JADE x Evoca1 – New Mural in Mexico City
In occasione dei lavori per il Constructo Street Art Festival, JADE ed Evoca1 si sono spostati a Mexico City, qui i due grandi artisti hanno infatti terminato di realizzare insieme una nuova e bella pittura catalizzando le rispettive ricerche.
Questa inedita combo, ci offre l’opportunità per approfondire i rispettivi e differenti percorso dei due autori, in una unione di intenti cadenzata dalla comune attrattiva per gli elementi naturali e per portare avanti un percorso di empatia con chi osserva le loro produzioni.
Da sempre fan del lavoro di JADE, l’artista Peruviano a saputo proiettarci all’interno di un percorso pittorico sensibile, scandito dal dialogo e soprattutto dalla volontà di intraprendere una personale riflessione sull’essere umano, spesso raccogliendo gli stimoli dei luoghi dove ha modo di pitturare. È proprio la sensibilità per tutte quelle difficoltà sociali, per gli aspetti più reconditi e fragili dell’uomo, a cadenzare una pittura che, specialmente negli ultimi mesi, ha visto un cambio sostanziale. Si tratta di una maturità espressiva che vede l’interprete sempre più rivolto verso un approccio realistico, intersecato a stimoli onirici e metafisici, rappresentati dalla iconiche maschere trasparenti poste sui volti dei suoi soggetti.
Da parte sua l’artista Domenicano porta avanti una pittura profonda, viscerale e cadenzata dall’esigenza di entrare quanto più a contatto con lo spettatore. Alla base delle sue produzioni troviamo la volontà di Evoca1 di spingere verso una riflessione sul rapporto tra uomo e natura, laddove gli animali in particolare rappresenta i protagonisti delle sue opere. Come suggerisce il suo stesso approccio pittorico, le immagini divengono evocative, riuscendo a porre l’accento sul equilibrio intrinseco che vige tra uomo e fauna, o su una specifica analisi emotiva e personale circa l’attuale condizione dell’essere umano.
Raccogliendo quindi appieno dalla rispettiva cifra stilistica, JADE ed Evoca1 imbastiscono una pittura intensa e profonda, ma soprattutto cadenzata da una personale rielaborazione tematica. Spunto principale dell’opera è infatti liberamente ispirata ad una statua di Hernán Cortés, conquistatore Spagnolo che ha guidato la spedizione per la sconfitta e conseguente caduta dell’impero Azteco. La statua vedeva Cortés salire sulla testa di un indigeno.
Partono da qui di due interprete andando però a ribaltare completamente il senso della piccola scultura. L’opera è divisa in differenti livelli interpretativi, una fortissima quantità di dettagli capaci di imporre temi e spunti differenti, e cadenzati dalla particolare stilistica di ciascuno dei due artisti.
La famosa scultura, ispirazione del lavoro, viene letteralmente affondata in acqua e stretta nella morsa di Quetzalcoatl, antico Dio Azteco, in quella che diviene una sorta di riconquista storica. Lo stesso bacino è quello sul quale Città del Messico è poi stata costruita. Nella parte superiore dell’opera vediamo invece una figura umana, un indigeno, letteralmente a far sopravvivere ‘il cuore’ della cultura aborigena Messicana, facendolo emergere dalla acqua. Infine la stessa figura viene rappresentata con una nuova maschera, per un risultato altamente spirituale e profondamente connesso con le dinamiche storiche del luogo. Intenso.
Null’altro da aggiungere, ad accompagnare il nostro testo una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti sul lavoro del duo.
Pics by The Artists