Andreco – “Living Mural” New Piece in Biella
Continuiamo a seguire con interesse gli sviluppi del lavoro di Andreco, il grande artista italiano ha da poco terminato di realizzare un nuovo intervento, direttamente sulla facciata esterna della Fondazione Pistoletto a Biella, unendo studi accademici e impulsi artistici.
Nel confrontarci con le produzioni dell’interprete, abbiamo sempre sottolineato l’esigenza di Andreco di portare avanti una produzione legata a doppio filo con l’ambiente naturale. In particolare, le opere dell’artista portano avanti una vera e propria indagine, sviluppata attraverso medium ed approcci differenti, in grado di sottolineare aspetti legati alla natura, temi che abbracciano la geologia, l’architettura e l’ingegneria. Stimolo principale è quindi il rapporto che intercorre tra la natura e lo spazio urbano, andando in particolare a sottolineare quello tra l’uomo moderno e l’ambiente naturale, in un dialogo intelligente e spesso catalizzato da studi e sperimentazioni di tipo scientifico.
Dal titolo “Living Mural” quest’ultima fatica dell’artista rappresenta il risultato delle differenti identità dell’autore, la summa quindi, del percorso in strada e dei personali studi condotti dallo stesso. Si tratta di un progetto che dopo cinque anni di gestazione vede finalmente la sua realizzazione. Siamo infatti nel 2010 quando l’interprete stava concludendo il dottorato in ingegneria ambientale, gli studi sui benefici ambientali del verde urbano, con particolare attenzione sui tetti e sulle pareti verdi. E’ proprio in questo periodo che parte la riflessione, la volontà di unificare sotto un unico lavoro le due ricerca, quella pittorica e quella scientifica, elaborando un intervento con all’interno una parete verde integrata.
Realizzato all’interno del progetto “Hydra” – painting without paint, curato da Urbe, l’opera vede l’interprete lavorare attraverso due differenti approcci. Da una parte l’aspetto pittorico. L’artista, servendosi di una vernice ecologica composta da soli elementi naturali e da leganti a base di olio, realizza una nuova serie di pietre, ancora una volta ispirate nella forma dagli elementi raccolti sul posto, che riprendono gli stimoli del progetto portato avanti dall’interprete, ‘Nature as Art’. Il muro a secco, realizzato con pietre del territorio, mantiene la terra e l’impianto d’irrigazione necessario allo sviluppo delle piante. Sono infatti presenti, nella parte inferiore dell’opera una serie di rampicanti che, lentamente, andranno a ricoprire il disegno realizzato, servendosi di una serie di cavi in alluminio appositamente installati su parete che divengono qui parte integrante delle geometrie della pittura.
Il risultato finale è un ibrido, si tratta di un progetto pittorico vero, ma è presente una forte caratterizzazione installativa, le pietre dipinte nel corso degli anni verrano mano mano coperta dalle piante, rendendo il disegno effimero e la parete verde.
Per darvi modo di apprezzare al meglio quest’ultima fatica, vi lasciamo ad una bella serie di scatti con tutti i dettagli e le fasi di realizzazione del progetto, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti, siamo certi che non mancherete di apprezzare.
Thanks to The Artist for The Pics