Axel Void x INTI New Mural for Djerbahood Project
Torniamo ancora una volta nel villaggio di Erriadh, per l’ottimo Djerbahood Project Axel Void ed INTI si sono impegnati in questa nuova pittura in combo, un nuovo intervento che mira a sottolineare l’influenza Francese in terra Tunisina.
Axel Void prosegue nel portare avanti un attività produttiva in grado di legarsi alla perfezione con gli stimoli, le storie e le vicissitudini del luoghi che va a visitare entrando quindi in contatto con la vita delle persone del posto. In questo senso è quindi fondamentale per l’interprete trovare stimoli e spunti differenti all’interno del tessuto urbano nel quale si trova a lavorare e veicolare per mezzo del proprio particolare approccio visivo tutta l’impatto di una pittura che non si sottrae mai dal sviluppare riflessioni ed argomentazioni differenti. È proprio l’impianto visivo a caratterizzare particolarmente le produzioni dell’artista, una pittura assolutamente pregna con una varietà e profondità di pennellate uniche che nel loro insieme suggeriscono una trama realistica ed al contempo spessa in grado di stimolare forti sensazioni ed emotività differenti in base al tema trattato.
Dal canto suo INTI come ormai ben sappiamo affonda le sue radici nella precisa volontà dell’interprete Cileno di sviluppare le proprie opere andando a pescare da quelli che sono i simboli e gli elementi tipici della cultura Sudamericana ed in particolare di quella Cilena. Nell’idea dell’artista si muove quindi una precisa dinamica visiva figlia delle influenze folkloristiche, simboliche e tradizionali appartenenti al territorio del Sud America ed in particolare della sua stessa terra. Per sviluppare questo grande calderone di immagini e visioni differenti INTI si affida ai suoi personaggi surreali rivestendoli e sviluppandoli attraverso una incredibile sequenza di dettagli che vanno ad inserirsi in un compendio di colori e tinte fortemente caldi, accogliendo nei temi e negli spunti degli abiti cosi come nei simboli dipinti all’interno degli spazi, tutta la fortissima caratterizzazione figlia appunto del particolare background interpretativo e delle influenze del suo stesso territori.
Per questa loro ultima fatica dal titolo “Gavé” sviluppa una nuova riflessione, i due interpreti si interrogano sulla forte influenza francese in questi luoghi e scelgono di farlo attraverso un impianto visivo che da una parte si serve appunto della parola che dà il titolo all’intervento, che significa ripieno direttamente dal Francese, dall’altra elaborano una serie di piccoli e grandi oggetti che richiamano e rappresentano i resti di una tabella araba ed europea utilizzandola come metafora della forte influenza transalpina in questa regione Africana.
Nient’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto con le immagini e tutti i dettagli di quest’ultima fatica dei due artisti, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti dal progetto, se vi siete persi qualcosa qui tutti i lavori precedentemente visti.