Monte Immagine: Le installazioni ambientali temporanee di Alberonero a Vallo di Nera
Nel mese di Ottobre Alberonero ha presentato “Monte Immagine”, una serie di installazioni ambientali temporanee realizzate nell’Altopiano delle Immagini, luogo incontaminato situato sula cima della montagna di fronte a Vallo di Nera in Umbria.
Le opere, sviluppate in collaborazione con STUDIO STUDIO STUDIO, sono state realizzate nell’ambito del progetto “Umbria, una terra che ti muove” promosso da C.U.R.A. – Centro Umbro di Residenze Artistiche.
Monte Immagine si compone di cinque installazioni realizzate all’interno di un’unica radura. Ad accomunare ognuna di esse la presenza degli alberi come colonne portanti. Ogni opera è infatti composta da materiali naturali reperiti nei boschi limitrofi – come tronchi e i rami d’albero – resine e tessuti colorati che nell’idea dell’artista vanno a fondersi con il paesaggio circostante e gli elementi fisici ed atmosferici tipici del luogo.
L’aspetto riflessivo e percettivo delle opere di Alberonero si traduce qui in un percorso di esplorazione ed indagine del paesaggio, dei suoi elementi costitutivi e del legame che essi instaurano con l’essere umano.
La possibilità di maturare un rapporto diretto con il territorio e con le sue specificità durante la residenza, portano l’artista a riflettere sui repentini cambi metereologici a cui ha assistito, a guardare alla presenza costante e variabile delle nuvole, riflettendo questi elementi nelle opere realizzate.
Ciascuna di esse guarda allo spazio circostante, ergendosi all’interno di questo grande vuoto, dialogando con esso, suggerendo suggestioni differenti prima di scomparire ed essere assorbite dagli agenti atmosferici.
La fragilità e temporaneità delle opere suggeriscono e ci avvicinano a quelle sensazioni di straordinaria solitudine che solo la natura riesce a regalarci. Alberonero tesse qui l’ennesimo filo diretto con il luogo, cercando attraverso queste opere di suggerire un nuovo equilibrio percettivo da e con esso.
L’artista altera temporaneamente la radura naturale attraverso la sua stessa materia, imbastisce una presenza labile e fugace che si muove con essa e che da essa verrà assorbita, restituendo sensazioni e stati d’animo al luogo stesso che le ha generate.
Fotografie di Roberto Conte