SBAGLIATO – New Piece for ALTrove Festival
Con quest’ultima fatica di SBAGLIATO, occhi puntati sulla Calabria, iniziamo infatti il nostro full recap sulle meraviglie dell’ALTrove Festival, la rassegna da poco conclusasi ha ospitato i nomi tra più importanti dell’arte urbana nazionale, tutti riuniti per le strade di Catanzaro.
Alla base della rassegna troviamo un interessante considerazione che fa da spunto a tutti i lavori presentati, l’idea di trovarsi all’interno di un contesto cittadino trascurato ed in declino, alimenta, in uno stato di delusione e rassegnazione, la sensazione di trovarsi in un città che appare più bella di quanto in realtà non sia in un adagio che quindi trasforma ciò che ci sta intorno in una illusione. Il festival rompe questo circolo per trasformare davvero gli spazi di Catanzaro, innescando la sensazione di trovarsi appunto altrove, attraverso un evento che accoglie 11 Artisti di fama internazionale e nazionale per offrire loro le redini della trasformazione cittadina attraverso la rielaborazione di luoghi e simboli cardine della città.
Partendo quindi da questi presupposti accogliamo con piacere il ritorno dei ragazzi di SBAGLIATO con un intervento su vastissima scala, gli interpreti hanno avuto modo di lavorare su tutte le facciata di questa struttura portando in dote tutto il loro particolarissimo approccio visivo.
Abbiamo sempre con piacere messo l’accento sulla capacità di SBAGLIATO di travalicare il puro valore estetico per offrire piuttosto una lettura ampliamente emotiva, un esperienza insomma capace di cambiare completamente la percezione di una parete o di una intera struttura negli interventi di grandi dimensioni. Si tratta di conseguenza di un distacco dalla realtà attraverso una lettura visiva che si avvale di poster, affissioni e l’utilizzo di prospettive, giochi visivi, che cambiano completamente l’aspetto esteriore di una parete lanciando lo spettatore in un limbo tra realtà e finzione. La prerogativa dell’inganno è infatti uno degli stimoli maggiormente riscontrabili all’interno delle produzioni degli interpreti, gli elementi incollati vanno infatti a raccogliere elementi conosciuti, come porte o finestre, soggetti architettonici che incollati in un determinato punto vanno a creare ‘situazioni sbagliate’, ci rende infatti conto dell’impossibilità e dell’irrazionalità degli elementi che non dovrebbero trovarsi li e che eppure, nonostante la loro singolarità, si inseriscono alla perfezione all’interno del tessuto urbano innescando visioni e sensazioni differenti.
Continuando a portare avanti i cardini del proprio lavoro per il Festival SBAGLIATO hanno realizzato una nuova installazione dal titolo “Super Super” – con tanto di dedica attraverso due throw-up al lato- la serie di scale di emergenza che vanno ad articolarsi tutto intorno alla struttura rappresentano i consueti soggetti estranei che vengono inseriti in una trama visiva concreta e reale e che, tentando di celarsi all’interno della stessa, rivelano in realtà tutta la loro intrinseca efficacia ed il loro perfetto carattere simbiotico.
Non aggiungiamo altro, per darvi modo di apprezzare al meglio tutta la magia di quest’ultima produzione firmata dagli artisti, vi lasciamo ad una ricca serie di scatti con le immagini dello splendido risultato finale, dateci un occhiata ma restate sintonizzati, nei prossimi giorni proseguiremo infatti il nostro viaggio per le strade della bella città calabrese.
Come un serpente una fascia si torce attorno alla sua preda. La scala, dura e divertente sale, non la lascia. Qui il nastro inverte la rotta spaziale della torre e si fa modanatura astraendo due volte la sua natura. Super Super procede incurante di tutto per aggrapparsi al cielo in maniera istintiva. L’elemento architettonico, stereometrico e pesante, acquisisce una sua velocità, quella di Babele. Chi siamo? Dove andiamo? Super Super risponde.
Thanks to The Festival and The Artist for The Pics
Pics by Angelo Jaroszuk Bogasz