Crisa – New Mural in Naples
Nuovo aggiornamento per Crisa, l’artista Italiano nei giorni scorsi si è spostato a Napoli dove, io occasione dell’apertura del suo ultimo show all’interno dello spazio MINIERA, ha avuto modo di realizzare questa nuova pittura nel quartiere di Scampia.
È un periodo di transizione questo per Crisa, l’interprete sta mano a mano, intervento dopo intervento, trasformando il proprio approccio visivo. Lasciandosi, in parte, alle spalle un segmento tematico che da sempre ne accompagnano il lavoro in strada, per proporre una ricerca basata sua una precisa connotazione stilistica.
Quest’ultima fatica, rappresenta a parer nostro l’effettivo punto di arrivo e di partenza di uno sviluppo che nei mesi scorsi ha abbracciato una metamorfosi costante, spingendosi versi lidi differenti, per maturazione che raccoglie l’eredità del passato attraverso una precisa direzione tematica.
Il percorso di Crisa è sempre stato cadenzato dalla volontà di tracciare un costante contrasto tra gli elementi naturali ed organici ed il cemento della città. L’artista in questo senso ha saputo creare una costante lotta tra due entità divise, opposte, in una lotta che vede l’uomo al centro della disputa. La figura dell’essere umano non è visibile, è rappresentata da un riflesso, dalle costruzioni e dai palazzoni che salgono, dagli occhi dei grattacieli, dalle parabole delle televisioni e da tutti quei dettagli che animano l’universo cittadino. La natura di contro si presenta sotto forma di elementi instabili, verde acido, grovigli di piante ed alghe che muovendosi all’unisono vanno a generare forme e figure differenti.
Se questa costante lotta a da sempre rappresentato l’incipit principale delle produzioni di Crisa, l’artista aggiunge ora una componente nuova ed inedita, che arriva qui spezzando il binomio visivo e tematico e proponendo un analisi maggiormente approfondita.
Raccogliendo gli stimoli del luogo, ci troviamo all’interno di uno dei quartieri più difficili della città, l’autore sottolinea la personale idea di instabilità, di lotta costante tra i suoi due universi, sviluppando una serie di elementi nuovi. Vere e proprie strutture in legno, elemento neutro nella disputa, in grado di sostenere ed ergere le particolari figure proposte dall’artista. Il risultato finale è quindi un opere triplice, raccoglie l’eredità dell’ambiente urbano, sempre più ecomostro e prigione per l’essere umano, riconnette quest’ultimo alla natura, in un costante lotta di appropriazione degli spazi che genera instabilità, fratture e precarietà nelle forme elaborate.
Ad accompagnare il nostro testo, alcuni scatti di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti, Enjoy it.