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GORGO

Violant – “Flying Machine” New Mural

Dopo diverse settimane di silenzio torniamo ad approfondire il lavoro di Violant, l’artista portoghese torna infatti al lavoro proponendo una nuova pittura delle sue andando questa volta ad esplorare stimoli maggiormente fantasiosi ed onirici.

Come suggerisce il nome, la violenza che ci accoglie puntualmente e che ci viene letteralmente sbattuta in faccia nel momento in cui osserviamo le produzioni di Violant, rappresenta l’elemento distintivo di una pittura che non si sottrae nel trattare argomenti scomodi e forti investendo chi osserva, attraversandone le percezioni e le emotività all’interno di un universo oscuro, malinconico e triste. Questa precisa scelta tematica dell’interprete è figlia della volontà dello stesso di approfondire aspetti più duri e di conseguenza impattare lo spettatore attraverso un range emotivo profondo e sfaccettato, la forza delle sue produzioni risiede quindi nella volontà di eliminare qualsiasi filtro o censura e trattare argomenti perlopiù difficili attraverso un immaginario realistico ed in questo modo immergere lo spettatore all’interno di un visione oscura, che coglie temi e spunti al limite del brutale. A sostenere questa precisa scelta tematica ritroviamo una pittura atta e diretta verso una rappresentazione quanto più possibile realistica ed intrisa all’interno di una mistura cromatica che sceglie di dedicarsi a colori e campionatura profonde e maggiormente cupe, con il fine finale proprio di rimarcare i concetti e le espressioni legate all’opera raffigurata, amplificando in certo senso il caleidoscopio di emozioni contrastanti che incontrano chi osserva. Violant concentra quindi i propri sforzi verso temi e spunti come la morte, la malattia, l’abbandono, e tutta quella vasta sfera sentimentale che abbraccia la malinconia, la paura, l’odio, tutti sentimenti negativi, questa brutale scelta tematica riversa quindi tutto il proprio impatto all’interno di composizione vere arricchite da una quantità di dettagli sorprendenti che pongono lo spettatore di fronte ad un serie di sensazioni e stati d’animo difficili da digerire, urlano un disagio, stridono, graffiano, raccontano storie di morte, lo strazio e la pena della vita portandoci ad una riflessione serie e coinvolgente, toccando tasti delicati ed emozionali, ma anche suscitando malessere, quasi come un pugno allo stomaco ben inferto che con il rigetto che ne consegue lascia interdetti, deboli e in uno stato di confusione.

Come detto, qui con “Flying Machine”, a differenza dei precedenti interventi, Violant sceglie un approccio meno intriso d’oscuro, piuttosto l’interprete sembra rivolgere il proprio sguardo verso una tematica maggiormente fantastica laddove, attraverso il personale stile pittorico, va a tracciare la forma di un immagine ancestrale, legata quasi ad un sogno, a stimoli di fantasia, per un risultato finale che abbiamo decisamente apprezzato e di cui siamo curiosi di vedere un seguito.

Pics by The Artist

Violant – “Flying Machine” New Mural

Dopo diverse settimane di silenzio torniamo ad approfondire il lavoro di Violant, l’artista portoghese torna infatti al lavoro proponendo una nuova pittura delle sue andando questa volta ad esplorare stimoli maggiormente fantasiosi ed onirici.

Come suggerisce il nome, la violenza che ci accoglie puntualmente e che ci viene letteralmente sbattuta in faccia nel momento in cui osserviamo le produzioni di Violant, rappresenta l’elemento distintivo di una pittura che non si sottrae nel trattare argomenti scomodi e forti investendo chi osserva, attraversandone le percezioni e le emotività all’interno di un universo oscuro, malinconico e triste. Questa precisa scelta tematica dell’interprete è figlia della volontà dello stesso di approfondire aspetti più duri e di conseguenza impattare lo spettatore attraverso un range emotivo profondo e sfaccettato, la forza delle sue produzioni risiede quindi nella volontà di eliminare qualsiasi filtro o censura e trattare argomenti perlopiù difficili attraverso un immaginario realistico ed in questo modo immergere lo spettatore all’interno di un visione oscura, che coglie temi e spunti al limite del brutale. A sostenere questa precisa scelta tematica ritroviamo una pittura atta e diretta verso una rappresentazione quanto più possibile realistica ed intrisa all’interno di una mistura cromatica che sceglie di dedicarsi a colori e campionatura profonde e maggiormente cupe, con il fine finale proprio di rimarcare i concetti e le espressioni legate all’opera raffigurata, amplificando in certo senso il caleidoscopio di emozioni contrastanti che incontrano chi osserva. Violant concentra quindi i propri sforzi verso temi e spunti come la morte, la malattia, l’abbandono, e tutta quella vasta sfera sentimentale che abbraccia la malinconia, la paura, l’odio, tutti sentimenti negativi, questa brutale scelta tematica riversa quindi tutto il proprio impatto all’interno di composizione vere arricchite da una quantità di dettagli sorprendenti che pongono lo spettatore di fronte ad un serie di sensazioni e stati d’animo difficili da digerire, urlano un disagio, stridono, graffiano, raccontano storie di morte, lo strazio e la pena della vita portandoci ad una riflessione serie e coinvolgente, toccando tasti delicati ed emozionali, ma anche suscitando malessere, quasi come un pugno allo stomaco ben inferto che con il rigetto che ne consegue lascia interdetti, deboli e in uno stato di confusione.

Come detto, qui con “Flying Machine”, a differenza dei precedenti interventi, Violant sceglie un approccio meno intriso d’oscuro, piuttosto l’interprete sembra rivolgere il proprio sguardo verso una tematica maggiormente fantastica laddove, attraverso il personale stile pittorico, va a tracciare la forma di un immagine ancestrale, legata quasi ad un sogno, a stimoli di fantasia, per un risultato finale che abbiamo decisamente apprezzato e di cui siamo curiosi di vedere un seguito.

Pics by The Artist