Aris, Giorgio Bartocci, G. Loois, Proembrion, Romi for SketchMate 2014
Con piacere andiamo a dare un occhiata ai primi lavori realizzati da Aris, Giorgio Bartocci, G.Loois, Proembrion, Romi in occasione della nuova edizione di SketchMate organizzato dall’associazione Patchanka, in collaborazione con le Officine Corsare di Torino e l’associazione Il Cerchio E Le Gocce.
Per questa nuova edizione si è pensato ad un evento che potesse assumere le sembianze di una rassegna polivalente, abbracciando quindi aspetti e discipline differenti all’interno degli spazi delle Officine Corsare di Torino, con musica, dibattiti ed ovviamente l’immancabile componente di pittura che si è concentrata sulle pareti esterne perimetrali e su quelle all’interno del cortile della location e del Torino Youth Centre. Quest’anno i partecipanti appartengono anzitutto alla variegata realtà Torinese ed Italiana con l’aggiunga di ospiti di caratura internazionale come appunto Proembrion, dalla Polonia, e Romi dalla Francia.
Il variegato roster di artisti differenti porta l’evento ad approfondire aspetti ed approcci altamente differenziati, uniti in questo caso da una forte spinta astratta canalizzata verso un dialogo visivo personale e ricercato, gli interventi sono però caratterizzati da un dialogo comune che vede in primis Aris e Giorgio Bartocci dialogare su tutta la superficie esterna della struttura, G. Loois impegnarsi nella composizione di un opera ed infine Proembrion e Romi coniugare in un unica superficie le proprie peculiari visioni.
Il duo italiano si dimostra perfettamente a proprio agio in una composizione che unisce le differenti e viscerali visioni di ciascuno dei due artisti, Aris prosegue la personale ricerca sulla forma, dipingendo una nuova serie delle sue caratteristiche figure, ancora una volto, attraverso differenti interazioni cromatiche prendono vita opere movimentate dove i volti ed i corpi dei soggetti raffigurati si miscelano e si intersecano tra di loro nella consueta danza sfaccetta e coinvolgente. Ad interagire con quest’ultimo troviamo Giorgio Bartocci, l’interprete spinge per la consueta pittura evocativa dove vediamo la grandissima varietà di forme delicate e tondeggianti da vita ai consueti corpi, maggiormente concentrati qui, li vediamo attraversare la superficie attraverso tinte più forti e radicate, crescono e rimpiccioliscono variando costantemente la loro integrità fisica e lasciando allo spettatore il compito di cercare il giusto assembramento. G. Loois dal canto suo prosegue il proprio dialogo e la natura e con i suoi stessi elementi, ancora una volta notiamo l’esigenza di sviluppare un rapporto simbiotico ed al contempo multi sfaccettato con la natura attraverso il quale veniamo accolti da nuclei e da figure differenti, dove in questo caso troviamo un piccolo ed insolito elefante. L’impianto visivo dell’artista qui sviluppa ancora una volta gravitando attorno ad elementi altamente organici, come il grande nucleo bianco nella parte più alta del pezzo, in una contrapposizione con forme più incisive e dure, raffigurate qui dall’elemento roccioso nella parte più bassa dell’opera.
A chiudere questa prima infornata di interventi infine Proembrion e Romi, i due interpreti lavorano a quattro mani andando ad investire lo spazio a disposizione attraverso una trama sfaccettata e profonda, se da una parte il primo prosegue la personale ricerca sui glitch visivi e sull’impatto degli stessi all’interno di una trama fortemente astratta, dall’altra Romi muove il suo lavoro attraverso una ricerca visiva che abbraccia più discipline dalle incredibili installazioni ai lavori di pittura, l’artista Francese sceglie di coniugare l’impostazione dei graffiti con gli studi di architettura proponendo trame consistenti alimentata da forme geometriche ricche di effetti di profondità e tridimensionalità.
Per darvi modo di apprezzare al meglio tutta la qualità ed il grande impatto dei lavori realizzati dagli artisti partecipanti, vi lasciamo ad una lunga serie di scatti con tutti i dettagli degli interventi, il consiglio è come sempre quello di darci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.