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GORGO

Guido Van Helten in Vestmannaeyjar, Iceland

A distanza di tempo torniamo con piacere ad approfondire il lavoro di Guido Van Helten, l’artista si è da poco spostato a Vestmannaeyjar in Islanda dove ha dato inizio ad una bella serie di nuovi interventi all’interno del particolare tessuto urbano dell’isola.

Il lavoro di Guido Van Helten poggia le sue solide basi sulla volontà dell’interprete di portare avanti uno stile fortemente realistico affidato ad un’unica fisionomia cromatica incarnata dall’utilizzo del grigio e delle relative scale visive per dare vita ai volti dei suoi lavori. Prerogativa fondamentale, e che di fatto discosta l’operato dell’interprete rispetto ad altri artisti che scelgono di portare avanti un discorso riproduttivo e veritiero, e la sensibilità dei visi e del volti che l’interprete riesce a raggiungere, l’impressione è quella di trovarsi di fronte a dei veri e propri spettri di un mondo passato e trascorso, schegge impazzite di memorie che fanno trasudare le pareti fino a prendere le sembianze e la forma di persone vere. L’idea è quindi quella di una rappresentazione catartica che possa veicolare sensazioni ed emozioni differenti, gli sguardi, la pelle e i tratti somatici appaiono così quasi elevati rispetto al paesaggio ed ai panorami dai quali prendono vita, riecheggiano nella mente di chi osserva, nei pensieri e nel rimembrare di altri tempi, periodo, di altre vite e personalità andando a seguire un percorso di vita che si è spento e che torna ora con vigore ed enfasi a parlare ed a parlarci.

Raccogliendo appieno questo approccio quest’ultimo lavoro di Guido Van Helten ne porta avanti tutte le caratteristiche andando nuovamente a prendere spunto da una immagine raccolta dagli archivi fotografici della cittadina. Vestmannaeyjar è di fatto una piccola comunità sconvolta nel lontano 1973 da alcune eruzioni vulcaniche che ne hanno decimato la popolazione della città, quasi abbandonata e della comunità. L’artista da questo spunto va a prendere l’immagine di Halla Svavarsdottír, una donna del posto intenta a seminare la montagna Heimakletti dopo l’eruzione vulcanica, un gesto questo che è rimasto talmente impresso nella memoria della giovane che tutt’ora la si può incontrare mentre cammina per i pendi del vulcano.

Non aggiungiamo altro vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultimo intervento, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti.

This small community is the site of the Volcanic Eruptions here in 1973 in which the town and community was nearly abandoned. This painting is based on the image of island local Halla Svavarsdottír sowing the mountain Heimakletti after the eruption in 1976 as the community took many years to recover, she still walks up this mountain regularly to this day.

The image was referenced from local photography archive Sigurgeir ljósmyndari by Sigurgeiri Jónasson.

Many thanks to Guðmundur, Simmi, Unnur, and the family.

Pics by The Artist

Guido Van Helten in Vestmannaeyjar, Iceland

A distanza di tempo torniamo con piacere ad approfondire il lavoro di Guido Van Helten, l’artista si è da poco spostato a Vestmannaeyjar in Islanda dove ha dato inizio ad una bella serie di nuovi interventi all’interno del particolare tessuto urbano dell’isola.

Il lavoro di Guido Van Helten poggia le sue solide basi sulla volontà dell’interprete di portare avanti uno stile fortemente realistico affidato ad un’unica fisionomia cromatica incarnata dall’utilizzo del grigio e delle relative scale visive per dare vita ai volti dei suoi lavori. Prerogativa fondamentale, e che di fatto discosta l’operato dell’interprete rispetto ad altri artisti che scelgono di portare avanti un discorso riproduttivo e veritiero, e la sensibilità dei visi e del volti che l’interprete riesce a raggiungere, l’impressione è quella di trovarsi di fronte a dei veri e propri spettri di un mondo passato e trascorso, schegge impazzite di memorie che fanno trasudare le pareti fino a prendere le sembianze e la forma di persone vere. L’idea è quindi quella di una rappresentazione catartica che possa veicolare sensazioni ed emozioni differenti, gli sguardi, la pelle e i tratti somatici appaiono così quasi elevati rispetto al paesaggio ed ai panorami dai quali prendono vita, riecheggiano nella mente di chi osserva, nei pensieri e nel rimembrare di altri tempi, periodo, di altre vite e personalità andando a seguire un percorso di vita che si è spento e che torna ora con vigore ed enfasi a parlare ed a parlarci.

Raccogliendo appieno questo approccio quest’ultimo lavoro di Guido Van Helten ne porta avanti tutte le caratteristiche andando nuovamente a prendere spunto da una immagine raccolta dagli archivi fotografici della cittadina. Vestmannaeyjar è di fatto una piccola comunità sconvolta nel lontano 1973 da alcune eruzioni vulcaniche che ne hanno decimato la popolazione della città, quasi abbandonata e della comunità. L’artista da questo spunto va a prendere l’immagine di Halla Svavarsdottír, una donna del posto intenta a seminare la montagna Heimakletti dopo l’eruzione vulcanica, un gesto questo che è rimasto talmente impresso nella memoria della giovane che tutt’ora la si può incontrare mentre cammina per i pendi del vulcano.

Non aggiungiamo altro vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultimo intervento, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti.

This small community is the site of the Volcanic Eruptions here in 1973 in which the town and community was nearly abandoned. This painting is based on the image of island local Halla Svavarsdottír sowing the mountain Heimakletti after the eruption in 1976 as the community took many years to recover, she still walks up this mountain regularly to this day.

The image was referenced from local photography archive Sigurgeir ljósmyndari by Sigurgeiri Jónasson.

Many thanks to Guðmundur, Simmi, Unnur, and the family.

Pics by The Artist