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Andreco – New Sculpture at Bunker in Torino

Proseguiamo nell’approfondire i lavori realizzati all’interno del Bunker di Torino in occasione della seconda edizione del Sub Urb Art Festival, è il turno di Andreco che prosegue la sua ricerca sui nuovi simboli ambientali attraverso una nuova ed interessante installazione.

Il nuovo lavoro è di fatto il proseguo dell’eccellente New Natural Symbolism, la scultura per rampicanti realizzato qualche mese fa ad Amburgo, con quale l’interprete continua ad interrogarsi sul fragile rapporto tra il costruito, dall’uomo, e ciò che invece è naturale, un equilibrio precario, spesso messo alla prova dai costanti cambiamenti climatici e dalle conseguenti calamità naturali. Andando più affondo emerge nelle intenzioni dell’artista di sviluppare una riflessione personale proprio sulle simbologie, sulle forme che possano di fatto alimentare l’armonia, una sorta di pegno ‘pagano’ alla natura ed alla sua forza, ma soprattutto un riscoprire una simbiosi con la stessa che possa di fatto portare ad una stabilità maggiore e contestualmente portare oltre le due dimensioni quelli che di fatto rappresentano da sempre i tratti caratteristici dei suoi lavori.

L’interprete mira quindi a farci riflettere su come simboli, elementi e forme, non debbano necessariamente porsi a contrasto con gli elementi naturali ma anzi, se realizzate in armonia con gli stessi, ricalcandone quindi l’aspetto e le peculiarità fisionomiche, possano di fatto alimentare un equilibrio restituendo l’uomo al suo habitat primario.

L’opera segna un passo importante nella ricerca dell’artista, questo nuovo approdo, non avaro di difficoltà, per Andreco viene segnato dalla scelta di un nuovo elemento, l’interprete qui lavora esclusivamente con il ferro, utilizzando il legno unicamente per la creazione della maquette in scale che di fatto rappresenta il punto di partenza della costruzione.

Un opera mastodontica di ben 3 metri d’altezza e 9 metri cubi di volume che va a posarsi all’interno di un fitto paesaggio naturale ed è proprio qui che si realizzano le intenzioni dell’artista con un nuovo legame profondo e simbiotico con il verde, si ha l’impressione di una figura che possa letteralmente travalicare gli spazi per emergere silenziosa tra il terriccio, il prato, gli alberi con i loro rami, uno slancio visivo verso il cielo tenendo come sempre le proprie basi immerse nella terra. Non solo, la scultura è di fatto un evoluzione di un percorso intrapreso negli anni precedenti, partito con i “Philosophical Tree” a Bologna e sviluppato proprio qui al Bunker l’anno scorso con una nuova versione, questa volta non dipinta ma tangibile, dal titolo “Philosophical Alianto Tree” e che di fatto si pone in completa sinergia con quest’ultimo lavoro.

Lasciamo che siano le immagini a parlare con fittissima galleria ad aspettarvi dopo il salto, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare appieno la magia dell’intervento realizzato.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by GaruGaru, Raw Tella and Paola Lesina

Andreco – New Sculpture at Bunker in Torino

Proseguiamo nell’approfondire i lavori realizzati all’interno del Bunker di Torino in occasione della seconda edizione del Sub Urb Art Festival, è il turno di Andreco che prosegue la sua ricerca sui nuovi simboli ambientali attraverso una nuova ed interessante installazione.

Il nuovo lavoro è di fatto il proseguo dell’eccellente New Natural Symbolism, la scultura per rampicanti realizzato qualche mese fa ad Amburgo, con quale l’interprete continua ad interrogarsi sul fragile rapporto tra il costruito, dall’uomo, e ciò che invece è naturale, un equilibrio precario, spesso messo alla prova dai costanti cambiamenti climatici e dalle conseguenti calamità naturali. Andando più affondo emerge nelle intenzioni dell’artista di sviluppare una riflessione personale proprio sulle simbologie, sulle forme che possano di fatto alimentare l’armonia, una sorta di pegno ‘pagano’ alla natura ed alla sua forza, ma soprattutto un riscoprire una simbiosi con la stessa che possa di fatto portare ad una stabilità maggiore e contestualmente portare oltre le due dimensioni quelli che di fatto rappresentano da sempre i tratti caratteristici dei suoi lavori.

L’interprete mira quindi a farci riflettere su come simboli, elementi e forme, non debbano necessariamente porsi a contrasto con gli elementi naturali ma anzi, se realizzate in armonia con gli stessi, ricalcandone quindi l’aspetto e le peculiarità fisionomiche, possano di fatto alimentare un equilibrio restituendo l’uomo al suo habitat primario.

L’opera segna un passo importante nella ricerca dell’artista, questo nuovo approdo, non avaro di difficoltà, per Andreco viene segnato dalla scelta di un nuovo elemento, l’interprete qui lavora esclusivamente con il ferro, utilizzando il legno unicamente per la creazione della maquette in scale che di fatto rappresenta il punto di partenza della costruzione.

Un opera mastodontica di ben 3 metri d’altezza e 9 metri cubi di volume che va a posarsi all’interno di un fitto paesaggio naturale ed è proprio qui che si realizzano le intenzioni dell’artista con un nuovo legame profondo e simbiotico con il verde, si ha l’impressione di una figura che possa letteralmente travalicare gli spazi per emergere silenziosa tra il terriccio, il prato, gli alberi con i loro rami, uno slancio visivo verso il cielo tenendo come sempre le proprie basi immerse nella terra. Non solo, la scultura è di fatto un evoluzione di un percorso intrapreso negli anni precedenti, partito con i “Philosophical Tree” a Bologna e sviluppato proprio qui al Bunker l’anno scorso con una nuova versione, questa volta non dipinta ma tangibile, dal titolo “Philosophical Alianto Tree” e che di fatto si pone in completa sinergia con quest’ultimo lavoro.

Lasciamo che siano le immagini a parlare con fittissima galleria ad aspettarvi dopo il salto, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare appieno la magia dell’intervento realizzato.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by GaruGaru, Raw Tella and Paola Lesina