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GORGO

Interviews: Blaqk

Hello guys! thank you for this opportunity, then let’s start with a kind of presentation, who are Blaqk?

– Blaqk are Greg Papagrigoriou and Simek (Chris Tzaferos)

Why did you choose to call you Blaqk?

– The name emerged from the connection between black and calligraphy and typography as well as from the purity of forms and contrasts and as a result of our love for the black color, too. So we picked the name Blaqk which refers to black with the difference that the ’ c ’ was replaced with a ’ q ’.

How did you meet?

– We met through a common friend and collaborator, Donforty. We started going painting together and sometimes we agreed to do something together and combine the two different items . We liked the result and that’s how it was the beginning, in 2011.

Now are years that you work together, what is your background and your path in the street?

– Greg: When I was thirteen I has my first experience with murals as a graffiti writer but only occasionally and this stopped two years later.Some years later I began concerning myself with graphic design, with love for typography and for letters in general. Then, meeting Donforty, then Simek and some other guys related to murals, the need of starting make experiments on the walls on the basis of calligraphy, which I had started occupying with at that time, came again.
– Simek: I started graffiti in 1999, writing my name and the name of my crew mainly in the walls and sometimes on trains until 2011, then i decided to change my style and the way of thinking from graffiti style to abstract giving a new direction.

• How you accurately describe your work?

– We could describe it as a combination of manual gestures and absolute geometric forms. Abstract compositions on the basis of calligraphy and geometry.

Ciao ragazzi! Iniziamo con un po’ di presentazioni, chi sono i Blaqk?

– I Blaqk sono Greg Papagrigoriou e Simek (Chris Tzaferos).

Come mai avete scelto di chiamarvi così?

– Il nome è emerso dal collegamento tra la calligrafia e la tipografia, nonché dalla purezza di forme e contrasti, ed infine entrambi abbiamo una predilezione per il colore nero, anche. Così abbiamo scelto il nome Blaqk che si riferisce a quest’ultimo, con la differenza che la ‘c’ è stata sostituita con un ‘q’.

Come vi siete conosciuti?

– Ci siamo conosciuti tramite un comune amico e collaboratore, Donforty nel 2011. Abbiamo iniziato ad andare a dipingere insieme e qualche volta abbiamo deciso di provare a combinare i due elementi differenti. Ci è piaciuto il risultato e così siamo abbiamo continuato.

Ormai sono anni che lavorate insieme, qual è il vostro background ed il vostro percorso in strada?

– Greg: Quando avevo tredici anni ho avuto la mia prima esperienza in strada come writer, ma solo occasionalmente, ho smesso due anni dopo. Alcuni anni più tardi ho iniziato ad interessarmi alla progettazione grafica, con l’amore per la tipografia e per le lettere sempre presenti. Poi, incontrando Donforty, Simek e alcuni altri ragazzi legati alla strada, il bisogno sperimentare su parete, sviluppando il mio lavoro attraverso la calligrafia che aveva iniziata ad interessarmi in quel periodo, venne nuovamente fuori.

– Simek: Ho iniziato con i graffiti nel 1999, scrivendo il mio nome e il nome della mia crew principalmente su parete, a volte sui treni fino al 2011. In seguito ho deciso di cambiare il mio stile e il modo di pensare avvicinandomi ad un impulso maggiormente astratto.

Come descrivereste il vostro lavoro?

– Potremmo descriverlo come una combinazione di gesti manuali e forme geometriche assolute. Composizioni astratte basate sulla calligrafia e sulla geometria.

We noticed that you guys works also a lot on your own! this affect your work as a duo? You influenced each other?

– Each of us is following his own design path, but actually that help us to grow visually in a parallel route. Truth is that we have a common way of seeing things and inevitably our personal experimentations influence each other and our common projects.

When you combine your different research, what you try to achieve?

– When combining the two different elements we try to boost the one the forms of the other aiming to the birth of a new result and not only to a simple combination. We, ourselves consist of a kind of source and everything coming from our soul, energizes us and keeps us alert. It’s the way we move and live. Mostly, we think that our work activates feelings. Sometimes tension and sometimes tranquility, sometimes purity and sometimes dirt, sometimes the chaos within or outside us.

One of the important aspects of your work on the street is that often you works in abandoned places. What influence have these places for you?

– Working in abandoned places gives us the opportunity to apply our designs on certain spots and surfaces that have been stigmatized by the time with moist textures, rust, etc. Most of those places, we choose them because they have an absolute quietness that helps as work as clearly and as much concentrated as we can, without the pressure of the outside factors, like crowd, city sounds, etc.

We see you at work with different artists. How important are collaborations for you?

– Collaboration is a major part of our work. Working with people who we respect and appreciate their work, trying to give and take at multiple levels – not only professionally but also in a personal way – gives us the energy and inspiration to move forward. Whatever else , Blaqk is a way of collaboration.

What relationship do you have with the recent problems of Greece? Has this influenced your works?

– The situation in Greece has affected not only our work but our lives generally. The quantity and quality of our job has directly to do with the situation we live in. The work each one does separately or both, as Blaqk, is like a psychotherapy.

Why you work only with white and black? What these two colors means for you?

– You can go back to the second question. Generally, we use other colors, too, so the use of black and white is not something absolute even if for the moment , it is something that characterizes and describes us.

Abbiamo notato che lavorate moltissimo anche per conto vostro, in che misura questo influisce sul vostro lavoro come duo? Vi influenzate a vicenda?

– Ognuno di noi sta seguendo un proprio percorso artistico personale, ma in realtà che ci aiutano a vicenda a crescere visivamente in un percorso parallelo. La verità è che abbiamo un modo comune di vedere le cose e, inevitabilmente, le nostre sperimentazioni personali influenzano a vicenda i nostri progetti comuni.

Quando unite le vostre differenti ricerche, cosa cercate di ottenere?

– Quando combiniamo i nostri due diversi immaginari, cerchiamo di alimentare uno la forma dell’altro, mirando al tempo stesso alla nascita di un nuovo risultato e non solo una semplice commutazione.
Pensiamo a noi stessi come una sorta di fonte, che tutto proviene dalla nostra anima, che ci dà energia e ci tiene all’erta. È il modo in cui viviamo e ci spostiamo. Per lo più, riteniamo che il nostro lavoro provochi sentimenti ed emozioni. Alcune volte tensione, talvolta tranquillità, a volte purezza ed altre volte sporcizia, a volte il caos all’interno o al di fuori di noi.

Uno degli aspetti peculiari del vostro lavoro in strada è che spesso vi trovate a lavorare all’interno di zone abbandonate. Questi luoghi che influenza hanno per voi?

– Lavorare in luoghi abbandonati ci dà l’opportunità di sviluppare i nostri progetti su alcuni punti e superfici che sono state profondamente trasformati dal tempo, dall’umidità, dalla ruggine, ecc La maggior parte di quei luoghi, vengono scelti perché hanno una assoluta tranquillità che ci permette di lavorare in modo chiaro e concentrato, senza la pressione di fattori esterni come la folla od i suoni della città, ecc.

Vi abbiamo visto spesso al lavoro con artisti differenti. Che valore hanno per voi le collaborazioni?

– Collaborare rappresenta una grande parte del nostro lavoro. Ci permette di lavorare insieme a persone che rispettiamo e delle quali apprezziamo l’operato. L’idea è quella di dare e ricevere a più livelli, non solo professionalmente ma anche umanamente, tutto ciò ci dà infatti l’energia e l’ispirazione per andare avanti.
Prima di tutto Blaqk è un modo di collaborare.

Che rapporto avete con i problemi recenti della Grecia? C’è una influenza nel vostro lavoro?

– La situazione in Grecia ha colpito non solo il nostro lavoro, ma la nostra vita in generale. La quantità e la qualità del nostro lavoro ha a che fare direttamente con la situazione in cui viviamo. Il lavoro che ognuno di noi due porta avanti separatamente, o comunque insieme come Blaqk, rappresenta una sorta di psicoterapia.

Come mai lavorate unicamente con il bianco ed il nero? Cosa significano questi due colori per voi?

– Abbiamo già accennato qualcosa nella seconda domanda. In linea di massima usiamo anche altri colori, quindi l’uso del bianco e nero non è qualcosa di assoluto, anche se per il momento, è qualcosa che ci caratterizza e descrive bene.

Which artists have most influenced your works?

– The influences of both of us are somewhere common and somewhere different. Generally common considerations are graphic design-architecture-design-calligraphy.

– Greg: Personal influences are calligraphy, painting and some schools of the past like Bauhaus, abstract expressionism movement etc. Over the last few years great influence has been the Japanese and Chinese calligraphy-painting-philosophy. The artists I like are many, I won’t mention anyone in particular. I could say that I mostly admire certain calligraphists – painters and typographic designers of the past.
– Simek: Among some important artists – masters of the past who I admire as M.C. Escher, Frank Stella, Sol LeWitt, and some major schools-movements such as Constructivism, Cubism, Futurism, Bauhaus, a major influence and inspiration comes from architecture, industrial design, urban environment, the nature and the people being around me.

How about the process behind you pieces?

– We observe the surface that we choose or that is provided to us and then we design on the basis of it. In brief, the surface offers us the project that we are making. We never have already a plan before knowing where we will paint. Then, after discussion, we find the composition and we begin. Sometimes, I start with a certain basis and then Simek comes to add things or the opposite. Sometimes, we might work in total spontaneity and the one fills the other.

In your recent exhibition “Moving from A to B” we noticed a highly interaction between pure calligraphy and geometric forms and then greater stylistic maturity. Tell us something about that please!
– Certainly, in this sequence, I put the elements of my own point of view and aesthetics and then combined them with the ones of Simek. The thing that we always keep in mind when creating these compositions is to have a single and completed result.

You have constantly evolved and developed your work. What do you are looking to get both individually and together? What is the focus of your own research?

– More or less we have already answered that. Personally I am practicing on design issues concerning me and then I adapt them on the collaboration with Simek. We are interested in not being stuck on a certain style but to experiment and function according to the time and the moment of working and we influenced by certain incentives. All these above, are based on a certain mentality I follow and we follow as designers.

Among the various works and paintings that you have created, there is one in particular with which you are most linked or who that has left you a good memory?

– We like most of our works and we feel happy for making them. If there’s something we should highlight, it is our work in France. After this mural, a new era of our design direction began.

Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il vostro lavoro?

– Le influenze di entrambi sono comuni, ed al tempo stesso diverse. Generalmente per comuni intendiamo graphic design, architettura, design e calligrafia.

– Greg: Le mie influenze personali sono la calligrafia, la pittura e alcune scuole del passato come Bauhaus e l’espressionismo astratto. Nel corso degli ultimi anni una grande influenza per me è stata la calligrafia e filosofia Giapponese e Cinese. Gli artisti che mi piacciono sono molti, non voglio parlare di qualcuno in particolare. Potrei dire che per lo più ammiro alcuni calligrafi, pittori e designer tipografici del passato.

– Simek: Aldilà degli artisti importanti, maestri del passato che ammiro come M.C. Escher, Frank Stella, Sol LeWitt ed alcune importante scuole come Costruttivismo, il Cubismo, il Futurismo, ed infine Bauhaus, una grande influenza e ispirazione per me viene dall’architettura, dall’industrial design, dall’ambiente urbano, la natura e infine le persone intorno a me.

Che processo artistico c’è dietro il vostro lavoro?

– Osserviamo la superficie che scegliamo o che ci viene affidata, poi progettiamo sulla base di questa. In breve, la superficie ci offre lo stimolo per ciò che stiamo facendo. Non abbiamo mai già un piano od un idea prima di sapere dove dipingeremo. Dopo la discussione, troviamo la composizione e cominciamo. A volte, comincio con una certa base e poi Simek arriva per aggiungere o il contrario. A volte lavoriamo in totale spontaneità, in modo che ciascuno completi l’altro.

Nella vostra recente “Moving from A to B” abbiamo notato una maggiore interazione tra calligrafia pura e forme geometriche ed una maggiore maturità stilistica. Raccontateci qualcosa di questo!

Certamente, in questa serie abbiamo messo gli elementi e l’estetica dal punto di vista di Greg, combinandoli poi con la pittura di Simek. Quando creiamo queste composizioni, l’idea è di avere un risultato singolo e completo.

Avete costantemente evoluto e sviluppato il vostro lavoro, cosa cercate di ottenere sia singolarmente che insieme? Qual è il fulcro della vostra personale ricerca?

– Più o meno abbiamo già risposto. Personalmente mi interessano gli errori e problemi di design, che poi adatto in collaborazione con Simek. L’idea comune è quella di non essere bloccati su un certo stile, ma sperimentare in funzione del tempo e del momento, influenzati da alcuni fattori ed incentivi esterni. Quanto detto fa parte di una precisa mentalità che seguo e che seguiamo nel nostro lavoro.

Tra le varie opere che avere realizzato o dipinto, ce n’è una in particolare a cui siete più legati o che vi ha lasciato un bel ricordo?

– Ci piacciono la maggior parte dei nostri lavori e ci sentiamo felici di averli realizzati. Se c’è qualcosa che dovremmo mettere in evidenza, è il nostro lavoro in Francia. Dopo questo murale, una nuova era nella nostra direzione estetica e progettuale è iniziata.

What should we expect from you in the coming months?

– In the next months, we will be preparing an individual exhibition in PUNKT gallery in Gdynia, Poland. Then there will be a pause of relaxation and abstention,which is a crucial requirement for continuing what we are doing.

Thanks for your time guys! a final message for the readers of Gorgo Magazine?

– We want to thank you and also the readers for their time!

Cosa dobbiamo aspettarci da voi nei prossimi mesi?

– Nei prossimi mesi prepareremo una mostra personale presso la PUNKT gallerya di Gdynia, in Polonia. Poi ci sarà una pausa di relax e stop, che è un requisito fondamentale per continuare ciò che stiamo facendo.

Grazie per il Vostro tempo ragazzi! Un messaggio per i lettori di Gorgo Magazine?

– Vogliamo ringraziarvi ed anche i vostri lettori per il tempo concessoci.

Interviews: Blaqk

Hello guys! thank you for this opportunity, then let’s start with a kind of presentation, who are Blaqk?

– Blaqk are Greg Papagrigoriou and Simek (Chris Tzaferos)

Why did you choose to call you Blaqk?

– The name emerged from the connection between black and calligraphy and typography as well as from the purity of forms and contrasts and as a result of our love for the black color, too. So we picked the name Blaqk which refers to black with the difference that the ’ c ’ was replaced with a ’ q ’.

How did you meet?

– We met through a common friend and collaborator, Donforty. We started going painting together and sometimes we agreed to do something together and combine the two different items . We liked the result and that’s how it was the beginning, in 2011.

Now are years that you work together, what is your background and your path in the street?

– Greg: When I was thirteen I has my first experience with murals as a graffiti writer but only occasionally and this stopped two years later.Some years later I began concerning myself with graphic design, with love for typography and for letters in general. Then, meeting Donforty, then Simek and some other guys related to murals, the need of starting make experiments on the walls on the basis of calligraphy, which I had started occupying with at that time, came again.
– Simek: I started graffiti in 1999, writing my name and the name of my crew mainly in the walls and sometimes on trains until 2011, then i decided to change my style and the way of thinking from graffiti style to abstract giving a new direction.

• How you accurately describe your work?

– We could describe it as a combination of manual gestures and absolute geometric forms. Abstract compositions on the basis of calligraphy and geometry.

Ciao ragazzi! Iniziamo con un po’ di presentazioni, chi sono i Blaqk?

– I Blaqk sono Greg Papagrigoriou e Simek (Chris Tzaferos).

Come mai avete scelto di chiamarvi così?

– Il nome è emerso dal collegamento tra la calligrafia e la tipografia, nonché dalla purezza di forme e contrasti, ed infine entrambi abbiamo una predilezione per il colore nero, anche. Così abbiamo scelto il nome Blaqk che si riferisce a quest’ultimo, con la differenza che la ‘c’ è stata sostituita con un ‘q’.

Come vi siete conosciuti?

– Ci siamo conosciuti tramite un comune amico e collaboratore, Donforty nel 2011. Abbiamo iniziato ad andare a dipingere insieme e qualche volta abbiamo deciso di provare a combinare i due elementi differenti. Ci è piaciuto il risultato e così siamo abbiamo continuato.

Ormai sono anni che lavorate insieme, qual è il vostro background ed il vostro percorso in strada?

– Greg: Quando avevo tredici anni ho avuto la mia prima esperienza in strada come writer, ma solo occasionalmente, ho smesso due anni dopo. Alcuni anni più tardi ho iniziato ad interessarmi alla progettazione grafica, con l’amore per la tipografia e per le lettere sempre presenti. Poi, incontrando Donforty, Simek e alcuni altri ragazzi legati alla strada, il bisogno sperimentare su parete, sviluppando il mio lavoro attraverso la calligrafia che aveva iniziata ad interessarmi in quel periodo, venne nuovamente fuori.

– Simek: Ho iniziato con i graffiti nel 1999, scrivendo il mio nome e il nome della mia crew principalmente su parete, a volte sui treni fino al 2011. In seguito ho deciso di cambiare il mio stile e il modo di pensare avvicinandomi ad un impulso maggiormente astratto.

Come descrivereste il vostro lavoro?

– Potremmo descriverlo come una combinazione di gesti manuali e forme geometriche assolute. Composizioni astratte basate sulla calligrafia e sulla geometria.

We noticed that you guys works also a lot on your own! this affect your work as a duo? You influenced each other?

– Each of us is following his own design path, but actually that help us to grow visually in a parallel route. Truth is that we have a common way of seeing things and inevitably our personal experimentations influence each other and our common projects.

When you combine your different research, what you try to achieve?

– When combining the two different elements we try to boost the one the forms of the other aiming to the birth of a new result and not only to a simple combination. We, ourselves consist of a kind of source and everything coming from our soul, energizes us and keeps us alert. It’s the way we move and live. Mostly, we think that our work activates feelings. Sometimes tension and sometimes tranquility, sometimes purity and sometimes dirt, sometimes the chaos within or outside us.

One of the important aspects of your work on the street is that often you works in abandoned places. What influence have these places for you?

– Working in abandoned places gives us the opportunity to apply our designs on certain spots and surfaces that have been stigmatized by the time with moist textures, rust, etc. Most of those places, we choose them because they have an absolute quietness that helps as work as clearly and as much concentrated as we can, without the pressure of the outside factors, like crowd, city sounds, etc.

We see you at work with different artists. How important are collaborations for you?

– Collaboration is a major part of our work. Working with people who we respect and appreciate their work, trying to give and take at multiple levels – not only professionally but also in a personal way – gives us the energy and inspiration to move forward. Whatever else , Blaqk is a way of collaboration.

What relationship do you have with the recent problems of Greece? Has this influenced your works?

– The situation in Greece has affected not only our work but our lives generally. The quantity and quality of our job has directly to do with the situation we live in. The work each one does separately or both, as Blaqk, is like a psychotherapy.

Why you work only with white and black? What these two colors means for you?

– You can go back to the second question. Generally, we use other colors, too, so the use of black and white is not something absolute even if for the moment , it is something that characterizes and describes us.

Abbiamo notato che lavorate moltissimo anche per conto vostro, in che misura questo influisce sul vostro lavoro come duo? Vi influenzate a vicenda?

– Ognuno di noi sta seguendo un proprio percorso artistico personale, ma in realtà che ci aiutano a vicenda a crescere visivamente in un percorso parallelo. La verità è che abbiamo un modo comune di vedere le cose e, inevitabilmente, le nostre sperimentazioni personali influenzano a vicenda i nostri progetti comuni.

Quando unite le vostre differenti ricerche, cosa cercate di ottenere?

– Quando combiniamo i nostri due diversi immaginari, cerchiamo di alimentare uno la forma dell’altro, mirando al tempo stesso alla nascita di un nuovo risultato e non solo una semplice commutazione.
Pensiamo a noi stessi come una sorta di fonte, che tutto proviene dalla nostra anima, che ci dà energia e ci tiene all’erta. È il modo in cui viviamo e ci spostiamo. Per lo più, riteniamo che il nostro lavoro provochi sentimenti ed emozioni. Alcune volte tensione, talvolta tranquillità, a volte purezza ed altre volte sporcizia, a volte il caos all’interno o al di fuori di noi.

Uno degli aspetti peculiari del vostro lavoro in strada è che spesso vi trovate a lavorare all’interno di zone abbandonate. Questi luoghi che influenza hanno per voi?

– Lavorare in luoghi abbandonati ci dà l’opportunità di sviluppare i nostri progetti su alcuni punti e superfici che sono state profondamente trasformati dal tempo, dall’umidità, dalla ruggine, ecc La maggior parte di quei luoghi, vengono scelti perché hanno una assoluta tranquillità che ci permette di lavorare in modo chiaro e concentrato, senza la pressione di fattori esterni come la folla od i suoni della città, ecc.

Vi abbiamo visto spesso al lavoro con artisti differenti. Che valore hanno per voi le collaborazioni?

– Collaborare rappresenta una grande parte del nostro lavoro. Ci permette di lavorare insieme a persone che rispettiamo e delle quali apprezziamo l’operato. L’idea è quella di dare e ricevere a più livelli, non solo professionalmente ma anche umanamente, tutto ciò ci dà infatti l’energia e l’ispirazione per andare avanti.
Prima di tutto Blaqk è un modo di collaborare.

Che rapporto avete con i problemi recenti della Grecia? C’è una influenza nel vostro lavoro?

– La situazione in Grecia ha colpito non solo il nostro lavoro, ma la nostra vita in generale. La quantità e la qualità del nostro lavoro ha a che fare direttamente con la situazione in cui viviamo. Il lavoro che ognuno di noi due porta avanti separatamente, o comunque insieme come Blaqk, rappresenta una sorta di psicoterapia.

Come mai lavorate unicamente con il bianco ed il nero? Cosa significano questi due colori per voi?

– Abbiamo già accennato qualcosa nella seconda domanda. In linea di massima usiamo anche altri colori, quindi l’uso del bianco e nero non è qualcosa di assoluto, anche se per il momento, è qualcosa che ci caratterizza e descrive bene.

Which artists have most influenced your works?

– The influences of both of us are somewhere common and somewhere different. Generally common considerations are graphic design-architecture-design-calligraphy.

– Greg: Personal influences are calligraphy, painting and some schools of the past like Bauhaus, abstract expressionism movement etc. Over the last few years great influence has been the Japanese and Chinese calligraphy-painting-philosophy. The artists I like are many, I won’t mention anyone in particular. I could say that I mostly admire certain calligraphists – painters and typographic designers of the past.
– Simek: Among some important artists – masters of the past who I admire as M.C. Escher, Frank Stella, Sol LeWitt, and some major schools-movements such as Constructivism, Cubism, Futurism, Bauhaus, a major influence and inspiration comes from architecture, industrial design, urban environment, the nature and the people being around me.

How about the process behind you pieces?

– We observe the surface that we choose or that is provided to us and then we design on the basis of it. In brief, the surface offers us the project that we are making. We never have already a plan before knowing where we will paint. Then, after discussion, we find the composition and we begin. Sometimes, I start with a certain basis and then Simek comes to add things or the opposite. Sometimes, we might work in total spontaneity and the one fills the other.

In your recent exhibition “Moving from A to B” we noticed a highly interaction between pure calligraphy and geometric forms and then greater stylistic maturity. Tell us something about that please!
– Certainly, in this sequence, I put the elements of my own point of view and aesthetics and then combined them with the ones of Simek. The thing that we always keep in mind when creating these compositions is to have a single and completed result.

You have constantly evolved and developed your work. What do you are looking to get both individually and together? What is the focus of your own research?

– More or less we have already answered that. Personally I am practicing on design issues concerning me and then I adapt them on the collaboration with Simek. We are interested in not being stuck on a certain style but to experiment and function according to the time and the moment of working and we influenced by certain incentives. All these above, are based on a certain mentality I follow and we follow as designers.

Among the various works and paintings that you have created, there is one in particular with which you are most linked or who that has left you a good memory?

– We like most of our works and we feel happy for making them. If there’s something we should highlight, it is our work in France. After this mural, a new era of our design direction began.

Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il vostro lavoro?

– Le influenze di entrambi sono comuni, ed al tempo stesso diverse. Generalmente per comuni intendiamo graphic design, architettura, design e calligrafia.

– Greg: Le mie influenze personali sono la calligrafia, la pittura e alcune scuole del passato come Bauhaus e l’espressionismo astratto. Nel corso degli ultimi anni una grande influenza per me è stata la calligrafia e filosofia Giapponese e Cinese. Gli artisti che mi piacciono sono molti, non voglio parlare di qualcuno in particolare. Potrei dire che per lo più ammiro alcuni calligrafi, pittori e designer tipografici del passato.

– Simek: Aldilà degli artisti importanti, maestri del passato che ammiro come M.C. Escher, Frank Stella, Sol LeWitt ed alcune importante scuole come Costruttivismo, il Cubismo, il Futurismo, ed infine Bauhaus, una grande influenza e ispirazione per me viene dall’architettura, dall’industrial design, dall’ambiente urbano, la natura e infine le persone intorno a me.

Che processo artistico c’è dietro il vostro lavoro?

– Osserviamo la superficie che scegliamo o che ci viene affidata, poi progettiamo sulla base di questa. In breve, la superficie ci offre lo stimolo per ciò che stiamo facendo. Non abbiamo mai già un piano od un idea prima di sapere dove dipingeremo. Dopo la discussione, troviamo la composizione e cominciamo. A volte, comincio con una certa base e poi Simek arriva per aggiungere o il contrario. A volte lavoriamo in totale spontaneità, in modo che ciascuno completi l’altro.

Nella vostra recente “Moving from A to B” abbiamo notato una maggiore interazione tra calligrafia pura e forme geometriche ed una maggiore maturità stilistica. Raccontateci qualcosa di questo!

Certamente, in questa serie abbiamo messo gli elementi e l’estetica dal punto di vista di Greg, combinandoli poi con la pittura di Simek. Quando creiamo queste composizioni, l’idea è di avere un risultato singolo e completo.

Avete costantemente evoluto e sviluppato il vostro lavoro, cosa cercate di ottenere sia singolarmente che insieme? Qual è il fulcro della vostra personale ricerca?

– Più o meno abbiamo già risposto. Personalmente mi interessano gli errori e problemi di design, che poi adatto in collaborazione con Simek. L’idea comune è quella di non essere bloccati su un certo stile, ma sperimentare in funzione del tempo e del momento, influenzati da alcuni fattori ed incentivi esterni. Quanto detto fa parte di una precisa mentalità che seguo e che seguiamo nel nostro lavoro.

Tra le varie opere che avere realizzato o dipinto, ce n’è una in particolare a cui siete più legati o che vi ha lasciato un bel ricordo?

– Ci piacciono la maggior parte dei nostri lavori e ci sentiamo felici di averli realizzati. Se c’è qualcosa che dovremmo mettere in evidenza, è il nostro lavoro in Francia. Dopo questo murale, una nuova era nella nostra direzione estetica e progettuale è iniziata.

What should we expect from you in the coming months?

– In the next months, we will be preparing an individual exhibition in PUNKT gallery in Gdynia, Poland. Then there will be a pause of relaxation and abstention,which is a crucial requirement for continuing what we are doing.

Thanks for your time guys! a final message for the readers of Gorgo Magazine?

– We want to thank you and also the readers for their time!

Cosa dobbiamo aspettarci da voi nei prossimi mesi?

– Nei prossimi mesi prepareremo una mostra personale presso la PUNKT gallerya di Gdynia, in Polonia. Poi ci sarà una pausa di relax e stop, che è un requisito fondamentale per continuare ciò che stiamo facendo.

Grazie per il Vostro tempo ragazzi! Un messaggio per i lettori di Gorgo Magazine?

– Vogliamo ringraziarvi ed anche i vostri lettori per il tempo concessoci.