Atroce Book by Centina and James Kalinda | Review
Inquietudine, inquietudine perchè ho preso a sfogliare le pagine di ATROCE mi ci sono completamente trovato dentro, catapultato all’interno di fabbriche e spazi abbandonati, spaventato da suoni e rumori, agosciato da silenzi assordanti, scherzi della mente che giocano con la mia fantasia e che proiettano sensazioni e stati d’animo all’interno di pagine di carta raffiguranti volti e situazioni frutto di un viaggio, e che viaggio.
Circa un anno con due disadattati, cosi si definiscono i due artisti, 365 giorni di lavori documentati da tre fotografi, ma non si tratta di un semplice libro fotografico, trasuda esperienza e sensazioni, è prego di emozioni provate e sentite, fedelmente trascritte ed immortalata per mano degli stessi Centina e James Kalinda.
Per il lavoro dei due Street Artist è senza dubbio fondamentale citare lo spazio che i due scelgono di occupare, una ricerca spasmodica di costruzioni e luoghi abbandonate a sè stessi, di segni profondi lasciati dall’uomo lì a marcire, nessuno li reclama e vengono così avviluppati dalla natura e dal tempo che ne distorce la forma e ne cambia l’aspetto nelle viscere profonde, muri abbandonati da far riabitare a personaggi massacrati, deformi che si insediano le pareti rivendicandone il proprio possesso.
Nelle affascinanti pagine del libro facciamo la conoscenza di due personaggi che vivono di molteplici situazioni e sensazioni che fanno del dipingere per strada una fottutissima goduria.
All’interno del book una serie infinita di scatti, opere complete e making of ma non solo, sono presenti immagini relative anche a location e foto circa quello che si può trovare all’interno di luoghi del genere, una scenografia ben arricchita per far ridondare le emozioni squarciando l’emotività di chi legge ed osserva, analizzando quindi al meglio il dove, il come e il risultato finale, una preziosa opera da avere assolutamente dove non c’è spazio per arcobaleni, e non se ne sente la mancanza.
Pics by GORGO