Andreco “From Clouds to Rocks” Show (Recap)
Aperta lo scorso 25 di Ottobre, andiamo con piacere a dare uno occhiata approfondita a “From Clouds to Rocks” ultima fatica del grande Andreco all’interno degli spazi della Traffic Gallery di Bergamo.
Lo show rappresenta l’occasione per una immersione totale ed a 360^ gradi all’interno degli stimoli che influenzano il lavoro di Andreco, abbiamo infatti l’opportunità di vedere tutte le differenti declinazioni del percorso dell’autore raccolte all’interno di un allestimento che con le sue opere porta in dote differenti differenti medium ed impulsi visivi per sviluppare la particolare fascinazione naturale che da sempre accompagna il lavoro dell’artista.
In questo senso è bene ricordare come il lavoro dell’autore catalizzi una personale riflessione sulla natura attraverso stimoli ed approcci capaci di intersecare dinamiche differenti, dove le immagini naturali si miscelano con aspetti prettamente geologici, architettonici e di ingegneria ambientale. L’idea è quella di sottolineare il rapporto tra natura e spazio urbano andando in particolare a mettere l’accento su quello tra la società moderna, l’essere umano con la natura stessa, andando quindi ad utilizzare differenti canali comunicativi, l’interprete Italiano sviluppa una percorso capace di approfondire con forza e profondità queste dinamiche, riesce a plasmare un dialogo con lo spettatore servendosi di stimoli differenti e ponendo lo stesso al centro di una discussione aperta, cosciente e sfaccettata.
Come detto lo show rappresenta l’ideale vetrina offrendoci l’opportunità di carpire appieno le differenti declinazioni del percorso dell’artista, le tele ed i disegni vengono accompagnati da alcuni ciottoli e pietre, legandosi agli aspetti prettamente pittorici laddove, come sottolineato più volte, gli stessi vengono stimolati dalla ricerca di rocce all’interno del luogo di lavoro, impulsi visivi traslati poi all’interno dello spazio urbano o nel lavoro in studio dell’interprete. Lo stesso dicasi per la parte installativa, senza dubbio l’elemento di spicco dell’esibizione, elaborata unificando ancora una volta stimoli tangibili, rievocati nella forma e nell’aspetto della costruzioni in legno, accompagnati da una corposa presenza naturale, laddove il verde dei cespugli sembra quasi ‘partorire’ la costruzione che ne sovrasta la presenza, ed infine una grande opera su tela a chiudere il cerchio.
E’ proprio l’impatto con questa triplice opera a manifestare la peculiarità del lavoro di Andreco, la presenza naturale oltre ad accendere attraverso il colore il grigiore della stanza viene posta (quasi) a contrasto con la grande installazioni in legno, un equilibrio sottile tra un corpo organico ed un altro costituito dalla mano dell’uomo, laddove proprio la presenza della tela, elaborata attraverso un equilibrio cromatico tra bianco e nero, rappresenta l’ideale chiusura del cerchio.
Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una ricca serie di scatti con tutti i dettagli dell’allestimento proposto ricordandovi che se vi trovate in zona c’è tempo fino al prossimo 13 di Dicembre per andare a darci un occhiata di persona.
Thanks to The Artist for The Pics