Alberonero x SBAGLIATO for ALTrove Festival

A distanza di qualche settimana torniamo con piacere a Catanzaro, qui Alberonero e SBAGLIATO si sono dati appuntamento per realizzare un nuovo intervento in combo in occasione dell’ottimo ALTrove Festival di quest’anno.

Il lavoro dal titolo “E se lo pensi” rappresenta l’ideale seguito della bella e riuscitissima combo di qualche mese addietro in quel di Cinisello Balsamo (Covered) che così tanto ci aveva impressionato. Esattamente come per il precedente intervento anche qui gli artisti optano per una unificazione viscerale dei loro differenti percorso produttivi andando però a differenziare l’intervento attraverso una sorta di parallelo visivo che gioca nuovamente sulle percezioni e sulla emotività di chi osserva.

Alberonero prosegue nel portare avanti la personale simbiosi con i colori, l’artista italiano attraverso il proprio personale lavoro continua a sviluppare una ricerca basata sulla necessità di veicolare i colori e la loro differente applicazione e percezione all’interno di specifiche forme e figure. Osservando in particolare il percorso dell’interprete è interessante notare come lo stesso si affidi ad una serie di piccoli quadrati, di dimensione ridotta rispetto ai primi tempi, che vanno a muoversi all’unisono formando configurazioni differenti e sfaccettate dove ritroviamo un vero e proprio percorso sensato, con vere e proprie scale cromatiche, oppure istintivo con le tinte che si muovono spegnendosi ed accendendosi all’interno della superficie di lavoro.

I ragazzi di SBAGLIATO invece insistono nel loro percorso di duplice interazione, da una parte con il tessuto urbano, attraverso giochi visivi mano a mano sempre più intricati e complicati, dall’altra con lo spettatore che viene colto da un asimmetria negli spazi e da continui giochi tra realtà e finzione. Ci siamo trovati in questo modo di fronte a lavori sensazionali e sensoriali, l’impatto forte e sordo ci ha confuso e fatto girare gli occhi, siamo rimasti più volte basiti in cerca delle finzione, dell’installazione vera e propria, che ha assunto i connotati di realtà sempre più celata alla vista e sempre più difficile da individuare, un interazione micidiale e suggestiva che ci ha regalato scorci nuovi ed appassionanti, che ha saputo creare li dove prima non c’era assolutamente nulla, come se fossimo spettatori incoscienti della fantasia di un bambino che prende mano a mano forma all’interno del reale e del quotidiano, impattando con il razionale, con quello che già conosciamo, ribaltandone completamente gli aspetti visivi.

L’unione di queste due differenti direttrice partorisce un intervento che eredità entrambe le due ricerche legate tra loro da un unico filo conduttore. Emblematica la scritta che troviamo sul muro, la stessa dà di fatto il nome all’intervento, con lo spazio che viene specularmente diviso in due parti. Sulla prima agisce Alberonero con una serie di quadrati e di nuove forme cromatiche, sulla seconda SBAGLIATO propongono una nuova serie di pertugi, quattro piccole finestre a cerchio e due quadrati, realizzate proprio in modo simmetrico alle altre. Quale è la realtà? dove arriva la finzione? e se lo pensi ti sei già persi in questi due universi unificati sotto un unica catarsi emotiva.

Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con tutti i dettagli dell’intervento realizzato, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti sul lavoro degli artisti qui sul Gorgo, enjoy it.

Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Angelo Jaroszuk Bogasz