Andreco – New Mural for NUART Festival 2014

Ci spostiamo a Stavanger sulla costa occidentale della Norvegia, qui in occasione del Nuart Festival di quest’anno il nostro Andreco ha da poco terminato un nuovo intervento caratterizzato da spunti e tematiche cara al grande artista Italiano.

Come spesso abbiamo avuto il piacere di constatare, il lavoro di Andreco si sviluppo anzitutto su un binario tematico capace di raccogliere da una parte gli stimoli del luogo dove si trova ed al tempo stesso di proseguire nel sviluppare una propria e personale inflessione che coinvolge la natura, i suoi differenti aspetti e soprattuto le dinamiche della stessa all’interno degli stessi luoghi di lavoro. Si tratta quindi anzitutto di una riflessione sul rapporto tra la società moderna e la natura stessa in funzione quindi di un percorso produttivo in grado di scuotere attraverso riflessi e spunti interessanti che di volta in volta si fanno differenti. A caratterizzare le opere su muro troviamo poi l’esigenza dell’autore di andare a cercare personalmente la giusta silhouette per le forme che ha intenzione di dipingere, l’artista decide di esplorare la zona alla ricerca di stimoli visivi ed emotivi, una ricerca immersiva che lo porta ad approfondire la fisionomia degli elementi in cui si imbatte, a saggiarne la forma ed a scoprine le peculiarità, fatto questo che intrinsecamente stringe il rapporto tra opere murale e le tematiche che l’accompagnano.

L’indagine portata avanti dall’interprete raggiunge quindi una piena coscienza nel rapporto odierno tra uomo e natura andando infine a cogliere tutti quegli aspetti architettonici e peculiari della superficie sulla quale ha l’opportunità di dipingere.

Da questi spunti nasce inevitabilmente questa sua ultima fatica, per il Nuart Festival Andreco coglie gli aspetti peculiari di una città come Stavanger andando a pescare una nuova forma, una pietra grondate di petrolio legata appunto alla particolare condizione della città norvegese. La sede del festival è infatti famoso per la sua produzione di petrolio offshore fatto questo che inevitabilmente si pone contro le dinamiche naturali con cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico e delle acqua con le perdite in mare causate da piattaforme petrolifere e condotti.

Attraverso questa riflessione nasce un lavoro che raccoglie tutto gli stimoli tematici dell’artista, sulla parete viene infatti dipinta una gigantesca pietra, l’interprete gioca con i colori spenti e cupi del petrolio andando a comporre una serie di caselle che livellano la superficie del sasso, al tempo stesso ed inevitabilmente vediamo una serie di gocce che trasudano dall’oggetto realizzate proprio come simbolo dello sfruttamento di combustibili fossili piuttosto che di energie rinnovabili.

Null’altro da aggiungere, in calce al nostro testo trovate piuttosto una bella serie di scatti con tutti i dettagli dell’intervento e qualche immagine durante le fasi di realizzazione, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi approfondimenti dalla rassegna norvegese.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by Henrik Haven, John Rodger and kalevkevad