Grito – New Piece on a Truck
Dopo parecchie settimane, andiamo con piacere a tuffarci all’interno dell’immaginario del grande Grito, l’artista ha infatti da poco terminato una nuova pittura andando a realizzare questo intricatissimo pezzo su tutta la superficie esterna di un camion.
Abituati a vederlo alle prese con pareti abbandonate all’interno di vecchi edifici vetusi, accogliamo con piacere quest’ultima fatica dell’artista Spagnolo come un break, una rottura per calarci con piacere all’interno di un universo di personaggi, colori e fattezze particolari che si legano tra di loro creando una mistura atipica e indiscutibilmente divertente. Grito si diverte, interviene negli spazi con un piglio personale alimentando attraverso una sequenza incredibile di dettagli, personaggi, scritte ed elementi differenti, un dialogo forte e ramificato con chi osserva. Come risulta facilmente intuibile il lavoro dell’interprete affonda le sue basi su una forte e rimarcata influenza nel writing, questo particolare aspetto riveste una componente fondamentale ma viene sorretto da una forte e radicata esperienza illustrativa, quello che va ad emergere è quindi un tratto molto personale e caratteristico che non si sottrae nel trattare argomenti impegnati ma che più spesso sfocia in una lettura divertente e singolare. Lo stile dell’artista è caratterizzato da una personale ricerca che lo vede impegnarsi in una trama composita, l’idea è quella di unire sotto un unica grande veste visiva, elementi geometrici in aggiunta a veri e propri soggetti e characters che vengono infine sostenuti da una base di lettering forte e caratteristica, che per certi versi richiama uno stile old skool. A sorreggere queste impalcatura visiva, assistiamo ad un notevole utilizzo cromatico, come consuetudine l’artista si affida ad un uno più range cromatici e con essi investe tutto il suo lavoro, questo equilibrio nelle tonalità va a contrapporsi con una variegata e sfaccettata presenza di elementi differentissimi e che, specialmente per quanto concerne la ricerca (quasi) ossessiva di grandi spazi abbandonati e spot ai limiti della società, si alimenta grazie ad una spiccata sensibilità nel dettaglio. Questa precisa scelta coglie lo spettatore frastornato, ma sopratutto alimenta una ricerca di tutti quegli elementi e spunti con i quali l’interprete compone le sue opere, una quantità di riferimenti differenti tutti da ricercare e da cogliere all’interno di un unica grande trama visiva. A concludere infine troviamo con piacere l’esigenza di agire attivamente non solo su una superficie piatta ma piuttosto di colloquiare con forza anche con tutto ciò che circonda le sue opere, i ciottoli, le lamiere e le porzioni di cemento divengono quindi parte integrante di un unico percorso visivo, all’interno di uno stile fresco e ricco di fantasia.
Per questa sua ultima fatica, Grito raccoglie tutte le basi del proprio operato spingendoci verso una lettura ricchissima, dove veniamo letteralmente investiti da una quantità spropositata di immagini differenti, l’occhio vaga alla ricerca di elementi, soggetti e personaggi, un’occhiata, una seconda fino a scoprire tutto l’impasto proposto, un piccolo viaggio.
Scrollate giù dopo il salto alcuni dettagli di quest’ultima magia dell’interprete, il consiglio è quello di darci un occhiata e se vi siete persi i precedenti appuntamenti vi rimandiamo alla nostra sezione, dateci un occhiata, ne vale davvero la pena.
Pics by The Artist