Borondo, Alexis Diaz, CANEMORTO, Pixel Pancho, RUN in London
Il vero centro dell’arte urbana, le strade di Londra in questi tempi stanno accogliendo tra i migliori interpreti in circolazione e quest’ultima super combo ne è l’ennesima prova, al lavoro infatti figurano nomi quali Borondo, Alexis Diaz, CANEMORTO, Pixel Pancho, RUN tutti riuniti in unico bel progetto.
Impossibile notare come ci sia anzitutto davvero molta Italia, nomi quali quelli di Pixel Pancho, RUN così come i CANEMORTO e Borondo, spagnolo di nascita ma italiano ormai di adozione per chiudere con Alexis Diaz uno dei grandi nomi di punta dell’arte urbana internazionale, tutti raccolti all’interno di un filotto di pareti incentrate su una rappresentazione dell’uomo. Tema infatti dell’intervento sono le differenti ingerenze stilistiche e con esse le diverse sfaccettature della natura umana, ogni interprete inserisce in questi piccoli anfratti murali il proprio tratto ed il proprio particolare stile, riflettendo su una tematica comune ogni singolo artista dà sfogo alle proprie influenze al contempo ai principi ed ai temi cari del proprio personale approccio visivo, regalandoci, nessun escluso, una rappresentazione variegata ed assolutamente impattante.
Da sinistra verso destra, si parte i CANEMORTO, il collettivo tutto italiano che va ad impegnare lo spazio attraverso uno dei loro caratteristici volti, straziato, straniato e completamente filtrato attraverso una visione decadente della sua stessa natura, giocano con i colori acidi gli interpreti, in una nuova rappresentazione cruda e angosciante dei sentimenti umani, il tutto alimentato dal consueto tratto istintivo, rapido, e deciso. Il volto successivo è quello che unisce in unica veste il lavoro di Borondo e di Alexis Diaz, da una parte quindi la grande cadenza emotiva della pittura dello spagnolo, dall’altra il talento per il dettaglio ed il particolare approccio stilistico di Diaz, i due insieme realizzano due facce delle stessa medaglia, un teschio, simbolo ricorrente nelle produzioni del portoricano che emerge dal volto assorto e pensante, in una emblematica istantanea tra vita e morte. Si prosegue con Pixel Pancho che va a pescare dal suo ricco immaginario realizzando uno dei tipici characters proseguendo il percorso di avvicinamento tra il mondo umano e quello dei robot, che così fortemente ne sta influenzando l’operato, in una nuova pittura come sempre caratterizzata da una forte predisposizione per il dettaglio. Last but not least, RUN che porta in dote, su quest’ultimo spiraglio di parete, tutto il suo inconfondibile tratto visivo proseguendo nel portare avanti la propria ricerca incentrata proprio sui volti così come sulle mani.
Ripercorriamo assieme gli istanti durante il making of di questa bella rappresentazione fino a tutti i dettagli dell’eccellente risultato finale, il consiglio è come sempre quello di darci un occhiata, siamo certi che anche voi come non ne rimarrete affatto delusi.
Pics by Globalstreetart and Fabiano Caputo and Monoprixx