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Borondo – “Memento Mori” Book Launch in Rome (Recap)

Con una sontuosa istallazione Borondo, lo scorso sabato, ha presentato ufficialmente “Memento Mori”, prima monografia edita dagli amici di Yard Press, all’interno di una splendida location come la Rampa Prenestina di Roma.

Mesi intensi questi per il campione Spagnolo, dopo l’apertura della stupefacente Animal per RexRomae di Londra, l’interprete torna nella sua città adottiva per presentare al meglio questa sua prime edizione cartacea. Come annunciatovi, il libro, coeditato da Chiara Caprasecca e Chiara Pietropaoli, nasce dall’esigenza di Borondo di voler imprimere su carta tutta la propria stessa essenza, tra passato, presente e ciò che vedrà il futuro.

Contraddistinta da ben 284 pagine, l’edizione pone l’accento sul processo creativo dell’artista, offrendoci l’opportunità di un profondo dietro le quinte sulla sua produzione artistica. Attraverso i testi di Edoardo Sassi, Simone Pallotta, Carmen Maín e James Buxton, abbiamo modo di confrontarci con i lavori realizzati dagli inizi fino a fine 2014 tra sketches, bozzetti ed infine fotografie, tra viaggi e spostamenti, per una idea chiara ed a tutto tondo di ciò che l’autore vuole incarnare e vuole proporre attraverso le proprie opere.

Non lascia nulla al caso l’artista, per la presentazione sceglie una location surreale, uno spazio circolare che ben si sposa con le particolari divagazioni emotive che ne contraddistinguono da sempre le produzioni.

L’approccio pittorico dell’artista è legato ad una pittura fortemente influenzata da impulsi emotivi e viscerali che lo stesso sceglie di raffigurare. L’indagine dell’interprete, sviluppata attraverso una ricchissima tavolozza cromatica e per mezzo di un tratto viscerale, vede una raffigurazione dell’essere umano decisamente intensa. I corpi dei soggetti rappresentati vengono celati, proposti nudi e crudi, con i tratti del volto appena accennati. Si tratta di spettri, quasi anime di uomini e donne capaci di trasmetterci un caleidoscopio di stimoli emotivi differenti. L’artista analizza queste differenti sfaccettature facendo emerge le malinconie, le difficoltà, le paure e tutte quelle sensibilità e stati emotivi che contraddistinguono l’essere umano. Punta ai nervi scoperti, stuzzicando lo spettatore in un costante gioco di osservazione ed empatia in grado di riflettersi sui sentimento di quest’ultimo. A tu per tu con i nostri pensieri, le nostre fragilità, nudi ed in balia delle nostre stesse emozioni.

L’installazione proposta all’interno della Rampa Prenestina, vede Borondo andare ad inserire all’interno dello spazio una serie di ombre nere che letteralmente circondando lo spettatore. Quest’ultimo si vede accerchiato da una serie di stampe differenti che riprendono lo stesso ed identico volto attraverso differenti variazioni cromatiche e pittoriche. Al centro infine, la rappresentazione di un fuoco purificatore atto ad alimentare il sentimento onirico ed emotivo di tutto l’evento.

Attraverso gli scatti degli amici di TheBlindEyeFactory, abbiamo l’opportunità di dare un occhiata alla splendida installazione realizzata dall’interprete per la presentazione del libro, è tutto dopo il salto, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi e succosi aggiornamenti. Se volete approfondire invece l’uscita vi rimandiamo al nostro precedente post con tutte le info del caso.

Thanks to TheBlindEyeFactory for The Pics

Borondo – “Memento Mori” Book Launch in Rome (Recap)

Con una sontuosa istallazione Borondo, lo scorso sabato, ha presentato ufficialmente “Memento Mori”, prima monografia edita dagli amici di Yard Press, all’interno di una splendida location come la Rampa Prenestina di Roma.

Mesi intensi questi per il campione Spagnolo, dopo l’apertura della stupefacente Animal per RexRomae di Londra, l’interprete torna nella sua città adottiva per presentare al meglio questa sua prime edizione cartacea. Come annunciatovi, il libro, coeditato da Chiara Caprasecca e Chiara Pietropaoli, nasce dall’esigenza di Borondo di voler imprimere su carta tutta la propria stessa essenza, tra passato, presente e ciò che vedrà il futuro.

Contraddistinta da ben 284 pagine, l’edizione pone l’accento sul processo creativo dell’artista, offrendoci l’opportunità di un profondo dietro le quinte sulla sua produzione artistica. Attraverso i testi di Edoardo Sassi, Simone Pallotta, Carmen Maín e James Buxton, abbiamo modo di confrontarci con i lavori realizzati dagli inizi fino a fine 2014 tra sketches, bozzetti ed infine fotografie, tra viaggi e spostamenti, per una idea chiara ed a tutto tondo di ciò che l’autore vuole incarnare e vuole proporre attraverso le proprie opere.

Non lascia nulla al caso l’artista, per la presentazione sceglie una location surreale, uno spazio circolare che ben si sposa con le particolari divagazioni emotive che ne contraddistinguono da sempre le produzioni.

L’approccio pittorico dell’artista è legato ad una pittura fortemente influenzata da impulsi emotivi e viscerali che lo stesso sceglie di raffigurare. L’indagine dell’interprete, sviluppata attraverso una ricchissima tavolozza cromatica e per mezzo di un tratto viscerale, vede una raffigurazione dell’essere umano decisamente intensa. I corpi dei soggetti rappresentati vengono celati, proposti nudi e crudi, con i tratti del volto appena accennati. Si tratta di spettri, quasi anime di uomini e donne capaci di trasmetterci un caleidoscopio di stimoli emotivi differenti. L’artista analizza queste differenti sfaccettature facendo emerge le malinconie, le difficoltà, le paure e tutte quelle sensibilità e stati emotivi che contraddistinguono l’essere umano. Punta ai nervi scoperti, stuzzicando lo spettatore in un costante gioco di osservazione ed empatia in grado di riflettersi sui sentimento di quest’ultimo. A tu per tu con i nostri pensieri, le nostre fragilità, nudi ed in balia delle nostre stesse emozioni.

L’installazione proposta all’interno della Rampa Prenestina, vede Borondo andare ad inserire all’interno dello spazio una serie di ombre nere che letteralmente circondando lo spettatore. Quest’ultimo si vede accerchiato da una serie di stampe differenti che riprendono lo stesso ed identico volto attraverso differenti variazioni cromatiche e pittoriche. Al centro infine, la rappresentazione di un fuoco purificatore atto ad alimentare il sentimento onirico ed emotivo di tutto l’evento.

Attraverso gli scatti degli amici di TheBlindEyeFactory, abbiamo l’opportunità di dare un occhiata alla splendida installazione realizzata dall’interprete per la presentazione del libro, è tutto dopo il salto, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi e succosi aggiornamenti. Se volete approfondire invece l’uscita vi rimandiamo al nostro precedente post con tutte le info del caso.

Thanks to TheBlindEyeFactory for The Pics