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GORGO

Hyuro – New Mural for Oltre il Muro Festival 2014

Ci spostiamo nuovamente a Sapri dove proseguono i lavori per quest’ultima ottima edizione di Oltre il Muro Festival, per la rassegna scende in campo Hyuro che propone uno dei suoi iconici interventi frame by frame intriso come consuetudine del suo personalissimo filtro visivo e tematico.

Ci troviamo nell’area del campo sportivo della cittadina in Provincia di Salerno, la parete a disposizione, di quelle lunghe e strette, si presta perfettamente al lavoro dell’interprete rilanciando una delle impostazioni che maggiormente apprezziamo all’interno della variegata proposta dell’artista. In questo senso uno dei lavori più conosciuti fu proprio una delle sue iconiche sequenze realizzata ad un Living Walls di qualche anno fa e prontamente cancellata e censurata di cui potete leggere la storia qui.

Per il Festival Hyuro si lascia andare andando a realizzare un opere che ci offre ancora una volta una serie di interessanti spunti sia dal punto di vista prettamente visivo sia da quello tematico, per quanto riguarda la pittura appare infatti evidente come l’Argentina scelga qui un approccio meno votato al dettaglio. Eliminando completamente le linee ed i connotati dei volti e dei corpi dei personaggi raffigurati, l’interprete va ad affidandarsi piuttosto ad un abile scelta cromatica in grado di porre perfettamente l’accento sugli abiti così come sui visi e suoi corpi dei soggetti dipinti. Questa scelta appare votata anzitutto a voler spingere chi osserva a guardare il lavoro nel complesso e non a soffermarsi su ognuna delle singole entità che compongono il risultato finale, al contempo però segna un inedita soluzione grafica che allontana di molto la pittura dell’artista da ciò che siamo soliti aspettarci e che ci ha fatto vedere , in questo caso non ci resta quindi che aspettare nuovi sviluppi.

Al contempo il risultato finale va nuovamente a toccare spunti e temi importanti, se come detto il lavoro dell’interprete è sempre orientato sulla figura femminile e sul suo controverso posto all’interno di una società decisamente maschile, va ricordato come spesso Hyuro vada a realizzare opere dal forte impatto criptico lasciando lo spettatore in totale libertà di carpire e dare all’opera una propria e personale chiave di lettura ed è proprio questo il caso.

L’intervento realizzato per il Festival ci mostra un donna che passo dopo passo va a compiere un salto sulla schiena di un uomo fino poi a ritrovarsi in una sorta di punto di partenza, a nostro avviso l’intento dell’artista è quello proprio di rimarcare, con un vena di amarezza, come nonostante gli sforzi e le fatiche, rappresentati attraverso il salto, la posizione della stessa vada a rimanere tutto sommato identica. Un lavoro quindi che insiste sui temi cari all’interprete per una lettura che ancora una volta ci spinge a riflettere e che, da parte nostra, continuiamo interessati a seguire, chapeau!

Pics by Fabiano Caputo
Thanks to The Festival for The Pics

Hyuro – New Mural for Oltre il Muro Festival 2014

Ci spostiamo nuovamente a Sapri dove proseguono i lavori per quest’ultima ottima edizione di Oltre il Muro Festival, per la rassegna scende in campo Hyuro che propone uno dei suoi iconici interventi frame by frame intriso come consuetudine del suo personalissimo filtro visivo e tematico.

Ci troviamo nell’area del campo sportivo della cittadina in Provincia di Salerno, la parete a disposizione, di quelle lunghe e strette, si presta perfettamente al lavoro dell’interprete rilanciando una delle impostazioni che maggiormente apprezziamo all’interno della variegata proposta dell’artista. In questo senso uno dei lavori più conosciuti fu proprio una delle sue iconiche sequenze realizzata ad un Living Walls di qualche anno fa e prontamente cancellata e censurata di cui potete leggere la storia qui.

Per il Festival Hyuro si lascia andare andando a realizzare un opere che ci offre ancora una volta una serie di interessanti spunti sia dal punto di vista prettamente visivo sia da quello tematico, per quanto riguarda la pittura appare infatti evidente come l’Argentina scelga qui un approccio meno votato al dettaglio. Eliminando completamente le linee ed i connotati dei volti e dei corpi dei personaggi raffigurati, l’interprete va ad affidandarsi piuttosto ad un abile scelta cromatica in grado di porre perfettamente l’accento sugli abiti così come sui visi e suoi corpi dei soggetti dipinti. Questa scelta appare votata anzitutto a voler spingere chi osserva a guardare il lavoro nel complesso e non a soffermarsi su ognuna delle singole entità che compongono il risultato finale, al contempo però segna un inedita soluzione grafica che allontana di molto la pittura dell’artista da ciò che siamo soliti aspettarci e che ci ha fatto vedere , in questo caso non ci resta quindi che aspettare nuovi sviluppi.

Al contempo il risultato finale va nuovamente a toccare spunti e temi importanti, se come detto il lavoro dell’interprete è sempre orientato sulla figura femminile e sul suo controverso posto all’interno di una società decisamente maschile, va ricordato come spesso Hyuro vada a realizzare opere dal forte impatto criptico lasciando lo spettatore in totale libertà di carpire e dare all’opera una propria e personale chiave di lettura ed è proprio questo il caso.

L’intervento realizzato per il Festival ci mostra un donna che passo dopo passo va a compiere un salto sulla schiena di un uomo fino poi a ritrovarsi in una sorta di punto di partenza, a nostro avviso l’intento dell’artista è quello proprio di rimarcare, con un vena di amarezza, come nonostante gli sforzi e le fatiche, rappresentati attraverso il salto, la posizione della stessa vada a rimanere tutto sommato identica. Un lavoro quindi che insiste sui temi cari all’interprete per una lettura che ancora una volta ci spinge a riflettere e che, da parte nostra, continuiamo interessati a seguire, chapeau!

Pics by Fabiano Caputo
Thanks to The Festival for The Pics