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GORGO

2501 – A New Murals in East London

Ancora occhi puntati su Londra che come detto in questi giorni sta accogliendo un nutrito gruppo di star internazionali, tra questi il nostro 2501 che si è impegnato in una bella serie di lavori proseguendo sulla linea tracciata dalla sue ultime produzioni.

Ancora una volta 2501 sceglie di affidarsi al consueto tris cromatico, il bianco ed il nero in simbiosi con il colore oro in una nuova serie di interventi con i quali prosegue nel portare avanti le personali fascinazioni visive ed appunto cromatiche.

Cuore centrale della visione dell’artista è ovviamente il personale approccio visivo che ne sorregge tutto l’operato, ancora una volta quindi spazio alle consuete e delicate linee nere su fondo bianco accompagnate dalle intermittenze dorate e che segnano in una simbiosi cromatica il forte e profondo immaginario. I temi che accompagno le produzioni del grande interprete alimentati da un tratto senza dubbio ipnotico ne esaltano la forma, proiettando lo spettatore all’interno di un universo onirico al limite del mistico con figure e forme che mano a mano si fanno strada nella miscela di onde nere, volti, corpi e vere e proprie figure che esaltano tutto la ricerca di un equilibrio visivo quanto la particolare profondità della ricerca dell’artista.

2501 per la sua campagna londinese si impegna nella realizzazione di due distinti interventi, due situazioni differenti in cui emerge tutta la duttilità e la capacità di adattarsi agli spazi del suo stesso lavoro, la prima facciata è infatti questa piccola parete dove l’interprete sceglie di dipingere una lunga figura sinuosa impegnandosi nella realizzazione di una vera a propria prospettiva che va mano a mano a salire fino ad inondare lo spazio del muro limitrofo. A catturare la nostra attenzione infine il secondo intervento, qui l’artista sceglie di fondere il proprio tratto con quanto già pre-esistente sulla parete, quelle che sembrano quindi una serie di immagini tipiche indiane rovinate e semi distrutte, tornano a nuova vita grazie all’inserimento di figure e forme astratte che ne esaltano l’influenza popolare e religiosa e che riconducono l’artista verso un esperienza personale che l’aveva visto in passato interessarsi proprio a questi particolari immaginari

VI lasciamo alle immagini ed a tutti i dettagli del caso, se vi trovate in città il primo lavoro può essere visto dal vivo su Hanbury Street, Brick Lane proprio in basso ad un grande uccello realizzato da ROA negli anni passati ed a quest’altro bel intervento realizzato da Alexis Diaz di qualche mese addietro, è tutto vostro dopo il salto! Enjoy it.

Thanks to Rexromae for The Pics

2501 – A New Murals in East London

Ancora occhi puntati su Londra che come detto in questi giorni sta accogliendo un nutrito gruppo di star internazionali, tra questi il nostro 2501 che si è impegnato in una bella serie di lavori proseguendo sulla linea tracciata dalla sue ultime produzioni.

Ancora una volta 2501 sceglie di affidarsi al consueto tris cromatico, il bianco ed il nero in simbiosi con il colore oro in una nuova serie di interventi con i quali prosegue nel portare avanti le personali fascinazioni visive ed appunto cromatiche.

Cuore centrale della visione dell’artista è ovviamente il personale approccio visivo che ne sorregge tutto l’operato, ancora una volta quindi spazio alle consuete e delicate linee nere su fondo bianco accompagnate dalle intermittenze dorate e che segnano in una simbiosi cromatica il forte e profondo immaginario. I temi che accompagno le produzioni del grande interprete alimentati da un tratto senza dubbio ipnotico ne esaltano la forma, proiettando lo spettatore all’interno di un universo onirico al limite del mistico con figure e forme che mano a mano si fanno strada nella miscela di onde nere, volti, corpi e vere e proprie figure che esaltano tutto la ricerca di un equilibrio visivo quanto la particolare profondità della ricerca dell’artista.

2501 per la sua campagna londinese si impegna nella realizzazione di due distinti interventi, due situazioni differenti in cui emerge tutta la duttilità e la capacità di adattarsi agli spazi del suo stesso lavoro, la prima facciata è infatti questa piccola parete dove l’interprete sceglie di dipingere una lunga figura sinuosa impegnandosi nella realizzazione di una vera a propria prospettiva che va mano a mano a salire fino ad inondare lo spazio del muro limitrofo. A catturare la nostra attenzione infine il secondo intervento, qui l’artista sceglie di fondere il proprio tratto con quanto già pre-esistente sulla parete, quelle che sembrano quindi una serie di immagini tipiche indiane rovinate e semi distrutte, tornano a nuova vita grazie all’inserimento di figure e forme astratte che ne esaltano l’influenza popolare e religiosa e che riconducono l’artista verso un esperienza personale che l’aveva visto in passato interessarsi proprio a questi particolari immaginari

VI lasciamo alle immagini ed a tutti i dettagli del caso, se vi trovate in città il primo lavoro può essere visto dal vivo su Hanbury Street, Brick Lane proprio in basso ad un grande uccello realizzato da ROA negli anni passati ed a quest’altro bel intervento realizzato da Alexis Diaz di qualche mese addietro, è tutto vostro dopo il salto! Enjoy it.

Thanks to Rexromae for The Pics