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Agostino Iacurci for Le 4ème Mur Festival 2015

Ci spostiamo a Niort in Francia, nuovo aggiornamento per il nostro Agostino Iacurci, il grande artista Italiano ha infatti da poco terminato di dipingere questa nuova e grande parete in occasione dei lavori per l’eccellente Le 4ème Mur 2015 curato da Eric Surmont della Winterlong Galerie.

Dopo la recente apertura di “Appearance and Disappearence”, ultimo show all’interno della bella Galleria Patricia Armocida di Milano, abbiamo quindi l’opportunità di tornare ad immergerci all’interno del particolare universo narrativo e visivo, sviluppo dal grande artista Italiano.

Le produzioni di Agostino Iacurci sono legate alla personale estrazione dal mondo dell’illustrazione, partendo da questo il grande interprete ha saputo sviluppare una personale sintesi visiva, in grado di sviluppare una precisa cifra stilistica. Si tratta di una spiccata sintesi grafica all’interno della quale l’autore va a sviluppare il corpo e la sostanza delle sue produzioni, per mezzo di una impostazione pulita, geometrica ed attraverso un forte grado di essenzialità. Non carica le sue pittura l’interprete quanto piuttosto mira ad una rielaborazione personale di elementi e soggetti differenti quanto più essenziali e puliti. Scanditi da continue simmetrie, giochi prospettici, e da un intelligente utilizzo di colori e tinte differenti, una contrapposizione tra spazi vuoti e pieni, i corpi e le forme vanno quindi a tracciare la forma e l’aspetto degli elementi raffigurati.

Il risultato finale è un approccio delicato, melodico, coadiuvato da una forte caratterizzazione tematica. L’interprete sceglie infatti di approfondire temi piuttosto sensibili, addentrandosi in spunti a carattere umano, cogliendo tutto quello spettro emotivo, le situazioni, gli stimoli che contraddistinguono l’uomo e la sua vita in generale, la quotidianità. Si tratta quindi di una riflessione a 360^ sulla vita, sulle esperienze e le emozioni che la stessa ci porta a percepire. L’autore stimola questi temi attraverso i suoi iconici personaggi, proiettando gli stessi all’interno di situazioni e spunti differenti, suggerendo spunti differenti, alimentando un senso di simbiosi con chi osserva, un dialogo capace quanto mai di soffermarsi sugli aspetti legati alla vita. sulle contraddizioni e le emotività dell’essere umano e su tutte quelle situazioni che formano la nostra esistenza.

Chiamato inizialmente dalla rassegna lo scorso Settembre, vista l’impossibilità a partecipare, Agostino Iacurci piomba ora a Niort andando a lavorare sulla parete esterna della scuola elementare Jean Mace. Lavorando su una superficie irregolare, composta da una blocco rettangolare orizzontale e da un altro verticale, il campione italiano si lascia ispirare e contaminare dalla visita compiuta in città il giorno stesso del suo arrivo, con in particolare il fiume che bagna la città che diviene principale fonte di ispirazione dell’intera opera, con i suoi iconici personaggi intenti a guardarsi nello specchio d’acqua.

Ad accompagnare il nostro testo una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima pittura, mettetevi comodi e dateci un occhiata, siamo certi infatti che, anche voi come noi, non mancherete di apprezzare.

Pics by The Festival

Agostino Iacurci for Le 4ème Mur Festival 2015

Ci spostiamo a Niort in Francia, nuovo aggiornamento per il nostro Agostino Iacurci, il grande artista Italiano ha infatti da poco terminato di dipingere questa nuova e grande parete in occasione dei lavori per l’eccellente Le 4ème Mur 2015 curato da Eric Surmont della Winterlong Galerie.

Dopo la recente apertura di “Appearance and Disappearence”, ultimo show all’interno della bella Galleria Patricia Armocida di Milano, abbiamo quindi l’opportunità di tornare ad immergerci all’interno del particolare universo narrativo e visivo, sviluppo dal grande artista Italiano.

Le produzioni di Agostino Iacurci sono legate alla personale estrazione dal mondo dell’illustrazione, partendo da questo il grande interprete ha saputo sviluppare una personale sintesi visiva, in grado di sviluppare una precisa cifra stilistica. Si tratta di una spiccata sintesi grafica all’interno della quale l’autore va a sviluppare il corpo e la sostanza delle sue produzioni, per mezzo di una impostazione pulita, geometrica ed attraverso un forte grado di essenzialità. Non carica le sue pittura l’interprete quanto piuttosto mira ad una rielaborazione personale di elementi e soggetti differenti quanto più essenziali e puliti. Scanditi da continue simmetrie, giochi prospettici, e da un intelligente utilizzo di colori e tinte differenti, una contrapposizione tra spazi vuoti e pieni, i corpi e le forme vanno quindi a tracciare la forma e l’aspetto degli elementi raffigurati.

Il risultato finale è un approccio delicato, melodico, coadiuvato da una forte caratterizzazione tematica. L’interprete sceglie infatti di approfondire temi piuttosto sensibili, addentrandosi in spunti a carattere umano, cogliendo tutto quello spettro emotivo, le situazioni, gli stimoli che contraddistinguono l’uomo e la sua vita in generale, la quotidianità. Si tratta quindi di una riflessione a 360^ sulla vita, sulle esperienze e le emozioni che la stessa ci porta a percepire. L’autore stimola questi temi attraverso i suoi iconici personaggi, proiettando gli stessi all’interno di situazioni e spunti differenti, suggerendo spunti differenti, alimentando un senso di simbiosi con chi osserva, un dialogo capace quanto mai di soffermarsi sugli aspetti legati alla vita. sulle contraddizioni e le emotività dell’essere umano e su tutte quelle situazioni che formano la nostra esistenza.

Chiamato inizialmente dalla rassegna lo scorso Settembre, vista l’impossibilità a partecipare, Agostino Iacurci piomba ora a Niort andando a lavorare sulla parete esterna della scuola elementare Jean Mace. Lavorando su una superficie irregolare, composta da una blocco rettangolare orizzontale e da un altro verticale, il campione italiano si lascia ispirare e contaminare dalla visita compiuta in città il giorno stesso del suo arrivo, con in particolare il fiume che bagna la città che diviene principale fonte di ispirazione dell’intera opera, con i suoi iconici personaggi intenti a guardarsi nello specchio d’acqua.

Ad accompagnare il nostro testo una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima pittura, mettetevi comodi e dateci un occhiata, siamo certi infatti che, anche voi come noi, non mancherete di apprezzare.

Pics by The Festival