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GORGO

Basik for Vertigo Truth Project

La meglio gioventù italiana, c’è anche Basik tra i nomi di spessore coinvolti nell’eccellente Vertigo Truth, il progetto artistico che in queste settimane sta cambiando il volto degli spazi all’interno di Mutonia, Comunità internazionale di artisti a Santarcangelo di Romagna.

Curato da Allegra Corbo e Su E Side, come parte del programma del Festiva Santarcangelo dei Teatri di quest’anno, il progetto sta vedendo al lavoro alcuni dei nomi più significativa della nostra scena, alle prese con gli spazi e con le particolari ambientazioni di Mutonia. La comunità è luogo particolare, unico nel suo genere, che, fin dagli anni ’90, ha visto spostarsi qui un nutrito gruppo di artisti come proseguo del collettivo Mutoid Waste Company.

Si tratta di un luogo intriso di misticismo, elementi e scenari industriali e post apocalittici, un ambiente surreale che, in questo caso, diviene propellente e spinta tematica per gli artisti che stanno lavorando al suo interno. Anche Basik inevitabilmente viene attraversato da spunti e sensazioni differenti, che vanno a commutarne e trasformarne la particolare estetica pittorica.

Il confronto con le produzioni del grande autore italiano, passa per la volontà dell’artista di sviluppare, approfondire ed assecondare tutti quegli elementi che compongo la cultura, la superstizione, a tradizione ed il folklore. Partendo da questi, l’interprete va a produrre elementi, visioni, simboli ed immagini legati all’espressività del volto e delle mani in particolare, ideali propellenti emotivi e comunicativi. Lo spettatore si trova quindi coinvolti in immagini e pitture ammalianti, capaci di stimolare personali reminiscenze e di innescare una personale e sfaccettata chiave di lettura.

Questa sua ultima fatica, vede l’autore tornare a confrontarsi con una pittura maggiormente viscerale, il volto scompare, letteralmente inglobato all’interno dello spazio di lavoro, una casa container appartenenti a Kenny, dj e musicista ora trasferitosi a Londra. Lo stesso pezzo è quindi incentrato sulla musica. Basik, nella parte frontale del lavoro, omaggia la sculutura di Stefano Maderno ‘Il Martirio di Santa Cecilia’, nobile donna romana, prima martire e poi protettrice dei musicisti. Presente anche un piccolo ramo, che ricorda un diapason, mentre su uno dei lati troviamo la stella a sette punte, omaggio ai sette accordi di Lira di Orfeo – direttamente dalla mitologia greca – primo degli artisti per affascinare ogni essere vivente con la sua musica. That’s it!

In attesa di nuovi aggiornamenti sul lavoro dell’artista e sugli interventi per il progetto, ci godiamo una bella serie di scatti con tutti i dettagli di questo suo ultimo lavoro, dateci un occhiata, è tutto dopo il salto.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by Marco Montanari

Basik for Vertigo Truth Project

La meglio gioventù italiana, c’è anche Basik tra i nomi di spessore coinvolti nell’eccellente Vertigo Truth, il progetto artistico che in queste settimane sta cambiando il volto degli spazi all’interno di Mutonia, Comunità internazionale di artisti a Santarcangelo di Romagna.

Curato da Allegra Corbo e Su E Side, come parte del programma del Festiva Santarcangelo dei Teatri di quest’anno, il progetto sta vedendo al lavoro alcuni dei nomi più significativa della nostra scena, alle prese con gli spazi e con le particolari ambientazioni di Mutonia. La comunità è luogo particolare, unico nel suo genere, che, fin dagli anni ’90, ha visto spostarsi qui un nutrito gruppo di artisti come proseguo del collettivo Mutoid Waste Company.

Si tratta di un luogo intriso di misticismo, elementi e scenari industriali e post apocalittici, un ambiente surreale che, in questo caso, diviene propellente e spinta tematica per gli artisti che stanno lavorando al suo interno. Anche Basik inevitabilmente viene attraversato da spunti e sensazioni differenti, che vanno a commutarne e trasformarne la particolare estetica pittorica.

Il confronto con le produzioni del grande autore italiano, passa per la volontà dell’artista di sviluppare, approfondire ed assecondare tutti quegli elementi che compongo la cultura, la superstizione, a tradizione ed il folklore. Partendo da questi, l’interprete va a produrre elementi, visioni, simboli ed immagini legati all’espressività del volto e delle mani in particolare, ideali propellenti emotivi e comunicativi. Lo spettatore si trova quindi coinvolti in immagini e pitture ammalianti, capaci di stimolare personali reminiscenze e di innescare una personale e sfaccettata chiave di lettura.

Questa sua ultima fatica, vede l’autore tornare a confrontarsi con una pittura maggiormente viscerale, il volto scompare, letteralmente inglobato all’interno dello spazio di lavoro, una casa container appartenenti a Kenny, dj e musicista ora trasferitosi a Londra. Lo stesso pezzo è quindi incentrato sulla musica. Basik, nella parte frontale del lavoro, omaggia la sculutura di Stefano Maderno ‘Il Martirio di Santa Cecilia’, nobile donna romana, prima martire e poi protettrice dei musicisti. Presente anche un piccolo ramo, che ricorda un diapason, mentre su uno dei lati troviamo la stella a sette punte, omaggio ai sette accordi di Lira di Orfeo – direttamente dalla mitologia greca – primo degli artisti per affascinare ogni essere vivente con la sua musica. That’s it!

In attesa di nuovi aggiornamenti sul lavoro dell’artista e sugli interventi per il progetto, ci godiamo una bella serie di scatti con tutti i dettagli di questo suo ultimo lavoro, dateci un occhiata, è tutto dopo il salto.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by Marco Montanari