Aris – New Mural for Borgovecchio Factory
Ci spostiamo a Palermo, qui in occasione dei lavori per l’ottimo Borgo Vecchio Factory, ritroviamo a distanza di tempo il grande Aris, l’interprete Italiano ha infatti da poco terminato di realizzare una nuova serie di interventi all’interno del quartiere.
Ritorniamo per le strade di Borgo Vecchio dopo quasi un anno, qui infatti nel 2014 Emajons aveva iniziato un laboratorio nel doposcuola del quale, questo nuovo progetto di promozione sociale, è la naturale evoluzione. Se per la precedente serie di interventi i bambini del posto avevano realizzato i bozzetti e poi l’interprete aveva dato forma e vita alle immagini attraverso il proprio lavoro, questa nuovo impulso viene spinge invece per una interazione lavorativa, con gli artisti coinvolti al lavoro insieme agli stessi ragazzi.
Dopo il successo della campagna di crowdfunding, con la collaborazione di Emajons, Per Esempio Onlus e l’organizzazione no profit PUSH, nasce quindi Borgo Vecchio Factory, progetto a ciclo semestrale di laboratori di pittura creativa per 20 bambini del quartiere di Borgo Vecchio a Palermo.
Per capire affondo il valore di un progetto di questo tipo inevitabilmente dobbiamo approfondire quelle che sono le difficoltà del rione palermitano. Ci troviamo infatti all’interno di uno dei quartieri più antichi della città dove un malessere ed una difficile situazione economica e sociale hanno di fatto isolato i residenti. L’analfabetismo diffuso, il bassimo grado di scolarizzazione, la disoccupazione ed una forte ed elevate presenza di criminalità, ci danno il quadro generale di un luogo certamente non semplice.
Nel contesto difficile e problematico, si inserisce un idea di interazione totale tra gli interpreti coinvolti ed i bambini del posto come ideale valvola propositiva in grado di sovvertire le sorti di una zona come questa.
Aris si inserisce quindi nel bel progetto andando a realizzare due differenti interventi e proseguendo nel catalizzare impulsi, riflessioni e stimoli visivi del tutto personali. Di ritorno dalla bella “La Macchia Umana”, l’autore Italiano insiste nel proporre la personale manipolazione della forma in funzione di stimoli e spunti viscerali.
La ricerca dell’interprete si sviluppa attraverso la creazione di livelli differenti che, sovrapposti uno sopra l’altro, vanno a generare un’unica, grande e sfaccettata trama visiva. L’autore, attraverso differenti declinazioni cromatiche, commuta proprio l’aspetto di queste forme andando a generare ed impostare astrazioni differenti. Dalle immagini proposte, capaci di stimolare visioni soggettive, vediamo emergere, volti, sguardi, braccia ed interi corpi in una danza sinuosa avvolgente ed ammaliante, in grado puntualmente di stupirci e sorprenderci.
Ancora una volta veniamo a contatto con immagini schive, celate e delicate, una sorta di test di Rorschach dove parti del corpo affusolate si muovono incessanti, intrecciando corpi ed elementi organici durante il loro cammino sulla superfice.
Ad accompagnare il nostro testo una bella e ricca serie di scatto con tutti i dettagli di quest’ultima pittura, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti sul lavoro dell’artista e sul bel progetto Palermitano.
Thanks to The Artist for The Pics