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Moneyless – “Fragmentations” at BC Gallery (Recap)

Andiamo con piacere a dare uno sguardo approfondito a “Fragmentations” nuovo solo show firmato da Moneyless all’interno degli spazi della BC Gallery di Berlino con il quale l’autore Italiano mette in mostra gli ultimi step della sua personale ricerca.

Un periodo questo in cui diversi artisti stanno evolvendo la propria struttura stilistica, un continuo variare di sistemi e concetti che inevitabilmente porta ciascuno di questi autori a confrontarsi in modo differente con lo spazio urbano così come nella produzione in studio, ci troviamo a confrontarci con opere del tutto inediti. Less is more, motto forgiato da Ludwig Mies van der Rohe, ben si adatta alla nuova direzione intrapresa da Moneyless, il grande artista Italiano in queste ultime settimane ha adottato un cambio sostanziale nelle dinamiche pittoriche e stilistiche del proprio operato di cui, quest’ultimo allestimento, è l’inevitabile lasciato.

Il confronto con gli interventi dell’artista passa per una personale ricerca sulla figura del cerchio, baluardo di una cifra stilistica, mutabile si, ma che, partendo proprio da questa precisa figura, ha saputo generare un immaginario in cui caos ed ordine si sono costantemente equilibrati a vicenda. Le costruzioni astratte dell’interprete, si sono sviluppate sull’intersecarsi di questa figura fino a dare forma e sostanza a grandi configurazioni geometriche, capace da una parte di trasformare la percezione dello spazio verso una dimensione metafisica, dall’altra di stimolare sensazioni e stimoli differenti, un piccolo grande viaggio sensoriale cadenzato da percorsi, forme e sovrapposizioni cromatiche.

Cambia tutto l’interprete, scinde la forma, rielabora la sua figura centrale, tagliandone e ricomponendone le parti all’interno di un unico piano. Scompaiono le direzioni ed i punti di riferimento sicché ci si ritrova a vagare e ricomporre con la propria mente le figure appena accennate. Il meccanismo mentale del tutto inedito che viene al tempo stesso scandito da un potente presenza tonale e che vede lo spettatore come parte attiva del processo. I colori, prima d’ora utilizzati per alimentare il flusso dei cerchi, divengono ora parte di un background forte e profondo, frammentato – come ricorda il titolo dello show – e posto quindi come ideale compagno visivo delle intermittenze ellittiche. Il riverbero prodotto scandisce un immagine nuova, corposi fasci fungono da frammentazione dell’immagine, all’interno degli stessi si muovono sottili o spesse linee che scompongono la figura e le figure di differenti cerchi, i colore ne sostiene l’intensità per un risultato finale che sa di tensione emotiva.

Molto da vedere, ad accompagnare il nostro testo una ricca serie di scatti con le immagini dell’allestimento, le foto durante l’opening ed i dettagli di tutti gli artworks presentati, scrollate giù e gustatevi le due pagine.

The artwork of “Fragmentations” is the result of an artistic journey that led to the deconstruction and transformation of the most important aspect of Moneyless’ work, which is the circle, into a dimension of pure movement by depriving it of its perfect form and replacing it with a more human and fleeting tension.The fragments have become the foundation of a new piece of art that animates and invites the spectator’s eye to be part of the creative process. The movement and the strain of the motion thrust were previously represented by a string of static circumferences. Now, the lines suggest a finiteness that the eye can subconsciously recreate, giving the painting a sense of ephemeral completeness.Movement is thus being released beyond the painting and into the surrounding space.

BC Gallery
Libauer Straße 14
10245 Berlin, Germania

Moneyless – “Fragmentations” at BC Gallery (Recap)

Andiamo con piacere a dare uno sguardo approfondito a “Fragmentations” nuovo solo show firmato da Moneyless all’interno degli spazi della BC Gallery di Berlino con il quale l’autore Italiano mette in mostra gli ultimi step della sua personale ricerca.

Un periodo questo in cui diversi artisti stanno evolvendo la propria struttura stilistica, un continuo variare di sistemi e concetti che inevitabilmente porta ciascuno di questi autori a confrontarsi in modo differente con lo spazio urbano così come nella produzione in studio, ci troviamo a confrontarci con opere del tutto inediti. Less is more, motto forgiato da Ludwig Mies van der Rohe, ben si adatta alla nuova direzione intrapresa da Moneyless, il grande artista Italiano in queste ultime settimane ha adottato un cambio sostanziale nelle dinamiche pittoriche e stilistiche del proprio operato di cui, quest’ultimo allestimento, è l’inevitabile lasciato.

Il confronto con gli interventi dell’artista passa per una personale ricerca sulla figura del cerchio, baluardo di una cifra stilistica, mutabile si, ma che, partendo proprio da questa precisa figura, ha saputo generare un immaginario in cui caos ed ordine si sono costantemente equilibrati a vicenda. Le costruzioni astratte dell’interprete, si sono sviluppate sull’intersecarsi di questa figura fino a dare forma e sostanza a grandi configurazioni geometriche, capace da una parte di trasformare la percezione dello spazio verso una dimensione metafisica, dall’altra di stimolare sensazioni e stimoli differenti, un piccolo grande viaggio sensoriale cadenzato da percorsi, forme e sovrapposizioni cromatiche.

Cambia tutto l’interprete, scinde la forma, rielabora la sua figura centrale, tagliandone e ricomponendone le parti all’interno di un unico piano. Scompaiono le direzioni ed i punti di riferimento sicché ci si ritrova a vagare e ricomporre con la propria mente le figure appena accennate. Il meccanismo mentale del tutto inedito che viene al tempo stesso scandito da un potente presenza tonale e che vede lo spettatore come parte attiva del processo. I colori, prima d’ora utilizzati per alimentare il flusso dei cerchi, divengono ora parte di un background forte e profondo, frammentato – come ricorda il titolo dello show – e posto quindi come ideale compagno visivo delle intermittenze ellittiche. Il riverbero prodotto scandisce un immagine nuova, corposi fasci fungono da frammentazione dell’immagine, all’interno degli stessi si muovono sottili o spesse linee che scompongono la figura e le figure di differenti cerchi, i colore ne sostiene l’intensità per un risultato finale che sa di tensione emotiva.

Molto da vedere, ad accompagnare il nostro testo una ricca serie di scatti con le immagini dell’allestimento, le foto durante l’opening ed i dettagli di tutti gli artworks presentati, scrollate giù e gustatevi le due pagine.

The artwork of “Fragmentations” is the result of an artistic journey that led to the deconstruction and transformation of the most important aspect of Moneyless’ work, which is the circle, into a dimension of pure movement by depriving it of its perfect form and replacing it with a more human and fleeting tension.The fragments have become the foundation of a new piece of art that animates and invites the spectator’s eye to be part of the creative process. The movement and the strain of the motion thrust were previously represented by a string of static circumferences. Now, the lines suggest a finiteness that the eye can subconsciously recreate, giving the painting a sense of ephemeral completeness.Movement is thus being released beyond the painting and into the surrounding space.

BC Gallery
Libauer Straße 14
10245 Berlin, Germania