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GORGO

Alexey Luka for Viavai Project 2015

Proseguono i lavori per la nuova edizione dell’ottimo Viavai Project, la rassegna nei giorni scorsi ha ospitato il campione Russo Alexey Luka, che ha da poco terminato una nuova serie di interventi, tra pittura ed installazione, per le strade di Matino.

Con ancora negli occhi lo splendido allestimento realizzato per “Being Here” aperta lo scorso mese all’interno degli spazi della Wunderkammern Gallery di Roma, torniamo ad approfondire il lavoro del talentuoso artista attraverso una bella infornata di nuovi interventi.

A caratterizzare il lavoro di Alexey Luka troviamo anzitutto l’intersecarsi dei personali studi accademici, in architettura, ed una stilistica legata ad una sintesi astratta capace di spingere verso una sintesi geometrica ed astratta. L’irregolarità delle forme proposte, la capacità delle stesse di veicolare una forte espressività ed al tempo stesso di rimanere vacue, di difficile interpretazione, rappresenta il valore di una produzione costantemente in movimento. Le suggestioni che l’autore riesce a veicolare, vengono sviluppate attraverso una costante scomposizione e ricomposizione di elementi e forme differenti. Distruzione e costruzione quindi si susseguono in un processo stilistico atto a rappresentare volti umani, paesaggi e forme dinamiche.

Coglie impreparato l’interprete, gioca con le nostre percezioni, suggerendoci immagini conosciute, lasciandoci senza alcun punto di riferimento, persi tra le differenti alterazione delle forma. Ciascuna delle figure che compone l’intricato puzzle, vive di una forte e rimarcata essenzialità, al tempo stesso osservando le opere dell’artista andiamo inevitabilmente a contatto con una precisa direzione tonale, una danza di tinte ed effetti differenti capace di alimentare tutti quei suggerimenti interpretativi che cadenzano le opere dell’artista

Per la bella rassegna Salentina, Alexey Luka porta in dote tutto il suo iconico immaginario producendo una pittura murale e due piccole installazioni. Ancora una volta l’interprete si affida alla consueta cifra stilistica, commutando elementi e forme differenti, fino a creare intricati puzzle percettivi in grado di impattare profondamente chi osserva. Lavorando attraverso inediti assemblaggi cromatici, l’artista sperimenta l’intersecarsi di forme eterogenee fino a comporre figure e visioni capaci di legarsi ad una personale rappresentazione di volti e lineamenti umani. Le installazioni, realizzate attraverso differenti componenti in legno, proseguono nel portare avanti il particolare rapporto con lo spazio pubblico dell’artista, prendono invece vita su queste due piccole porte, sviluppandosi attraverso grandezze differenti, ed imbastendo il consueto arrangiamento stilistico.

Null’altro da aggiungere, ad accompagnare il nostro testo una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata. Vi ricordiamo infine che “Beign Here” rimarrà aperta fino al prossimo 23 di Maggio, tutte le info QUI.

Thanks to The Project for The Pics
Pics by Matteo Bandiello

Alexey Luka for Viavai Project 2015

Proseguono i lavori per la nuova edizione dell’ottimo Viavai Project, la rassegna nei giorni scorsi ha ospitato il campione Russo Alexey Luka, che ha da poco terminato una nuova serie di interventi, tra pittura ed installazione, per le strade di Matino.

Con ancora negli occhi lo splendido allestimento realizzato per “Being Here” aperta lo scorso mese all’interno degli spazi della Wunderkammern Gallery di Roma, torniamo ad approfondire il lavoro del talentuoso artista attraverso una bella infornata di nuovi interventi.

A caratterizzare il lavoro di Alexey Luka troviamo anzitutto l’intersecarsi dei personali studi accademici, in architettura, ed una stilistica legata ad una sintesi astratta capace di spingere verso una sintesi geometrica ed astratta. L’irregolarità delle forme proposte, la capacità delle stesse di veicolare una forte espressività ed al tempo stesso di rimanere vacue, di difficile interpretazione, rappresenta il valore di una produzione costantemente in movimento. Le suggestioni che l’autore riesce a veicolare, vengono sviluppate attraverso una costante scomposizione e ricomposizione di elementi e forme differenti. Distruzione e costruzione quindi si susseguono in un processo stilistico atto a rappresentare volti umani, paesaggi e forme dinamiche.

Coglie impreparato l’interprete, gioca con le nostre percezioni, suggerendoci immagini conosciute, lasciandoci senza alcun punto di riferimento, persi tra le differenti alterazione delle forma. Ciascuna delle figure che compone l’intricato puzzle, vive di una forte e rimarcata essenzialità, al tempo stesso osservando le opere dell’artista andiamo inevitabilmente a contatto con una precisa direzione tonale, una danza di tinte ed effetti differenti capace di alimentare tutti quei suggerimenti interpretativi che cadenzano le opere dell’artista

Per la bella rassegna Salentina, Alexey Luka porta in dote tutto il suo iconico immaginario producendo una pittura murale e due piccole installazioni. Ancora una volta l’interprete si affida alla consueta cifra stilistica, commutando elementi e forme differenti, fino a creare intricati puzzle percettivi in grado di impattare profondamente chi osserva. Lavorando attraverso inediti assemblaggi cromatici, l’artista sperimenta l’intersecarsi di forme eterogenee fino a comporre figure e visioni capaci di legarsi ad una personale rappresentazione di volti e lineamenti umani. Le installazioni, realizzate attraverso differenti componenti in legno, proseguono nel portare avanti il particolare rapporto con lo spazio pubblico dell’artista, prendono invece vita su queste due piccole porte, sviluppandosi attraverso grandezze differenti, ed imbastendo il consueto arrangiamento stilistico.

Null’altro da aggiungere, ad accompagnare il nostro testo una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata. Vi ricordiamo infine che “Beign Here” rimarrà aperta fino al prossimo 23 di Maggio, tutte le info QUI.

Thanks to The Project for The Pics
Pics by Matteo Bandiello