fbpx
GORGO

Proembrion – “Exuberant” New Mural at Frame Festival

A distanza di qualche settimana torniamo con piacere ad immergerci all’interno dell’immaginario del grande Proembrion, l’artista Polacco ha infatti da poco terminato questa nuova superba composizione a Wolsztyn in Polonia in occasione del Frame Festival.

Siamo rimasti piuttosto affascinati dal particolare carattere e dalla peculiarità del percorso produttivo di Proembrion, l’artista ha saputo infatti portare avanti un particolare e peculiare tratto che trae la sua ispirazione da elementi differenti raccogliendo stimoli da reale così come da elementi appartenenti ad un mondo virtuale e digitale. L’operato dell’artista Polacco si sviluppa attraverso trame differenti incarnando nelle sue viscere elementi organici, astrattismi, passando per la componenti pixellose fino ad arrivare ai veri e propri disturbi visivi, comunemente noti come glitch, che rappresentano nell’idea dell’artista il perfetto stacco visivo per lo sviluppo dei suoi interventi nonché principale principio di sperimentazione e ricerca. L’interruzione visiva adoperata da Proembrion parte quindi come stimolo che interrompe e si sovrappone ad una trama precisa e largamente influenza da aspetti ed elementi astratti, questo particolare connubio risulta assolutamente vincente e coinvolgente regalando a chi osserva le sue opera una sensazione di rottura, come se l’immagine fosse sfocata, da scoprire, in un intermittenza che si lascia poi andare rivelando tutto lo splendore di quanto dipinto aumentandone di fatto l’impatto finale, richiamando in un certo senso le immagini che siamo soliti vedere negli schermi rotti, nelle televisioni quando il segnale non è particolarmente forte. L’interprete quindi raccoglie da una parte una pittura fortemente vivace e viscerale, dall’altra va a catturare imprimendole immagini e situazioni legate a dinamiche visive inaspettate, un errore che viene riprodotto lasciando lo spettatore alle prese con emozioni contrastanti, l’opera risulta quindi sfaccettate e caratterizzata in modo incredibile, va quasi a simboleggiare un utilizzo di colori errato, oppure una visione che non riusciamo a percepire alla perfezione e di conseguenza viene invasa da glitch e rotture cromatiche che ne cambiano completamente l’aspetto. L’idea è quindi quella di stimolare una riflessione su ciò che è il reale e quello che invece siamo soliti osservare attraverso uno schermo, il digitale quindi che sempre di più sta focalizzando il nostro sguardo e tutti gli aspetti della società moderna.

Qui potete dare uno sguardo a quest’ultima fatica dell’artista che continua ad investire gli spazi attraverso nuove visioni e nuove impostazioni, in particolare qui Proembrion sceglie un approccio certamente più legato al movimento e soprattutto va a sviluppare un trama più sinuosa e rotonda laddove una serie di piccole e grandi sfere vanno a costituire il corpo e lo sviluppo di tutta l’intera pittura per un risultato finale assolutamente da rimanere a bocca aperta.

Pics by The Festival

Proembrion – “Exuberant” New Mural at Frame Festival

A distanza di qualche settimana torniamo con piacere ad immergerci all’interno dell’immaginario del grande Proembrion, l’artista Polacco ha infatti da poco terminato questa nuova superba composizione a Wolsztyn in Polonia in occasione del Frame Festival.

Siamo rimasti piuttosto affascinati dal particolare carattere e dalla peculiarità del percorso produttivo di Proembrion, l’artista ha saputo infatti portare avanti un particolare e peculiare tratto che trae la sua ispirazione da elementi differenti raccogliendo stimoli da reale così come da elementi appartenenti ad un mondo virtuale e digitale. L’operato dell’artista Polacco si sviluppa attraverso trame differenti incarnando nelle sue viscere elementi organici, astrattismi, passando per la componenti pixellose fino ad arrivare ai veri e propri disturbi visivi, comunemente noti come glitch, che rappresentano nell’idea dell’artista il perfetto stacco visivo per lo sviluppo dei suoi interventi nonché principale principio di sperimentazione e ricerca. L’interruzione visiva adoperata da Proembrion parte quindi come stimolo che interrompe e si sovrappone ad una trama precisa e largamente influenza da aspetti ed elementi astratti, questo particolare connubio risulta assolutamente vincente e coinvolgente regalando a chi osserva le sue opera una sensazione di rottura, come se l’immagine fosse sfocata, da scoprire, in un intermittenza che si lascia poi andare rivelando tutto lo splendore di quanto dipinto aumentandone di fatto l’impatto finale, richiamando in un certo senso le immagini che siamo soliti vedere negli schermi rotti, nelle televisioni quando il segnale non è particolarmente forte. L’interprete quindi raccoglie da una parte una pittura fortemente vivace e viscerale, dall’altra va a catturare imprimendole immagini e situazioni legate a dinamiche visive inaspettate, un errore che viene riprodotto lasciando lo spettatore alle prese con emozioni contrastanti, l’opera risulta quindi sfaccettate e caratterizzata in modo incredibile, va quasi a simboleggiare un utilizzo di colori errato, oppure una visione che non riusciamo a percepire alla perfezione e di conseguenza viene invasa da glitch e rotture cromatiche che ne cambiano completamente l’aspetto. L’idea è quindi quella di stimolare una riflessione su ciò che è il reale e quello che invece siamo soliti osservare attraverso uno schermo, il digitale quindi che sempre di più sta focalizzando il nostro sguardo e tutti gli aspetti della società moderna.

Qui potete dare uno sguardo a quest’ultima fatica dell’artista che continua ad investire gli spazi attraverso nuove visioni e nuove impostazioni, in particolare qui Proembrion sceglie un approccio certamente più legato al movimento e soprattutto va a sviluppare un trama più sinuosa e rotonda laddove una serie di piccole e grandi sfere vanno a costituire il corpo e lo sviluppo di tutta l’intera pittura per un risultato finale assolutamente da rimanere a bocca aperta.

Pics by The Festival