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GORGO

Barlo – “Nature of Knowledge”at the HKIEd

Proiettarsi all’interno di una cultura e nelle tradizioni di un luogo così distante, non deve essere stato proprio del tutto semplice. Barlo come il novello Marco Polo cinematografico – la serie di Netflix ci ha decisamente coinvolto – dall’Italia alla Cina, senza un Khan di mezzo, ma con la volontà di apprendere ed immergersi quanto più possibile nella dinamiche di una società assai differente dalla nostra.

Quello che quindi poteva essere un fattore di difficoltà, diventa invece valore aggiunto di una produzione che guarda proprio alla cultura, al luogo di lavoro, come personale slancio estetico e tematico.

Come abbiamo visto diverse volte, le opere proposte dall’autore Italiano sono caratterizzate da una costante volontà di raccogliere, digerire e rielaborare attraverso spunti personali e temi d’attualità, quello che è il ricchissimo immaginario culturale della Cina. Le immagini quindi arrivano dirette e decise agli occhi di coloro che ben conoscono i simboli ed i riferimenti ‘trattati’ dall’interprete, ma al tempo stesso risultano inevitabilmente differenti, grazie al background tutto italiano dell’artista.

‘Nature of Knowledge’ raccoglie al meglio l’esperienza tematica ed estetica di Barlo, è l’esaltazione del suo processo di apprendimento e rielaborazione, di dialogo con lo spazio e luogo di lavoro.

Barlo nella metà del 2015 è stato avvicinato dall’Associazione Studentesca Nomads HK. L’idea era quella di dipingere la lunga parete del campus HKIEd con un lavoro che potesse esprimere al meglio il punto di vista politico e sociale dell’attuale sistema educativo di Hong Kong. Tema caldo quindi.

Alla base del progetto c’è la volontà di porre l’accento ed al tempo stesso opporsi, ad un sistema nel quale la conoscenza è dettata dal necessario apprendimento di nozioni con lo scopo unico di passare gli esami. Il tutto accompagnato da una incredibile pressione sociale.

L’altro ‘cortocircuito’ riguarda la stessa location dell’opera. Si tratta infatti dell’istituto responsabile di formare la prossima generazione di insegnanti.

È quindi interessante come l’artista scelto per riflettere su questi temi sia uno straniero estraneo e distante da questo particolare contesto sociale, tipico dei paesi orientali, ed al tempo stesso, quanto mai affascinato e curioso di apprendere.

L’opera nasce quindi come monito, con l’intento di ricordare agli studenti come l’istruzione sia qualcosa di certamente più profondo. Legata alla curiosità ed al desiderio di conoscenza per intraprendere un viaggio personale di consapevolezza e spirito critico.

Partendo da questa risolutezza tematica, Barlo sceglie di raccontare una storia dividendo lo spazio in 7 differenti sezioni e continuando a raccogliere dalla tradizione e dalla cultura del luogo, tra riferimenti legati al passato ed al presente. Dalla mitologia Cinese alla Umbrella Revolution. Il tutto partendo dalla foresta, elemento naturale che circonda l’intero istituto e prima ispirazione per questo nuovo processo artistico durato circa 2 settimane.

Le sette scene sono:
1) “La scoperta del fuoco” che simboleggia la conoscenza.
2) “L’Imperatore Yan”, tradizionale figura dell’imperatore fiamma intento ad insegnare ad una serie di scimmie.
3) “La conoscenza porta alla rivoluzione”, dove il personaggio principale si basa ovviamente sul mito del Re Scimmia e la bandiera gialla è un riferimento al Movimento Umbrella.
4) “Nel mezzo”, una personale riflessione su coloro che non prendono parte alla protesta e vengono catturati dalle circostanze.
5) “Repressione”, dove è possibile vedere le reazioni a qualsiasi tipo di protesta.
6) “Risoluzione” o la rivoluzione personale è forse la parte più importante dell’opera. Barlo, attraverso una analogia con un fuoco che arde all’interno di un libro, si concentra sul senso della protesta, capace di risvegliare in ognuno di noi una coscienza sociale che accompagna un genuino desiderio di conoscenza.
7) “La conoscenza è l’unico modo per mantenere i vostri predatori via” qui vediamo infine una grande tigre letteralmente bloccata da una serie di fuochi.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by William Wan

Barlo – “Nature of Knowledge”at the HKIEd

Proiettarsi all’interno di una cultura e nelle tradizioni di un luogo così distante, non deve essere stato proprio del tutto semplice. Barlo come il novello Marco Polo cinematografico – la serie di Netflix ci ha decisamente coinvolto – dall’Italia alla Cina, senza un Khan di mezzo, ma con la volontà di apprendere ed immergersi quanto più possibile nella dinamiche di una società assai differente dalla nostra.

Quello che quindi poteva essere un fattore di difficoltà, diventa invece valore aggiunto di una produzione che guarda proprio alla cultura, al luogo di lavoro, come personale slancio estetico e tematico.

Come abbiamo visto diverse volte, le opere proposte dall’autore Italiano sono caratterizzate da una costante volontà di raccogliere, digerire e rielaborare attraverso spunti personali e temi d’attualità, quello che è il ricchissimo immaginario culturale della Cina. Le immagini quindi arrivano dirette e decise agli occhi di coloro che ben conoscono i simboli ed i riferimenti ‘trattati’ dall’interprete, ma al tempo stesso risultano inevitabilmente differenti, grazie al background tutto italiano dell’artista.

‘Nature of Knowledge’ raccoglie al meglio l’esperienza tematica ed estetica di Barlo, è l’esaltazione del suo processo di apprendimento e rielaborazione, di dialogo con lo spazio e luogo di lavoro.

Barlo nella metà del 2015 è stato avvicinato dall’Associazione Studentesca Nomads HK. L’idea era quella di dipingere la lunga parete del campus HKIEd con un lavoro che potesse esprimere al meglio il punto di vista politico e sociale dell’attuale sistema educativo di Hong Kong. Tema caldo quindi.

Alla base del progetto c’è la volontà di porre l’accento ed al tempo stesso opporsi, ad un sistema nel quale la conoscenza è dettata dal necessario apprendimento di nozioni con lo scopo unico di passare gli esami. Il tutto accompagnato da una incredibile pressione sociale.

L’altro ‘cortocircuito’ riguarda la stessa location dell’opera. Si tratta infatti dell’istituto responsabile di formare la prossima generazione di insegnanti.

È quindi interessante come l’artista scelto per riflettere su questi temi sia uno straniero estraneo e distante da questo particolare contesto sociale, tipico dei paesi orientali, ed al tempo stesso, quanto mai affascinato e curioso di apprendere.

L’opera nasce quindi come monito, con l’intento di ricordare agli studenti come l’istruzione sia qualcosa di certamente più profondo. Legata alla curiosità ed al desiderio di conoscenza per intraprendere un viaggio personale di consapevolezza e spirito critico.

Partendo da questa risolutezza tematica, Barlo sceglie di raccontare una storia dividendo lo spazio in 7 differenti sezioni e continuando a raccogliere dalla tradizione e dalla cultura del luogo, tra riferimenti legati al passato ed al presente. Dalla mitologia Cinese alla Umbrella Revolution. Il tutto partendo dalla foresta, elemento naturale che circonda l’intero istituto e prima ispirazione per questo nuovo processo artistico durato circa 2 settimane.

Le sette scene sono:
1) “La scoperta del fuoco” che simboleggia la conoscenza.
2) “L’Imperatore Yan”, tradizionale figura dell’imperatore fiamma intento ad insegnare ad una serie di scimmie.
3) “La conoscenza porta alla rivoluzione”, dove il personaggio principale si basa ovviamente sul mito del Re Scimmia e la bandiera gialla è un riferimento al Movimento Umbrella.
4) “Nel mezzo”, una personale riflessione su coloro che non prendono parte alla protesta e vengono catturati dalle circostanze.
5) “Repressione”, dove è possibile vedere le reazioni a qualsiasi tipo di protesta.
6) “Risoluzione” o la rivoluzione personale è forse la parte più importante dell’opera. Barlo, attraverso una analogia con un fuoco che arde all’interno di un libro, si concentra sul senso della protesta, capace di risvegliare in ognuno di noi una coscienza sociale che accompagna un genuino desiderio di conoscenza.
7) “La conoscenza è l’unico modo per mantenere i vostri predatori via” qui vediamo infine una grande tigre letteralmente bloccata da una serie di fuochi.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by William Wan