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Alexis Diaz – New Mural in Graz, Austria

A distanza di qualche settimana ci tuffiamo nuovamente per le strade di Graz, tra gli ospiti del Livin’ Street Festival c’è anche Alexis Diaz che ha da poco terminato di dipingere questa nuova e grande parete.

Ci siamo spesso soffermati sul particolare approccio visivo dell’interprete Portoricano assolutamente colpiti e coinvolti dalle peculiari figure che l’artista ha saputo realizzare in questi anni. Principale leva emotiva, visiva e stilistica è sicuramente la spiccata sensibilità dell’autore verso il dettaglio, un immersione totale che permette all’interprete di catalizzare l’attenzione di chi osserva ed al contempo caratterizzare ed approfondire al meglio i soggetti delle sue produzioni. Queste ultime vengono tutte quante realizzate attraverso piccoli pennelli che permettono all’artista di esprimersi attraverso un tratto minuzioso che va a segnare lo spazio mediante minuscoli tratteggi. In questo senso si tratta di una sorta di percorso catartico all’interno del quale l’artista esprime le proprie influenze, i proprio stati d’animo e le personali sensazioni, si tratta per ovvi motivi di un approccio lento ed inesorabile, paziente quindi, che si pone in un certo senso in contro tendenza con la frenesia dei tempi moderni e che, nel suo risultato finale, riesce a catalizzare un dialogo finalmente spesso e concreto sovrastato da emozioni divergenti.

Se questa rappresenta l’impalcatura stessa del lavoro dell’artista, è importante sottolineare la bellezza delle figure realizzate, intrise di un senso di realisticità eppure così effimere ed impossibili. Alexis Diaz sviluppa un personale livello visivo all’interno del quale si fondono elementi appartenenti ad emisferi differenti, il mondo animale, l’uomo così come la natura, quasi a voler legare assieme ciò che un tempo era intrinsecamente collegato e che ad oggi sembra vivere staccato dalla sue altre componenti. Emergono così bizzarre forme che rievocano nelle loro sezioni frammenti di questi mondi e vanno nel loro risultato finale a dar vita a figure impossibili eppure così dannatamente vive e tangibili. E’ proprio questo lo slancio dell’interventi dell’artista: la capacità di far collidere e vivere corpi differenti all’interno di un unico involucro e con esso, apporre una frattura tematica. Le percezioni si susseguono, chi osserva si ritrova a comporre i pezzi di puzzle che non è mai stato così vero, rendendosi al contempo conto che ciò che osserva è impossibile ed irrazionale.

Dopo il salto in calce al nostro testo potete trovare una serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, il consiglio è come sempre quello di darci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti sul lavoro dell’autore Portoricano.

Pics by PIKS

Alexis Diaz – New Mural in Graz, Austria

A distanza di qualche settimana ci tuffiamo nuovamente per le strade di Graz, tra gli ospiti del Livin’ Street Festival c’è anche Alexis Diaz che ha da poco terminato di dipingere questa nuova e grande parete.

Ci siamo spesso soffermati sul particolare approccio visivo dell’interprete Portoricano assolutamente colpiti e coinvolti dalle peculiari figure che l’artista ha saputo realizzare in questi anni. Principale leva emotiva, visiva e stilistica è sicuramente la spiccata sensibilità dell’autore verso il dettaglio, un immersione totale che permette all’interprete di catalizzare l’attenzione di chi osserva ed al contempo caratterizzare ed approfondire al meglio i soggetti delle sue produzioni. Queste ultime vengono tutte quante realizzate attraverso piccoli pennelli che permettono all’artista di esprimersi attraverso un tratto minuzioso che va a segnare lo spazio mediante minuscoli tratteggi. In questo senso si tratta di una sorta di percorso catartico all’interno del quale l’artista esprime le proprie influenze, i proprio stati d’animo e le personali sensazioni, si tratta per ovvi motivi di un approccio lento ed inesorabile, paziente quindi, che si pone in un certo senso in contro tendenza con la frenesia dei tempi moderni e che, nel suo risultato finale, riesce a catalizzare un dialogo finalmente spesso e concreto sovrastato da emozioni divergenti.

Se questa rappresenta l’impalcatura stessa del lavoro dell’artista, è importante sottolineare la bellezza delle figure realizzate, intrise di un senso di realisticità eppure così effimere ed impossibili. Alexis Diaz sviluppa un personale livello visivo all’interno del quale si fondono elementi appartenenti ad emisferi differenti, il mondo animale, l’uomo così come la natura, quasi a voler legare assieme ciò che un tempo era intrinsecamente collegato e che ad oggi sembra vivere staccato dalla sue altre componenti. Emergono così bizzarre forme che rievocano nelle loro sezioni frammenti di questi mondi e vanno nel loro risultato finale a dar vita a figure impossibili eppure così dannatamente vive e tangibili. E’ proprio questo lo slancio dell’interventi dell’artista: la capacità di far collidere e vivere corpi differenti all’interno di un unico involucro e con esso, apporre una frattura tematica. Le percezioni si susseguono, chi osserva si ritrova a comporre i pezzi di puzzle che non è mai stato così vero, rendendosi al contempo conto che ciò che osserva è impossibile ed irrazionale.

Dopo il salto in calce al nostro testo potete trovare una serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, il consiglio è come sempre quello di darci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti sul lavoro dell’autore Portoricano.

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