Basik – New Mural for Traffic Design Festival 2014
Ad inaugurare le meraviglie di questa nuova edizione del Traffic Design Festival troviamo il nostro Basik che per la rassegna di Gdynia in Polonia ha da poco terminato questo pazzesco intervento.
Senza ombra di dubbio la scossa che la scorsa edizione del Festival Polacco ha lasciato in tutti noi è ancora bella scolpita nelle nostre e vostre memorie, una kermesse che ha messo a disposizione spazi enormi e sopratutto un roster di artisti di primissimo livello e che, con questo nuovo kick off, segna il ritorno di uno dei Festival più importanti a livello Europeo.
Basik per questa sua ultima fatica raccoglie tutto la sua personale ricerca andando a presentare un opera che racchiude in sé tutti gli elementi del suo lavoro elevati all’interno di uno spazio davvero imponente.
Nel corso dei nostri approfondimenti abbiamo sempre posto l’accento sul particolare percorso visivo portato avanti dal grande interprete Italiano rilevandone gli aspetti maggiormente legati ad un approccio pittorico, con grandi figure nere a fare capolino negli spazi urbani, ed al contempo parallelamente la personale ricerca sulle mani che da sempre ne ha contraddistinto il lavoro. In particolare quest’ultimo punto rappresenta il fulcro tematico prediletto dell’interprete che ha scelto di approfondire il valore emotivo di questa precisa parte del corpo umano che, specialmente per noi Italiani, rappresenta un forte veicolo per trasmettere sensazioni e stati d’animo, la gestualità ed i movimenti proposti dall’artista sono quindi entrati a contatto con una pittura altamente viscerale e che ha saputo nel corso del tempo stabilirsi su un equilibrio cromatico sviluppatosi attraverso il bianco, per quanto concerne le linee di costruzione delle mani, il nero per il background ed il corpo stesso del lavoro, ed infine il colore oro a completare la tavolozza con tutti i dettagli del caso. Questi tre colori hanno saputo alimentare e sostenere la personale visione di Basik che di contro ha portato avanti interessanti sperimentazioni maggiormente pittoriche concentrate su forme e astrazioni ritraenti corpi e soggetti dal forte valore mistico.
Per questa sua parete questi due percorsi vanno ad intrecciarsi irrompendo ed andando a creare una miscela visiva assolutamente riuscita. Basik presenta “Omissis” un intervento che raccoglie queste due ricerche attraverso una visione precisa e profonda, emerge in questo senso una grande figura nera, raffigurata solo per metà e che vediamo impattare su tutta la superficie. Il corpo del soggetto è interamente costruito seguendo un equilibrio di sostanza e forma dove il nero, che anche qui va a dare vita al corpo stesso ed il colore oro, che arricchisce l’opera con una serie di dettagli costituiti da linee e piccoli quadrati, rappresenta la trama stessa dell’opera. Al centro del lavoro ritroviamo infine le mani con una nuova posizione e che, attraverso un impostazione cromatica tenue e che sceglie di affidarsi ad una ricchissima scala di colori, va a staccarsi letteralmente dal resto del lavoro raccogliendo tutte le attenzione dell’osservatore catapultato all’interno della ricchezza di dettagli e colori presentati per un risultato finale assolutamente splendido.
Non vogliamo aggiungere altro, vi lasciamo piuttosto ad una bella selezione di scatti condita da qualche immagine del making of attraverso le quali potete dare un occhiata da vicino a quest’ultima fatica dell’interprete, mettetevi comodi è tutto dopo il salto.
Thanks to The Festival for The Pics