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GORGO

Andrea Casciu – New Mural at Campidarte

Siamo rimasti affascinati e rapiti dal progetto Campidarte, la vita e la particolare atmosfera che regnano nel luogo rimettono l’uomo su un binario perso, antico e oramai figlio di reminiscenze appannate, la pace interiore con il vento a far da co-protagonista, i suoni della natura, il battere del sole mentre ci si avvicina curiosi agli stabili, un immersione totale in una finestra sospesa tra la frenesia dei giorni nostri, delle città e della sociatà moderna che stride con la natura, il suo incessante brulicare di vita, la pace dei sensi, in un rapporto che nonostante tutto è rimarrà sempre intrinseco all’uomo. Campidarte rappresenta un punto d’approdo per chi condivide con gli organizzatori del progetto l’idea che si possa fare sostenere con impegno un ritorno alla natura e laddove circondati dal verde ci si possa esprimere al meglio, il vecchio pollaio si trasforma così, gli immensi capannoni vengono completamente ridisegnati dalla mano e dall’immaginario degli artisti attraverso piccole residenze che possano incentivare l’alchimia con la flora e la fauna.

Dopo le incursioni di Tellas, Ciredz e Crisa andiamo a vedere il lavoro firmato da Andrea Casciu per il bel progetto, l’artista con questo nuovo lavoro prosegue la sua personale visione che lo vede reinterpretare il proprio volto attraverso un processo di sensibilizzazione del tempo. La tematica della vita che scorre accarezza così il tratto leggero e delicato dell’artista, si sofferma sui dettagli del viso sul particolare tratto fino a lasciarsi ammaliare dal nero avvolgente. L’auto analisi portata avanti da Andrea Casciu si rivela nella naturale esigenza di sviscerare il particolare rapporto che ci lega alla nostra stessa immagine, ne siamo assuefatti eppure ci riconosciamo in essa, ci identifichiamo e ci immaginiamo esattamente come ci vediamo un esperienza profonda che ci permette di identificare il nostro stesso io. Non solo, l’interprete attraverso il proprio stile apporta anche un confronto personale sia dal punto di vista visivo, dove l’immagine stessa del volto rappresenta quel determinato momento di vita che viene così evocato attraverso la pittura, sia attraverso un scambio ed un momento di crescita con noi stessi, in un ipotetico dialogo a due affrontato da noi ed il nostro subconscio.

Thanks to Campidarte for The Pics

Andrea Casciu – New Mural at Campidarte

Siamo rimasti affascinati e rapiti dal progetto Campidarte, la vita e la particolare atmosfera che regnano nel luogo rimettono l’uomo su un binario perso, antico e oramai figlio di reminiscenze appannate, la pace interiore con il vento a far da co-protagonista, i suoni della natura, il battere del sole mentre ci si avvicina curiosi agli stabili, un immersione totale in una finestra sospesa tra la frenesia dei giorni nostri, delle città e della sociatà moderna che stride con la natura, il suo incessante brulicare di vita, la pace dei sensi, in un rapporto che nonostante tutto è rimarrà sempre intrinseco all’uomo. Campidarte rappresenta un punto d’approdo per chi condivide con gli organizzatori del progetto l’idea che si possa fare sostenere con impegno un ritorno alla natura e laddove circondati dal verde ci si possa esprimere al meglio, il vecchio pollaio si trasforma così, gli immensi capannoni vengono completamente ridisegnati dalla mano e dall’immaginario degli artisti attraverso piccole residenze che possano incentivare l’alchimia con la flora e la fauna.

Dopo le incursioni di Tellas, Ciredz e Crisa andiamo a vedere il lavoro firmato da Andrea Casciu per il bel progetto, l’artista con questo nuovo lavoro prosegue la sua personale visione che lo vede reinterpretare il proprio volto attraverso un processo di sensibilizzazione del tempo. La tematica della vita che scorre accarezza così il tratto leggero e delicato dell’artista, si sofferma sui dettagli del viso sul particolare tratto fino a lasciarsi ammaliare dal nero avvolgente. L’auto analisi portata avanti da Andrea Casciu si rivela nella naturale esigenza di sviscerare il particolare rapporto che ci lega alla nostra stessa immagine, ne siamo assuefatti eppure ci riconosciamo in essa, ci identifichiamo e ci immaginiamo esattamente come ci vediamo un esperienza profonda che ci permette di identificare il nostro stesso io. Non solo, l’interprete attraverso il proprio stile apporta anche un confronto personale sia dal punto di vista visivo, dove l’immagine stessa del volto rappresenta quel determinato momento di vita che viene così evocato attraverso la pittura, sia attraverso un scambio ed un momento di crescita con noi stessi, in un ipotetico dialogo a due affrontato da noi ed il nostro subconscio.

Thanks to Campidarte for The Pics