fbpx
GORGO

CT – A Series of New Pieces in Torino

Continuiamo a seguire con interesse gli sviluppi di CT, il grande artista Italiano ha infatti da poco terminato una nuova serie di lavori all’interno di vecchie edifici abbandonati in quel di Torino riallacciando il rapporto con forme e sperimentazioni visive nuove ed inedite.

Un evoluzione costante quella dell’interprete che in questi ultimi mesi sta avendo un accelerata incredibile e che sta portando alla luce impianti visivi e soluzioni finali assolutamente nuova ed esaltanti.

Osservando le produzioni dell’interprete emerge anzitutto l’importanza del luogo per CT, il dialogo ostinato, ricercato e sviscerato attraverso la personale visione dell’artista è simbioticamente legato agli spazi dove lo stesso si ritrova a lavorare, una connessione forte, alimentata dall’esigenza di interagire con lo stesso rispettandone la fisionomia architettonica in un ipotetico proseguo delle forme e delle linee oppure in una vibrante ed accentuata contrapposizione visiva che possa di fatto staccare e capovolgerne la monotonia stessa del paesaggio circostante sia esso indoor che outdoor. L’interprete raccoglie questi elementi all’interno del suo peculiare immaginario, sviluppa supportato dallo stesso le sue figure figlie proprio delle due lettere che ne compongono il nome, la C e la T che vanno a scomporsi miscelandosi ed intersecandosi in un nuovo aspetto, una nuova fisionomia di volta in volta differente e che ci spinge ad affrontare un percorso inverso, di costruzione, cercando di leggere i segni, di assecondarne il movimento, criptico ed impenetrabile, per giungere infine alla risposta in totale armonia con il circondario. Se queste caratteristiche rimango sempre il fulcro del lavoro dell’artista, diversamente lo sviluppo delle figure e la loro costante evoluzione raccoglie alla perfezione l’istinto e la razionalità di una ricerca mai sazia. Come abbiamo avuto modo di vedere durante i lavori realizzati per il Viavai Project di Racale (Covered) l’interprete è giunto in queste settimane ad un nuovo approdo figlio di una differente impostazione visiva.

La spunto iniziale è come sempre legato alle lettere c e t, l’artista per questa nuova serie di pezzi, proseguendo sulla scia di quelli realizzati per la rassegna, va qui a rielaborare ancora una volta la figura andando a creare uno sviluppo unificato dove 8 porzioni compongono un unica grande immagine. Per CT si tratta come detto di un elaborato a più livelli dove il primo da colore allo sfondo che va impattare la parete staccandosi dalla superficie di lavoro mentre invece il secondo è quello del nero che rappresenta una figura propria. In questo senso è importante sottolineare il perfetto equilibrio degli elementi raffigurati in un legame ancora una volta con ciò che circonda il pezzo che nella sua peculiare lettura rappresenta un paragone con la nostra contemporaneità. In tale senso è l’interprete ci spiega come l’atto di scavare livello dopo livello la propria figura richiama quello di una sorta di ricerca in rete con pagine dalle quali si aprono più pagine in un modus operandi che vuole sfacciatamente coinvolgere sia lo spettatore distratto sia coloro che vogliono maggiormente approfondire, passando per una intensa riflessione della nostra vita e su ciò che ci circonda.

Non aggiungiamo altro, in calce al nostro testo piuttosto avete l’opportunità di vedere da vicino tutti i dettagli di questa nuova serie di interventi, il consiglio è quello di darci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics

CT – A Series of New Pieces in Torino

Continuiamo a seguire con interesse gli sviluppi di CT, il grande artista Italiano ha infatti da poco terminato una nuova serie di lavori all’interno di vecchie edifici abbandonati in quel di Torino riallacciando il rapporto con forme e sperimentazioni visive nuove ed inedite.

Un evoluzione costante quella dell’interprete che in questi ultimi mesi sta avendo un accelerata incredibile e che sta portando alla luce impianti visivi e soluzioni finali assolutamente nuova ed esaltanti.

Osservando le produzioni dell’interprete emerge anzitutto l’importanza del luogo per CT, il dialogo ostinato, ricercato e sviscerato attraverso la personale visione dell’artista è simbioticamente legato agli spazi dove lo stesso si ritrova a lavorare, una connessione forte, alimentata dall’esigenza di interagire con lo stesso rispettandone la fisionomia architettonica in un ipotetico proseguo delle forme e delle linee oppure in una vibrante ed accentuata contrapposizione visiva che possa di fatto staccare e capovolgerne la monotonia stessa del paesaggio circostante sia esso indoor che outdoor. L’interprete raccoglie questi elementi all’interno del suo peculiare immaginario, sviluppa supportato dallo stesso le sue figure figlie proprio delle due lettere che ne compongono il nome, la C e la T che vanno a scomporsi miscelandosi ed intersecandosi in un nuovo aspetto, una nuova fisionomia di volta in volta differente e che ci spinge ad affrontare un percorso inverso, di costruzione, cercando di leggere i segni, di assecondarne il movimento, criptico ed impenetrabile, per giungere infine alla risposta in totale armonia con il circondario. Se queste caratteristiche rimango sempre il fulcro del lavoro dell’artista, diversamente lo sviluppo delle figure e la loro costante evoluzione raccoglie alla perfezione l’istinto e la razionalità di una ricerca mai sazia. Come abbiamo avuto modo di vedere durante i lavori realizzati per il Viavai Project di Racale (Covered) l’interprete è giunto in queste settimane ad un nuovo approdo figlio di una differente impostazione visiva.

La spunto iniziale è come sempre legato alle lettere c e t, l’artista per questa nuova serie di pezzi, proseguendo sulla scia di quelli realizzati per la rassegna, va qui a rielaborare ancora una volta la figura andando a creare uno sviluppo unificato dove 8 porzioni compongono un unica grande immagine. Per CT si tratta come detto di un elaborato a più livelli dove il primo da colore allo sfondo che va impattare la parete staccandosi dalla superficie di lavoro mentre invece il secondo è quello del nero che rappresenta una figura propria. In questo senso è importante sottolineare il perfetto equilibrio degli elementi raffigurati in un legame ancora una volta con ciò che circonda il pezzo che nella sua peculiare lettura rappresenta un paragone con la nostra contemporaneità. In tale senso è l’interprete ci spiega come l’atto di scavare livello dopo livello la propria figura richiama quello di una sorta di ricerca in rete con pagine dalle quali si aprono più pagine in un modus operandi che vuole sfacciatamente coinvolgere sia lo spettatore distratto sia coloro che vogliono maggiormente approfondire, passando per una intensa riflessione della nostra vita e su ciò che ci circonda.

Non aggiungiamo altro, in calce al nostro testo piuttosto avete l’opportunità di vedere da vicino tutti i dettagli di questa nuova serie di interventi, il consiglio è quello di darci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics