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GORGO

Andreco al Museo di Arte e Scienza di Bologna

Prosegue la riflessione di Andreco sul rapporto tra esseri umani e natura grazie ad un nuovo progetto recentemente realizzato durante i giorni di Artefiera 2018.

“The plants are revolutionaries” è curato da Angela Vettese, con il coordinamento di Nicolas Ballario e la produzione di Traffic Gallery, Altrove, Gramsci camposud, e realizzato dall’artista a Palazzo Poggi all’interno del Museo di Arte e Scienza di Bologna.

Si tratta di una location che racchiude al suo interno importanti reperti della storia della chimica, della fisica, della medicina e biologia, una tavola alchemica antecedente a quella degli elementi chimici. Uno spazio quindi ideale sia per i temi che per l’immaginario dell’artista italiano.

Andreco sceglie di lavorare sia all’interno che all’esterno del Palazzo. L’installazione interna è composta da una scultura in ferro posta sopra un cumulo di terra e piante selezionate sulla base di studi scientifici per le loro capacità di depurazione degli inquinanti e mitigazione dei cambiamenti climatici. All’entrata di Palazzo Poggi e del museo troviamo invece una serie di bandiere che si rifanno al tema centrale del progetto.

L’azione di fitodepurazione degli inquinanti da parte delle piante e il ruolo di quest’ultime nella mitigazione dei cambiamenti climatici, viene paragonato dall’artista alle azioni dei rivoluzionari capaci di innescare cambiamento, liberazione e giustizia nelle società autoritarie e liberticide. Se le bandiere raffigurano simbolicamente alcune di queste piante, l’installazione è un omaggio a quelle trasformazioni chimico-fisiche che si verificano nei processi ambientali.

Nella sua interezza il progetto ribadisce ancora una volta l’esigenza di dover cambiare la visione del mondo attuale, non più antropocentrica ma finalmente ecocentrica e ambientalista.

Photo Credit: Dario Lasagni

Andreco al Museo di Arte e Scienza di Bologna

Prosegue la riflessione di Andreco sul rapporto tra esseri umani e natura grazie ad un nuovo progetto recentemente realizzato durante i giorni di Artefiera 2018.

“The plants are revolutionaries” è curato da Angela Vettese, con il coordinamento di Nicolas Ballario e la produzione di Traffic Gallery, Altrove, Gramsci camposud, e realizzato dall’artista a Palazzo Poggi all’interno del Museo di Arte e Scienza di Bologna.

Si tratta di una location che racchiude al suo interno importanti reperti della storia della chimica, della fisica, della medicina e biologia, una tavola alchemica antecedente a quella degli elementi chimici. Uno spazio quindi ideale sia per i temi che per l’immaginario dell’artista italiano.

Andreco sceglie di lavorare sia all’interno che all’esterno del Palazzo. L’installazione interna è composta da una scultura in ferro posta sopra un cumulo di terra e piante selezionate sulla base di studi scientifici per le loro capacità di depurazione degli inquinanti e mitigazione dei cambiamenti climatici. All’entrata di Palazzo Poggi e del museo troviamo invece una serie di bandiere che si rifanno al tema centrale del progetto.

L’azione di fitodepurazione degli inquinanti da parte delle piante e il ruolo di quest’ultime nella mitigazione dei cambiamenti climatici, viene paragonato dall’artista alle azioni dei rivoluzionari capaci di innescare cambiamento, liberazione e giustizia nelle società autoritarie e liberticide. Se le bandiere raffigurano simbolicamente alcune di queste piante, l’installazione è un omaggio a quelle trasformazioni chimico-fisiche che si verificano nei processi ambientali.

Nella sua interezza il progetto ribadisce ancora una volta l’esigenza di dover cambiare la visione del mondo attuale, non più antropocentrica ma finalmente ecocentrica e ambientalista.

Photo Credit: Dario Lasagni