Crisa – New Mural at Superground, Milano
Dopo le recenti incursioni a Bologna, prosegue il bel momento di Crisa, l’autore si é da poco spostato a Milano dove, all’interno di Superground ha da poco terminato di realizzare questa nuova pittura.
Continuiamo quindi a seguir con interesse gli sviluppi dell’operato dell’artista attraverso un nuovo intervento in grado di ereditare tutto il particolare immaginario visivo e tematico.
L’identità delle produzioni firmate dall’autore sta tutta nella personale riflessione che lo stesso continua nel portare avanti attraverso il proprio operato, si tratta di interventi catartici ed in grado di stimolare una presa di posizione diretta ed incisiva. Crisa ci trascina all’interno di un impulso attratto atto a riflettere e sopratutto rivendicare, l’intrinseco rapporto che intercorre tra la natura e l’essere umano, tra quest’ultimo e la città. Questi tre protagonisti vengono rappresentati attraverso impulsi visivi differenti e catalizzano una votante lotta tra entità, elementi cromatici, forme ed astrazioni differenti. L’indagine dell’artista porta inevitabilmente ad una sorta di scontro costante, assistiamo a distese di forme differenti c’è tentano di sopraffarsi l’una con l’altra.
La lettura è la comprensione delle opere dell’interprete passa direttamente attraverso l’approfondimento di differenti tematiche e dinamiche. La figura dell’uomo non é direttamente presente o rappresentata quanto piuttosto tratteggiata attraverso le immagini e gli elementi del Città. L’essere umano per l’artista risulta perso, vacuo, smarrito tra due differenti universi, in un costante equilibrio che sa di scelta. La città appare come un entità, i palazzi, i tralicci, le antenne, fanno spazio ad occhio, sguardi e storie in grado di ereditare ed care stimoli, odori e sensazioni squisitamente cittadine. Il grigiore ne accompagna lo sviluppo interrotto unicamente da una esuberante ed intesa contrapposizione naturale.
La natura di Crisa é rapida, violenza, deflagra il proprio spazio immettendosi tra i mattoni, tra le viuzze e le viscere cittadine, tra i tetti ed i piloni, tentando di rivendicare il propio giusto spazio.
Queste tre componenti vengono sviscerate attraverso un senso di lotta continua. La città, habitat dell’uomo moderno, soffoca la natura che tenta di liberarsi immettendosi negli spazi e fuoriuscendo dai cunicoli. L’autore ci spinge ad addentrarci all’interno delle proprio visioni, tra i mattoni e gli ele mi organici in costante movimento, per risultati finali densissimi e carichi di dettagli.
Quest’ultima fatica milanese porta Crisa a raccogliere tutta la profondità delle propria ricerca, ad insistere sui personali temi visivi e riflessivi, scandendo gli spazi esterni di Superground con una nuova realizzazione. L’opera rappresenta un habitat naturale, costituito da rami, nodi di radici e vetro, una nuova struttura organica sospesa tra impulsi naturali e costruzioni, che segue l’architettura del posto.
In attesa di nuovi aggiornamenti vi lasciamo alla bella serie di immagini, é tutto dopo il salto, dateci un occhiata!
Thanks to The Artist for The Pics