Alberonero – New Piece at Farm Cultural Park
Continuiamo a seguire con interesse gli sviluppi della ricerca di Alberonero. L’artista nelle scorse settimane ha realizzato un nuovo intervento all’interno del Farm Cultural Park di Favara in provincia di Agrigento.
La ricerca di Alberonero continua ad essere basata su una personale riflessione sullo spazio, la forma ed il colore, con la natura ed il paesaggio urbano a rappresentare i principali interlocutori delle sue produzioni.
Il quadrato di Alberonero è una forma primaria e completa che nella sua moltiplicazione permette di intervenire su tutte le dimensioni dello spazio fisico. Questa specifica figura geometrica assume estensioni ed impatti differenti attraverso la scelta di colori e scale cromatiche eterogenee. L’intento dell’interprete è quello di stimolare un senso di movimento proprio attraverso lo sviluppo di tonalità differenti attraverso le quali rompere la linearità dello spazio, dialogare con lo stesso, accompagnando chi osserva all’interno di una dimensione emotiva e percettiva inedita ed inaspettata.
È evidente come negli ultimi tempi l’autore abbia spostato la propria attenzione su progetti specifici, profondamente interconnessi con uno determinato ambiente e caratterizzati non solo dalla pittura, ma sopratutto da evidenti sperimentazioni tecniche e materiche attraverso le quali espandere ed impreziosire i temi cardine delle propria ricerca. Ne sono un esempio “Rosso Verona“, il progetto realizzato in Piazza Bra a Verona di fianco al famoso anfiteatro veronese, così come “Tre Colli“, la splendida installazione proposta per l’edizione 2016 dell’Altrove Festival di Catanzaro. “Soaring”, titolo dell’opera realizzata da Alberonero a Favara, rappresenta l’ideale proseguo di questo percorso.
Per la prima volta Alberonero si confronta con la ceramica e lo fa attraverso un progetto pensato per intercettare e stimolare nuove percezioni. Leggera ed ottimistica, l’opera è uno slancio verso l’alto, capace di modificare in modo assoluto il Cortile Bentivegna di Favara, noto anche come i Sette Cortili di Favara.
Dal punto di vista tecnico l’intervento ha una dimensione di 140 mq sulla quale l’artista ha inserito qualcosa come 3554 pezzi differenti, 100 colli da 20×20 cm di Gres porcellanato Vogue sia lucido che opaco. 30 tonalità differenti atte a cambiare in modo assoluto la percezione della struttura, già quartiere generale del Farm Cultural Park, attraverso una danza cromatica che si perde nel bianco e che restituisce una nuova eleganza e leggerezza all’intero edificio.
Il risultato finale è un cortocircuito percettivo che, alimentato da differenti punti di vista, suscita nello spettatore un susseguirsi di spunti e stati d’animo differenti. La perdita dei limiti delle pareti, ma soprattutto gli effetti ottici generati dalla dal movimento delle luci ed ombre che si riflettono sulle porcellane, amplificano le peculiarità dell’intera struttura aprendo la strda a nuove dimensioni architettoniche. I colori scelti dall’autore navigano tra le pareti ed i pertugi come un onda emotiva che catalizza e restituisce l’intensità di certe emozioni, raccogliendone l’impeto, dirottandolo verso l’alto, prendendo per mano chi osserva in uno slancio verso l’alto che sa di libertà e speranza.