Stephen Smith “Radical Utopias” at Mini Galerie (Recap)
Diamo uno sguardo approfondito a “Radical Utopies” ultimo show presentato da Stephen Smith negli spazi della Mini Galerie di Amsterdam.
L’universo visivo di Stephen Smith è caratterizzato anzitutto dall’utilizzo di medium e materiali differenti, con un processo di astrazione della forma che si rifà al classico sistema di decostruzione e costruzione, attraverso un costante flusso spontaneo. L’autore Inglese porta avanti un approccio estetico caratterizzato dal dialogo ed interazione continua tra mezzi espressivi eterogenei, come la pittura, il disegno, la stampa, passando per i lavoro installativi. Attraverso il proprio lavoro l’interprete riflette sull’intreccio tra elementi e materiali fisici con forme e volumi dipinti.
A caratterizzare l’immaginario dell’artista sono elementi digitali, come glitch e bit-rot, i paesaggi post-traumatici, passando per le opere che attingono dalle teoria cospirazioniste.
Dal titolo “Radical Utopies” quest’ultima esibizione dell’autore è caratterizzata da una nuova serie di pere su carta e tela, capaci più che mai di sottolineare l’interesse dell’interprete per la composizione e l’utilizzo di materiali differenti. L’incipit dello show è dato dal viaggio di Stephen Smith nella zona di esclusione di Černobyl’ (circa 30 km dal sito dell’ex centrale nucleare) e nella città fantasma di Pryp’jat’k, entrambe in Ucraina. Questo viaggio ha alterato e plasmato il linguaggio visivo dell’artista, con il tratto ed il segno che divengono più crudi e spontanei e con gli elementi che tengono a ripetersi all’interno della superfice di lavoro.
Dopo il salto alcune immagini dell’allestimento e delle opere proposte dall’artista, scrollate giù e dateci un occhiata. Se vi trovate in zona vi ricordiamo che c’è tempo fino al prossimo 3 Dicembre per andare a darci un occhiata di persona.
Mini Galerie
Kinkerstraat 12AH
1053 DT Amsterdam
Pics by The Gallery