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Jacyndol x Seikon – New Mural in Gdynia, Poland

A distanza di tempo si rinnova la fruttuosa collaborazione tra Jacyndol e Seikon, i due interpreti polacchi sono dati appuntamento nella loro Gdynia per realizzare quest’ultimo splendido intervento su questo vecchio stabile abbandonato.

Nell’estremità sinistra si sviluppa Jacyndol porta avanti uno stile proprio che trova negli stimoli del cubismo con un dose di astrattismo a completare il quadro generale, la giusta linea di pittura, l’interprete si avvale di giochi di profondità, massimizza corpi umani e scenografie attraverso forme e figure geometriche, aumentandone l’efficacia grazie ad interessanti incursioni di colore che agiscono con lo scopo di accentuare le parti del corpo, emettere giochi di luci ed ombre ed fine da vere e proprie brillante scenografie, queste ultime non risultano piazzate li per riempire lo spazio ma piuttosto completare il quadro e la stilistica del lavoro offrendo interessanti esperimenti dimensionali veri e propri, si sviluppa così un quadro variegato che paga tutta l’influenza e gli stimoli del cubismo sviluppati attraverso un astrattismo appena accennato e che va a strizzare l’occhio alle correnti russe dei primi del novecento. L’interprete si muove in questo immaginario raffigurando corpi quadrati, esseri statici e legnosi a contrasto con figure più complesse e ricercate ed in parte più morbide, l’artista sembra voler raffigurare figure spente a contrasto con uomini di personalità ed ancora proponendo spaccati di vita quotidiana attraverso il proprio personale approccio visivo. Dal canto suo Seikon invece prosegue nel percorrere la linea tracciata nelle sue precedenti incursioni, ancora una volta l’artista va a sviluppare il proprio lavoro attraverso una forte influenza astratta figlia della volontà di sperimentare soluzioni geometriche e tridimensionali sempre differenti. Si tratta di un discorso intrapreso con le prime sperimentazioni a texture e con gli intrecci e che nel corso del tempo è andato mano a mano ad evolversi fino a questi ultimi ed interessanti sviluppi. L’interprete ci dà la sensazione di elaborare una vera e propria costruzione geometrica minuziosa ed esaltante dove ritroviamo elementi e figure differenti raggruppate in un unica grande configurazione fortemente concentrate e che va ad imbastire, attraverso colori e le loro differenti scale cromatiche, attraverso linee e forme differenti, un deciso impianto tridimensionale. Se da un punto di vista stilistico quindi l’interprete gioca su questi elementi differenti per sviluppare una trama complessa e sfaccettata, emotivamente parlando la sensazione è quella di un cosciente sensibilità, gli interventi esaltano le sensazioni e gli stati d’animo del momento appropriandosi degli spazio e coniugando una simbiosi tra il panorama e le emozioni dell’artista stesso.

Per questo doppio pezzo Jacyndol e Seikon investono i due lati della struttura attraverso il proprio peculiare stile, il primo presenta “New Battle Machines for our Friends” dove spingendo e portando all’estremo i temi e la stilistica del suo lavoro, con un tono ironico va a toccare una argomento importante come la disabilità, il secondo invece amplifica il proprio percorso simbiotico con lo spazio esaltando i suoi astrattismi attraverso una grande figura in totale armonia con la particolare traccia visiva pre-esistente nello spazio.

In attesa di scoprire nuovi aggiornamenti su tutti i due gli artisti e per darvi modo di gustare appieno di tutto il talento degli stessi vi lasciamo alle splendide immagini in calce, il consiglio è quello di darci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Pics by The Artists

Jacyndol x Seikon – New Mural in Gdynia, Poland

A distanza di tempo si rinnova la fruttuosa collaborazione tra Jacyndol e Seikon, i due interpreti polacchi sono dati appuntamento nella loro Gdynia per realizzare quest’ultimo splendido intervento su questo vecchio stabile abbandonato.

Nell’estremità sinistra si sviluppa Jacyndol porta avanti uno stile proprio che trova negli stimoli del cubismo con un dose di astrattismo a completare il quadro generale, la giusta linea di pittura, l’interprete si avvale di giochi di profondità, massimizza corpi umani e scenografie attraverso forme e figure geometriche, aumentandone l’efficacia grazie ad interessanti incursioni di colore che agiscono con lo scopo di accentuare le parti del corpo, emettere giochi di luci ed ombre ed fine da vere e proprie brillante scenografie, queste ultime non risultano piazzate li per riempire lo spazio ma piuttosto completare il quadro e la stilistica del lavoro offrendo interessanti esperimenti dimensionali veri e propri, si sviluppa così un quadro variegato che paga tutta l’influenza e gli stimoli del cubismo sviluppati attraverso un astrattismo appena accennato e che va a strizzare l’occhio alle correnti russe dei primi del novecento. L’interprete si muove in questo immaginario raffigurando corpi quadrati, esseri statici e legnosi a contrasto con figure più complesse e ricercate ed in parte più morbide, l’artista sembra voler raffigurare figure spente a contrasto con uomini di personalità ed ancora proponendo spaccati di vita quotidiana attraverso il proprio personale approccio visivo. Dal canto suo Seikon invece prosegue nel percorrere la linea tracciata nelle sue precedenti incursioni, ancora una volta l’artista va a sviluppare il proprio lavoro attraverso una forte influenza astratta figlia della volontà di sperimentare soluzioni geometriche e tridimensionali sempre differenti. Si tratta di un discorso intrapreso con le prime sperimentazioni a texture e con gli intrecci e che nel corso del tempo è andato mano a mano ad evolversi fino a questi ultimi ed interessanti sviluppi. L’interprete ci dà la sensazione di elaborare una vera e propria costruzione geometrica minuziosa ed esaltante dove ritroviamo elementi e figure differenti raggruppate in un unica grande configurazione fortemente concentrate e che va ad imbastire, attraverso colori e le loro differenti scale cromatiche, attraverso linee e forme differenti, un deciso impianto tridimensionale. Se da un punto di vista stilistico quindi l’interprete gioca su questi elementi differenti per sviluppare una trama complessa e sfaccettata, emotivamente parlando la sensazione è quella di un cosciente sensibilità, gli interventi esaltano le sensazioni e gli stati d’animo del momento appropriandosi degli spazio e coniugando una simbiosi tra il panorama e le emozioni dell’artista stesso.

Per questo doppio pezzo Jacyndol e Seikon investono i due lati della struttura attraverso il proprio peculiare stile, il primo presenta “New Battle Machines for our Friends” dove spingendo e portando all’estremo i temi e la stilistica del suo lavoro, con un tono ironico va a toccare una argomento importante come la disabilità, il secondo invece amplifica il proprio percorso simbiotico con lo spazio esaltando i suoi astrattismi attraverso una grande figura in totale armonia con la particolare traccia visiva pre-esistente nello spazio.

In attesa di scoprire nuovi aggiornamenti su tutti i due gli artisti e per darvi modo di gustare appieno di tutto il talento degli stessi vi lasciamo alle splendide immagini in calce, il consiglio è quello di darci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Pics by The Artists