dipinte qualche settimana fa (qui) ha avuto modo di prendere possesso di questa grande vetrata proseguendo all’interno della rassegna il percorso di sperimentazione su superfici non canoniche.

Borondo ha dalla sua la grande capacità di riuscire a toccare le corde più profonde e delicate dell’animo umano, attraverso le sue opere riesce a creare un immaginario ponte con chi le osserva, un vero e proprio legame emotivo e fortemente empatico trovato attraverso la rappresentazione dei suoi uomini e donne, completamente nudi, lo sguardo vuoto e dall’aspetto al limite dello spettrale, sono ombre disincantate e segnate dal tempo, sono li ferme ed immobili a ricordarci le difficoltà della vita.

L’approccio su vetro viene sviluppato dall’artista tenendo ben salde le tematiche fortemente impattanti dei lavori su parete, anziché aggiungere Borondo va a sottrarre materiale, letteralmente grattando e facendo emergere così le forme desiderate, un lavoro lungo ma che dà un efficacia sicuramente pari alla controparte murale.

Borondo per il Festival insiste elaborando un nuovo volto, questa volta assistiamo ad una sezione del viso, sguardo fisso e delicato, un nuovo schiaffo forte e ridondante che arriva diretto a destinazione, potete darci un occhiata attraverso le immagini che trovate in calce dopo il salto, enjoy it.

Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Fabiano Caputo